Triumph Herald auto d’epoca in vendita
La Triumph Herald, progettata da Giovanni Michelotti e prodotta dal 1959 al 1971, è nota per la sua varietà di carrozzerie — berlina, coupé, cabriolet, station wagon e van — e per la facilità di manutenzione. Con motorizzazioni che vanno dai 948 ai 1296 cm³, una meccanica semplice ma robusta e un design ricercato, continua ad affascinare gli appassionati di vetture classiche.
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1966 | Triumph Herald 12/50 "Seven Sport"
Triumph Seven-Sport H-Zulsg. FIA-Historic Top-Restauriert H-Zulassung

1968 | Triumph Herald 13/60
Triumph HERALD 13/60 CONVERTIBLE
Storia e origini della Triumph Herald
Lanciata nel 1959 come erede delle Standard Eight e Ten, la Triumph Herald rappresentò un balzo tecnologico nell’offerta della casa britannica. Pensata per distinguersi con uno stile moderno, la Herald fu opera dell’italiano Giovanni Michelotti: linee nette, ampio parabrezza e una vista esterna superiore al 90%. All’epoca era disponibile una gamma rara di carrozzerie per il segmento: berlina, cabrio, coupé, familiare e van (Courier). La semplicità costruttiva — con cofano monopezzo incernierato anteriormente — e la meccanica collaudata facilitavano interventi di manutenzione, elemento apprezzato dalla clientela dell’epoca. Sebbene il prezzo superiore alla media e prestazioni inizialmente modeste limitarono il successo commerciale nel Regno Unito e in Europa continentale, la Herald fu apprezzata da molte scuole guida e rimase in produzione fino al ‘71.
Evoluzione della serie Herald
L’evoluzione tecnica e stilistica della Triumph Herald si articolò in diverse fasi. La versione iniziale montava un motore 4 cilindri da 948 cm³, poi aggiornato a 1147 cc (Herald 1200) e infine a 1296 cm³ con la Herald 13/60, capace di 61 CV. Nel 1963 fu introdotta la 12/50 con tetto apribile in vinile e freni a disco anteriori. La 13/60 (dal 1967 al 1971) si distingueva per il cofano dal design simile alla Vitesse, gruppo ottico maggiorato e plancia in legno ridisegnata. Dopo la produzione di circa 300.000 esemplari, la Herald fu sostituita dalla Triumph Toledo.
Particolarità della Triumph Herald
La Herald colpisce per la sua modularità: presente sia con guida a destra (per il mercato britannico) sia a sinistra, offre interni spaziosi grazie ai braccioli incassati posteriori e una grande facilità di accesso al motore grazie all’apertura anteriore totale. Carrozzerie e tessuti interni variavano (sedili in PVC, plancia in legno, cromature diffuse), come pure la dotazione di accessori, tra cui bagagliere cromate e tettucci supplementari per cabrio. Importante la presenza del cambio manuale a 4 rapporti, spesso con overdrive. L’Herald, in tutte le sue varianti, rappresenta il 100% delle Triumph di questa famiglia oggi in vendita e la richiesta degli utenti si concentra interamente su questo modello: il dato statistico mostra uno share dell'1.000 sia per offerte sia per richieste.
Dati tecnici della Triumph Herald
Versioni speciali e modelli da collezione
Tra le versioni da segnalare, la Triumph Herald 12/50 prodotta dal 1963 al 1967, con tetto apribile di serie e freni a disco anteriori, e la 13/60 (1967-1971) con motore potenziato a 1296 cm³, frontale e interni rinnovati. La versione van denominata 'Courier' è un’altra rarità apprezzata pressoché esclusivamente in Inghilterra.
Manutenzione e criticità comuni
La struttura con telaio separato e la semplicità dei componenti meccanici favoriscono la manutenzione e la ricambistica resta buona grazie a fornitori specializzati come Limora, Bastuck e Rimmerbros. Attenzione ai freni posteriori a tamburo e al sistema sospensivo, spesso necessitano revisione nelle vetture inutilizzate a lungo. Le versioni con overdrive richiedono una manutenzione attenta della frizione e dei leveraggi.
Motore, cambio e comportamento su strada
Le versioni base da 948 e 1147 cm³ non offrono prestazioni sportive (0-100 km/h in oltre 30 secondi), mentre la 13/60 con 61 CV è più brillante e fruibile nel traffico moderno. Il cambio a 4 marce non sincronizzato in prima nelle versioni early, guida posteriore e sterzo diretto offrono sensazioni vintage. La ridotta curva di sterzata (7,6 metri) facilita le manovre cittadine. I modelli 12/50 e 13/60 si distinguono per freni a disco e comfort migliorato. - Herald 1200: migliore equilibrio tra semplicità tecnica e prestazioni.
- Herald 12/50: tetto apribile e freni a disco di serie, ideale per appassionati di dettagli d’epoca.
- Herald 13/60: motore più potente, cofano e interni modernizzati, indicato per uso regolare.
Stile, interni e accessori
Lo stile Michelotti si distingue per linee nette ed eleganti: la versione 13/60 eredita elementi dalla Vitesse, come la mascherina maggiorata. Gli interni in PVC, plancia in legno e il tipico volante a 3 razze sono segni distintivi. Le colorazioni originali includevano tinte classiche e accese, come il bianco e il Saffron Yellow. Tra gli accessori, radio Blaupunkt, portapacchi cromati e capote in PVC per le cabriolet erano tra le opzioni più richieste, mentre la dotazione di sicurezza includeva cinture addominali posteriori.
Altri dettagli rilevanti
Il telaio numerato e la combinazione telaio-motore consentono di tracciare con precisione storia e provenienza dei modelli. La gamma di pneumatici più diffusa comprendeva misure 175/60R13 su cerchi d’acciaio. La Herald è ancora oggi molto presente nei club di auto storiche in Italia, Regno Unito e Belgio.
Sintesi
Compatta, raffinata, facilmente personalizzabile e con ampia varietà di versioni disponibili, la Triumph Herald continua a riscuotere interesse tra gli estimatori delle auto d’epoca grazie al suo design inconfondibile e alla facilità di gestione tecnica.

