MG Midget – Acquista auto d'epoca

Storia e origini della MG Midget

MG scelse il nome Midget nel 1961 per riprendere la storica denominazione già usata negli anni '30 e '40 per piccole vetture da competizione come la M-Type. Il progetto nacque all’interno del gruppo British Motor Corporation (BMC), sfruttando la base meccanica e il design della Austin-Healey Sprite, ma con dettagli e finiture più ricercate. Il modello debuttò come alternativa spartana a costo contenuto ai grandi roadster dell’epoca, diventando, soprattutto fra i giovani, sinonimo di sportività accessibile. Prodotta nello storico stabilimento di Abingdon, ha accompagnato l’evoluzione del piccolo sport britannico attraverso quattro serie, mantenendo sempre il classico schema con motore anteriore e trazione posteriore.

Evoluzione delle serie MG Midget

La Midget MkI (1961-1964), derivata dalla Sprite MkII, nasceva con il 948cc A-Series e pochi comfort di serie. Nel 1962 arriva il 1098cc, poi la MkII introduce migliorie su porte e finestrini e aumenta rigidità e comfort, mentre la MkIII (dal 1966) adotta il motore 1275cc della Mini Cooper S, seppur depotenziato. Cambiano anche piccoli dettagli estetici e interni, per aggiornarsi agli standard e alle esigenze dei mercati di esportazione. La produzione tocca il picco fra la seconda e la terza serie: dal 1974 debutta la MkIV (nota come Midget 1500), con il 1493cc Triumph Spitfire e i 'rubber bumpers' imposti dalle normative USA; questa versione resterà prodotta fino al dicembre 1979.

Punti di forza e caratteristiche uniche

La MG Midget spicca per il telaio leggero (inferiore a 800 kg a seconda della versione), il cambio manuale a 4 marce — nelle ultime edizioni completamente sincronizzato — e l’assetto agile. Compattezza estrema: due soli posti, bagagliaio minimizzato, sedili sportivi e cockpit essenziale, con strumenti analogici in stile 'crackle finish'. Fra i dettagli ricercati si segnalano i sedili in pelle o vinile, il volante Moto-Lita d’epoca e i cerchi a raggi o Minilite. Gli accessori tipici includono cappotte nere o color crema, luggage rack cromati e classiche radio Unipart.

Dati tecnici della MG Midget

Serie speciali e versioni da collezione

Fra le edizioni più ambite spiccano le primissime MkI e le rare versioni immatricolate nel 1980, in quanto segnarono la definitiva chiusura della produzione. Modelli con accessori originali come volanti Moto-Lita, cerchi Minilite e tappezzerie d’epoca ben conservate sono particolarmente ricercati tra gli appassionati, come anche le versioni destinate all’export con allestimenti specifici. Gli esemplari con carrozzeria e meccanica totalmente originali riscontrano attenzione elevata nel mercato delle auto d’epoca, così come quelli certificati da club storici come MG Car Club o ASI.

Difetti e punti deboli

I problemi di corrosione del telaio e delle lamiere sono comuni sui modelli degli anni '60 e '70, specialmente se non restaurati in tempo. Gli impianti elettrici possono soffrire di ossidazioni tipiche delle plance d’epoca britanniche. Gomme, silent block delle sospensioni e freni richiedono controlli regolari. La meccanica essenziale, però, rende le riparazioni semplici e i ricambi sono ben disponibili e a basso costo.

Motore, trasmissione e dinamica di guida

Le versioni con motori 1275cc e 1500cc offrono buone doti di ripresa e permettono una guida entusiasmante grazie al baricentro basso e allo schema classico della trazione posteriore. Il cambio, specie sulle ultime serie, risulta piacevole e preciso in innesti. Il peso piuma valorizza la dinamica, permettendo curve veloci e frenate efficaci senza particolari aiuti elettronici. Le gomme da 13'' assicurano agilità anche in percorsi tortuosi, mentre gli interni spartani trasmettono il vero feeling della guida sportiva d’altri tempi. - MG Midget MkIII 1275cc 1966–1974: la più gettonata per rapporto peso/potenza e versatilità sia su strada che in pista.

• MG Midget 1500 (1974–1979): più adatta ai viaggi lunghi grazie alla coppia motrice maggiore e ai paraurti in poliuretano, seppure meno leggera nel comportamento.
• MkI e MkII ideali per i puristi e per chi cerca l’estetica originaria.

Design, interni ed equipaggiamenti

La linea è da pura spider britannica: cofano basso, parafanghi rotondi, coda raccolta e minimi orpelli. L’abitacolo, quasi sempre in vinile nero o marrone (raramente in pelle), richiama la sobrietà racing degli anni ’60. Cruscotto con finitura ruvida, strumenti circolari, volante a tre razze d’epoca, pedaliera ravvicinata. Fra i colori più diffusi: Flamenco Red, Mallard Green, Pagent Blue, Primrose Yellow. Disponibili soft top neri o beige, sedili sportivi, specchi cromati, bagagliaio minimale adatto per week-end e kit di emergenza originale (ruotino, cric, chiave a croce). Lo stile essenziale fa parte del fascino autentico della Midget, amata proprio per la mancanza di accessori superflui.

Altre informazioni utili

Quasi tutte le Midget presenti sul mercato sono registrate presso club storici (MG Car Club, ASI/CRS), possono vantare iscrizione come auto storiche con relativi benefici assicurativi. La disponibilità di ricambi (sia originali sia aftermarket) è ampia in Italia e tutta Europa. Spesso offerta con documentazione storica e manutenzione regolare, la Midget si rivela anche un’ottima palestra per chi si vuole cimentare col restauro di un’auto d’epoca.

Riepilogo

La MG Midget è lo spider inglese per eccellenza: molto compatta, leggerissima, con meccanica semplice e affidabile, costi di gestione limitati e grandissima riconoscibilità. Ideale come prima auto d’epoca, piace sia a chi cerca puro divertimento di guida sia agli amanti della storia motoristica britannica. Tutte le serie, dalla MkI fino alla Midget 1500, offrono carattere e coinvolgimento: scegliere una Midget significa entrare nel cuore della cultura sportiva dell’automobilismo inglese.