CLASSIC TRADER MAGAZINE
Passione Moto Srls tra i ritratti di Classic Trader
I ritratti di Classic Trader non vogliono solo parlare delle persone che hanno fatto la storia dei motori, ma vuole soprattutto dare un volto a chi quella storia oggi la preserva
Lancia Beta Coupé: fatti, non pretesti
Della Lancia Beta Coupé si è sempre parlato troppo poco, e quando se n’è parlato, non ci si è soffermati sulla sua vera essenza, ma, dato il periodo storico, la si è presa solo come pretes...
Porsche 912: quando bastano 4 cilindri
Oggi molti la chiamerebbero “figlia di un Dio minore”. Eppure la Porsche 912, versione economica della 911 e prodotta dal 1965 al 1969 (più una “coda” con la 912E dal 1975 al 1976) è tuttora un’...
Dal nulla si passò ai cavalli e con loro fino all’inizio di una nuova era: quella nata sotto la luce della “Stella” – Vi diamo il benvenuto nel mondo delle automobili. Dal 1886, anno in cui il Sig. Benz fece registrare il primo patentino del primo veicolo a motore, è passato molto tempo. In questi anni abbiamo visto nascere tantissime case costruttrici di automobili e tante le abbiamo viste scomparire, lasciandoci il solo vivido ricordo conservato nel fascino senza tempo delle loro creazioni. Chi vuole acquistare un’auto d'epoca, oggi ha l'imbarazzo della scelta. Classic Trader è qui per farti da guida nell’immenso panorama delle auto classiche e rendere il tuo viaggio ricco di storia e dettagli, a volte semplici e a cui forse non hai mai fatto caso, ma sicuramente tutti molto interessanti!
La costruzione della prima auto a opera di Carl Benz ha rivoluzionato il mondo della mobilità, ha rielaborarlo invece è stata la Ford, con il modello Tin Lizzie, ma per raggiungere la perfezione bisogna aspettare qualche anno, quelli del genio di Enzo, il pilota modenese che mettendo a fuoco la sua fantasia diede alla luce il mito della Ferrari. Quelli che oggi si considerano veicoli da tutti i giorni, domani potranno diventare delle auto d'epoca ricercate, basti pensare alla storia del Maggiolino, della Fiat Cinquecento, della Citroën 2CV o della Renault. 4 Partendo dall'inizio del ventesimo secolo si contano almeno 2.500 case automobilistiche; basta questo a far capire quanto sia difficile risalire a tutti i modelli prodotti. Tra questi ci sono i grandi classici e le leggende, i modelli dimenticati e quelli indimenticabili - ma cosa rende un'automobile migliore delle altre? La carrozzeria? I piloti che l’hanno guidata? Il motore? La maggior parte delle volte siamo noi, con le nostre storie private, a dar loro più valore di quanto tutti i CV della terra potrebbero dare. Pensate alla Trabant ad esempio, associata per decenni all’amore-odio che rappresentava per i cittadini della DDR, e che oggi vanta una lunga schiera di fedelissimi, un numero spropositato di fan club e un’agenda piena di raduni.
Generalmente in Italia, come in Europa, un veicolo a motore è da considerarsi d’epoca quando il giorno della sua messa in funzione risale ad almeno 30 anni fa. Il veicolo in oggetto si presenta solitamente al suo stato originale ed è certificato come tale così da poter essere considerato patrimonio della nostra tecnologia automotrice. È una definizione secca, lo sappiamo, ma sufficiente a definire quei pezzi di storia, tradizione e arte su quattro ruote, che anche a distanza di decenni scaldano i cuori di collezionisti e appassionati. La decisione di acquistare un’auto d'epoca può fondarsi su diverse ragioni, per alcuni le auto classiche sono un investimento finanziario sicuro, per altri si tratta di un sogno che si avvera, per altri ancora rappresenta il divertimento nello scovarle abbandonate dietro un fienile e restaurarle per riportarle al loro splendore passato. Così come sono diversi questi motivi, sono anche diverse le automobili – dalle versioni da corsa limitate a cui ci hanno abituato bene nel Regno Unito, passando per la stranezza di una tre ruote come la BMW Isetta e fino ad arrivare alle convertibili sportive italiane - la fantasia non conosce limiti.
Nonostante siano i trent’anni a renderle a tutti gli effetti “auto d’epoca”, certo è che già a partire dai venti quasi tutte cominciano a diventare estremamente interessanti. Essendo due decenni già abbastanza per percepire lo scarto generazionale nello stile di guida e non abbastanza per ridurre la loro reperibilità, le storiche del futuro (o come le chiamano in Germania: le Youngtimer) sono un ottimo trampolino di lancio al mondo delle auto d’epoca. E come altro importante vantaggio da non sottovalutare c’è il prezzo: solitamente ragionevole rapportato al salto che fanno quando diventano ufficialmente auto d’epoca, quindi anche considerabili degli investimenti redditizi. Attualmente, tra le auto più popolari di questa categoria abbiamo sicuramente la Ferrari Testarossa, resa nota alle masse grazie al ruolo da coprotagonista della serie Miami Vice, la Porsche 911 964 o la Lancia Delta, che nella sua livrea Martini ha fatto la storia dei Rally.
Nonostante molte case produttrici anteguerra non siano sopravvissute al corso degli eventi, fa molto piacere continuare a constatare quanto oggi le loro creazioni si siano ritagliate un posto di diritto nel panorama dei grandi classici senza tempo. Prendiamo la Bentley Blower ad esempio: in termini di vendite fu un flop, ma oggi è uno dei pezzi più ambiti e ricercati dai grandi collezionisti. E da citare come simbolo di quegli anni c’è anche la Citroën, la quale avanzava già a grandi passi verso le tecnologie del futuro con la sua Citroën Traction Avant, primo modello in assoluto a montare una trazione anteriore, oggi la più usata dall’industria automotive. Insomma, con l'acquisto di un’auto d'epoca anteguerra si parcheggia a tutti gli effetti un pezzo di storia in garage con cui uscire nel fine settimana per tornare, veloce tra le curve, indietro nel tempo e attirare la gioia e l'attenzione dei passanti.
"Che dire poi sulla consegna, assicurazione e una perizia del veicolo?", molti non fanno in tempo a chiederselo e pochi secondi dopo sono già a valutare le offerte adeguate per l’auto d'epoca dei propri sogni, come trasportarla a casa, un’offerta speciale per assicurarla e tutto questo grazie a Classic Trader. E perché molti annunci sono messi in vendita da appassionati membri di club storici, grazie al Web si impara a conoscere il grande mondo di esperti d'epoca e appassionati, dall’Abarth e Alpine a Borgward, BMW, Ford e da Mercedes a Opel, Porsche, Rolls Royce o Volkswagen e Wartburg. Ci sono addirittura club dedicati ad auto d'epoca utilizzate solo per il campeggio, come altri specifici MG o gli amichevoli appassionati Triumph di tutta Europa. L’intramontabile hobby delle auto d’epoca ha trovato finalmente la sua piattaforma moderna per il mutuo scambio su Internet e la cosa bella è che pur cominciando di solito solo con una ricerca precisa di un'annata specifica o un modello specifico, si finisce ogni volta con lo scoprire una galassia infinita di nuovi aspetti che orbitano intorno la passione di centinaia di proprietari e sognatori di quell’auto. Non costa nulla, è un buon modo per acquistare in modo rapido e sicuro e dando anche modo di offrire la propria auto d'epoca a tutto il mondo e venderla. Molti si stupiranno ancora di quante persone, ovunque nel mondo, sono alla ricerca di Oldtimers, non importa se auto d'epoca, grandi classici moderni, veicoli pre-guerra, completamente restaurati, in parte o anche original.
Conosciuto da: