Jaguar Mk VII auto d’epoca in vendita
La Jaguar Mk VII rappresenta una delle berline di lusso più emblematiche della produzione Jaguar degli anni Cinquanta. Con la sua linea fluida, interni sontuosi e motorizzazione potente, fu una presenza dominante tanto sulle strade quanto nei raduni sportivi, incarnando perfettamente il motto “Grace, Space and Pace” dell’epoca.
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1952 | Jaguar Mk VII
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Riferimenti all'annuncio "Jaguar Mk VII" di Classic Trader
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1954 | Jaguar Mk VII
1955 | Jaguar Mk VII M
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Jaguar MK7 | Gerestaureerd| Schuifdak | Links gestuurd |
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1955 | Jaguar Mk VII M
Astonishing Restoration - No Expense Spared
Storia e introduzione della Jaguar Mk VII
La Jaguar Mk VII debutta ufficialmente al Salone di Londra del 1950 come erede della Mk V, proponendo un netto salto generazionale in termini di stile e prestazioni, soprattutto grazie all’adozione del motore XK6 da 3.442 cm³. Il design della carrozzeria fu profondamente rinnovato rispetto alla Mk V: i fari anteriori ora sono integrati nei parafanghi, la silhouette più filante e moderna. La vettura nasceva sul telaio della Mk V ma si distingueva per l’elevato comfort interno, materiali pregiati come legno e pelle e una ricercata attenzione ai dettagli. Dal 1951 al 1956 la Mark VII fu protagonista delle strade e dei rally europei, divenendo simbolo del lusso automobilistico inglese nel secondo dopoguerra.
Evoluzione del modello
La Mk VII nasce come sostituta della Mk V, mantenendone il telaio ma aggiornandone radicalmente la meccanica e la carrozzeria. Nel 1954 viene introdotta la Mk VII M (Mark VIIM) con alcuni affinamenti tecnici ed estetici: potenza incrementata (da 160 a 190 CV), nuove luci posteriori, fendinebbia aggiuntivi e possibilità di cambio automatico a tre marce o overdrive su quello manuale a quattro rapporti. Entro il 1954 vengono prodotti circa 20.900 Mk VII, mentre la Mk VII M arriva a 10.060 unità. Nel 1956 la gamma viene aggiornata con il passaggio alla Mk VIII, segnalando la chiusura dell’epoca Mk VII.
Particolarità e dati di mercato della Mk VII
La Jaguar Mk VII spicca per combinazione di comfort, prestazioni e raffinatezza. Era proposta sia con guida a destra che a sinistra, caratteristica ancora rara all’epoca per una berlina inglese. Interni in pelle, ampio impiego di finiture in legno, cruscotto completo e dotazioni accessorie evolute per il periodo. Molti esemplari sono stati guidati da automobilisti d’eccezione come Sir Stirling Moss, e la Mk VII ha partecipato ad eventi sportivi di rilievo compreso il Rallye Monte-Carlo. Era disponibile anche con dettagli come verniciature speciali, interni colorati su richiesta e allestimenti accessoriati. La Mk VII rappresenta attualmente il 100% dell’offerta Jaguar della serie sul mercato Classic Trader, sia come presenza (offerta di auto) sia come quota di visualizzazioni (domanda), segnalando una ricerca molto mirata da parte degli appassionati e una perfetta identificazione tra modello e serie stessa.
Dati tecnici della Jaguar Mk VII
Versioni speciali e modelli da collezione
La Mk VII M (Mark VIIM), introdotta nel 1954, rappresenta la versione potenziata e rifinita, riconoscibile per i dettagli estetici aggiornati e il motore maggiorato. Allestimenti personalizzati erano disponibili per clienti esigenti, inclusi colori speciali, rivestimenti unici e accessori come tetto apribile, aria condizionata o luci supplementari. Il modello Mk VII salì alla ribalta nelle competizioni, con vittorie in eventi come il Rally Monte-Carlo del 1956, aumentando ulteriormente il suo valore storico e collezionistico.
Punti deboli e aspetti da verificare
Non risultano documentate particolari vulnerabilità strutturali nella Mk VII. Tuttavia, in ogni berlina d’epoca Jaguar, è importante prestare attenzione alla presenza di ruggine nei punti nevralgici della carrozzeria, allo stato di efficienza della meccanica (specialmente motore XK e cambio manuale), all’usura degli interni in legno e pelle e alla condizione degli impianti elettrici originali. La buona disponibilità di pezzi di ricambio, data la compatibilità con altri modelli Jaguar dell’epoca, semplifica comunque la manutenzione rispetto ad altre auto inglesi coeve.
Motore, comportamento su strada e dinamica di guida
Il sei cilindri XK garantisce un’erogazione fluida della potenza, con una risposta pronta anche nei tratti più lenti grazie alla coppia generosa. La tenuta di strada era eccellente viste le dimensioni: l’avantreno a ruote indipendenti assicura una guida sicura e confortevole, adatta sia ai grandi viaggi che alle competizioni dell’epoca. Il cambio manuale a quattro marce è preciso, con la possibilità di overdrive per un miglior rendimento autostradale, e il passo lungo assicura stabilità senza rinunciare all’agilità nelle curve più ampie. - Jaguar Mk VII 3.4: la versione classica da 160 CV, manuale
- Jaguar Mk VIIM: 190 CV e dettagli estetici aggiornati, anche in versione automatica Entrambi adattabili sia alla guida su strada che a raduni storici, con alcune unità modificate per l’agonismo.
Design: interni, comfort, carrozzeria ed equipaggiamenti
Il disegno, realizzato nei centri stile Jaguar, vede la Mk VII protagonista per la sua linea sinuosa: parafanghi posteriori carenati, calandra imponente, lunotto posteriore ampio. Gli interni fanno largo uso di legno di radica su plancia e pannelli porta, sedili e rivestimenti in pelle, spesso con cuciture a contrasto e colorazioni fuori standard su richiesta. Dotazioni di pregio come il tettuccio apribile, il cruscotto completo di strumentazione "black light" e accessori utili (portaoggetti, cestini, portautensili inclusi di serie). Esterni disponibili in tinte classiche britanniche ma anche sfumature speciali su commissione. Il comfort a bordo era superiore alla media grazie all’abitacolo molto spazioso, soprattutto nella zona posteriore.
Altre caratteristiche di rilievo
La Jaguar Mk VII contribuì a consolidare la reputazione del marchio come costruttore di berline lussuose ma anche performanti. È tra le poche ammiraglie inglesi degli anni Cinquanta offerte già in entrambi i tipi di guida. Il modello si fece notare anche in numerosi eventi di motorsport storico, dal Goodwood Revival alla Mille Miglia, con una presenza costante di piloti di spicco come Stirling Moss e Ian Appleyard.
Sintesi
La Jaguar Mk VII occupa un posto di rilievo nell’automobilismo classico per il perfetto equilibrio fra lusso, stile britannico, innovazione tecnica e vocazione sportiva. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, all’abitacolo raffinato e alle prestazioni di alto livello, rimane tra le vetture inglesi più significative del dopoguerra, capace di distinguersi sia tra gli appassionati di concorsi d’eleganza sia tra i partecipanti agli eventi motoristici.

