Triumph Dolomite auto d'epoca in vendita

Introduzione e storia della Triumph Dolomite

La Triumph Dolomite incarna la risposta britannica al segmento delle berline sportive medie degli anni Settanta, sfidando concorrenti come BMW 2002 e Ford Cortina GXL. Nata come erede della Triumph Toledo, fu presentata nel 1971 al Salone di Londra ma le prime consegne avvennero solo a fine 1972 a causa di scioperi nel sito produttivo a Canley, Coventry. Il nome Dolomite, già usato dalla casa negli anni Trenta, è stato rilanciato per una vettura completamente nuova che combinava soluzioni tecniche derivate dalla serie 1500 con la meccanica della Toledo a trazione posteriore. La produzione si è protratta fino al 1980, quando la Dolomite è stata sostituita dalla Triumph Acclaim. Benché apprezzata per stile e prestazioni, la reputazione della Dolomite è stata segnata anche da qualche problema di affidabilità meccanica tipico della produzione britannica di quel periodo.

Evoluzione della gamma Dolomite

Nel corso degli anni Settanta, la Dolomite ha visto pochi cambiamenti sostanziali alla carrozzeria, concentrandosi su aggiornamenti agli allestimenti e dettagli estetici. Inizialmente proposta con motori da 1,3 a 2,0 litri, nel 1973 debutta la Sprint, dotata del celebre 2,0 litri 16 valvole, uno dei primi propulsori di tale tipo prodotti in serie. L'ultima variante della gamma fu la Dolomite SE, serie speciale lanciata nel 1979 con produzione limitata a circa 2163 esemplari, riconoscibile per la carrozzeria nera, inserti argento e sedili in velluto. La Dolomite venne definitivamente ritirata dal mercato nel 1980, rimanendo senza successore diretto nel listino Triumph fino all’uscita della Acclaim.

Punti salienti della Triumph Dolomite

Il vero punto di forza della Dolomite è il suo motore, specialmente il celebre 2.0 Sprint, primo quattro cilindri con 16 valvole prodotto in serie e sviluppato con ingegnosi sistemi di distribuzione (OHC tramite catena e schema Dawtrey). Allestimenti da premium del tempo includevano cruscotto in radica, sedili in velluto, frontale con doppi fari e spoiler, leve cambio con comando Overdrive e dettagli come volante sportivo e cerchi in lega. Sul fronte delle statistiche, il modello Dolomite copre il 100% delle inserzioni e delle visualizzazioni Triumph sul nostro portale, segno di una posizione dominante nell’offerta e nella domanda per la storica casa inglese.

Dati tecnici della Triumph Dolomite

Serie speciali e modelli da collezione

La Dolomite SE (Special Edition), prodotta dal 1979 con soli circa 2163 esemplari, è la versione più rara e ricercata della gamma. Verniciata esclusivamente in nero con dettagli argento, interni in velluto e cruscotto in radica. Gli appassionati danno particolare valore anche alla Sprint, per l’innovativo motore 16V e per la storia nelle competizioni turismo.

Debolezze e problemi ricorrenti

La meccanica della Dolomite, come gran parte della produzione inglese di quel periodo, può soffrire di problemi di affidabilità: usura al treno valvole, guasti all’impianto di raffreddamento, perdite d’olio e fragilità di alcune parti meccaniche (ad es. distribuzione o carburatori). Alcuni problemi possono manifestarsi su selleria e cruscotto – fessurazioni, usura e segni del tempo su sedili e pannelli in legno. È essenziale verificare la manutenzione regolare e la presenza di documentazione originale, oltre ad effettuare frequenti controlli alla carrozzeria per prevenire la corrosione, specie in ambienti soggetti a sale e umidità. In Italia, la regolarità di revisione tecnica (ASI Targa Oro, ecc.) è altrettanto cruciale.

Motori, prestazioni e comportamento dinamico

Con un quattro cilindri fino a 127 CV nella versione Sprint, la Dolomite offriva prestazioni superiori alla media in rapporto alla cilindrata, con 0-100 km/h in poco più di 11 secondi e velocità massima tra 160 e 170 km/h a seconda degli allestimenti. Il cambio manuale a 4 marce con Overdrive garantiva viaggi confortevoli anche a velocità autostradali, mentre la trazione posteriore e le sospensioni assicuravano un comportamento dinamico apprezzabile sia in strada che nelle competizioni (come dimostrato dalla Sprint nel British Touring Car Championship tra il 1974 e il 1978). Il telaio condiviso con TR6 e Stag assicura buona rigidità strutturale.

Modelli di spicco:

1. Dolomite Sprint 2.0 16V – Versione sportiva, motore innovativo, impiego racing.
2. Dolomite SE – Serie limitata, dettagli esclusivi, collezionismo.
3. Versioni 1.5 e 1.3 – Più rare, meno prestazionali ma di interesse storico. undefined

Interni, comfort, esterni e design della Dolomite

Il progetto originale porta la firma di Giovanni Michelotti. Il design unisce linee squadrate della tradizione inglese a dettagli sportivi distintivi: frontale a quattro fari, spoiler anteriore, tetto rivestito in vinile, cerchi in lega di serie e striscia laterale sulle versioni speciali. Gli interni mostrano attenzione al comfort con sedili in velluto, moquette, plancia in legno, orologio e strumentazione classica. Optional come cambio automatico, Overdrive, radio e vari accessori di gamma. Disponibilità di colori originali tra cui Carmine Red per gli esemplari Sprint. Gli accessori d’epoca, inclusi manuali originali e doppie chiavi, aggiungono valore all’esemplare.

Altre informazioni rilevanti sulla Triumph Dolomite

La Dolomite Sprint fu una delle poche Triumph a ricevere un motore che venne poi riutilizzato sulla TR7, testimonianza della bontà del propulsore 16V. Il bagagliaio è di dimensioni generose rispetto alla categoria, e la presenza dell'Overdrive elettrico la rende particolarmente versatile per uso sia cittadino sia autostradale. Non mancano club e ricambio ricco, con forniture dedicate.

Sintesi

La Triumph Dolomite rimane una delle berline inglesi più rappresentative degli anni Settanta, grazie al suo equilibrio fra sportività, stile e raffinatezza tecnica. Le versioni Sprint e SE sono particolarmente apprezzate da chi cerca qualcosa di unico nel panorama storico, ma occorre prestare attenzione a manutenzione e conservazione. Per chi ama i dettagli, il mondo Dolomite riserva sorprese ad ogni curva.