Jaguar Mk X auto d’epoca in vendita
La Jaguar Mk X, berlina ammiraglia prodotta tra il 1961 e il 1970, rappresenta la visione britannica del lusso e delle prestazioni unite in una silhouette imponente e bassa. Destinata all'élite, spicca per la sua eleganza, tecnologia d’avanguardia per l’epoca e comfort superiore.
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1965 | Jaguar Mk X 4.2
Jaguar MK X | 1965 | Route 66 Auctions - For sale by auction. Estimate 20500 EUR


1965 | Jaguar Mk X 4.2
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Storia della Jaguar Mk X
La Jaguar Mk X fu introdotta nel 1961 come erede della Mk IX, segnando una svolta decisa nel design delle grandi berline Jaguar. Lunga e bassa, con forme tese e modernissime per il tempo, puntava a rivaleggiare con le più prestigiose berline mondiali, in particolare statunitensi come Cadillac. Nelle sue linee e nelle soluzioni tecniche volle dimostrare che Jaguar poteva offrire lusso quanto e più dei marchi storicamente specialisti del settore. Utilizzata da celebrità, rockstar e capi di stato, la Mk X era molto più di un semplice mezzo di trasporto: incarnava uno stile di vita raffinato, con dettagli esclusivi come lussuosi rivestimenti in legno e pelle e dotazioni elettriche oggi considerate classiche come i vetri a comando elettrico.
Evoluzione e successione della Mk X
La Mk X sostituì la Mk IX nel 1961 e ne segno la discontinuità, adottando una carrozzeria completamente nuova e tecnico all’avanguardia. La prima serie montava un sei cilindri in linea da 3,8 litri derivato dalla E-Type, seguito dal 4,2 litri dal 1964, che offriva una coppia superiore a parità di potenza. Nel 1966 la vettura fu ribattezzata Jaguar 420G e, nel 1968, lasciò il posto alla XJ6 che ne ereditò il ruolo di ammiraglia fino a inizio anni ‘70.
Peculiarità e caratteristiche uniche della Jaguar Mk X
La Mk X colpiva per dimensioni importanti — una delle Jaguar più larghe mai prodotte all’epoca — e per l’abitacolo estremamente curato: sedili in pelle, cruscotto e pannelli porta in radica di noce, e una serie di comfort all’avanguardia che comprendevano spesso vetri elettrici, climatizzazione optional e cambio automatico a 3 rapporti. La guida, nonostante le dimensioni imponenti, era sorprendentemente maneggevole grazie allo sterzo assistito e a un telaio sviluppato per offrire comfort senza rinunciare a un certo dinamismo.
Dati tecnici della Jaguar Mk X
Versioni speciali e modelli da collezione
La ridenominazione della Mk X in Jaguar 420G nel 1966 ne rappresenta la variante più ricercata dagli appassionati, grazie a dettagli estetici rivisti e finiture ancor più raffinate. Esistono esemplari dotati di accessori fabbrica originali, come il kit attrezzi, manuali d’uso dell’epoca e cerchi opzionali, che catturano l’attenzione dei collezionisti.
Difetti noti e punti deboli
Le vetture degli anni ‘60, Jaguar Mk X inclusa, sono soggette a fenomeni di corrosione su scocca e telaio, specialmente in presenza di manutenzioni approssimative nel passato. Impianti elettrici Lucas possono soffrire di guasti ai comandi elettrici come alzacristalli e ventilazione. Attenzione anche a perdite da motore o cambio e alla funzionalità delle sospensioni posteriori indipendenti, vero punto di forza nella guida ma soggette a usura se trascurate.
Motore, guida e trasmissione
La Jaguar Mk X è spinta da motori sei cilindri in linea — dapprima 3,8 litri, poi 4,2 litri — capaci di spingerla vicino ai 200 km/h, valore di tutto rispetto per una berlina di lusso degli anni ‘60. L’accelerazione è fluida e continua; lo sterzo servoassistito e il cambio automatico rendevano la guida sorprendentemente piacevole anche nel traffico urbano. Sospensioni posteriori indipendenti, rare su berline dell’epoca, assicuravano precisione di guida e comfort. La versione 4.2 è spesso preferita per la maggiore elasticità e robustezza del motore. I modelli più interessanti per tecnici e puristi sono le Mk X 4.2 automatiche, dotate di sedili in pelle e accessori completi d’origine; la presenza dei documenti e ricambi originali ne aumenta il fascino anche in ottica collezionistica.
Design, comfort e dettagli d’interno
Discreta ma imponente, la carrozzeria si distingue per la linea filante e il muso allungato con griglia inclinata e doppi fari: dettagli distintivi della scuola stilistica Jaguar degli anni ‘60. Gli interni sono dominati da pelli british di qualità e legni nobili, con una rumorosità interna contenuta e sedili profondi perfetti per la clientela d’élite cui era rivolta. Tinte come il British Racing Green e altre colorazioni classiche ne esaltano l’impronta aristocratica. Tra le dotazioni opzionali più interessanti si annoverano i vetri elettrici, il climatizzatore e accessori taylor made ordinabili a listino.
Altre caratteristiche rilevanti
Molti esemplari Mk X oggi offrono ancora l’originale trousse attrezzi Jaguar e la ruota di scorta d’epoca, elementi apprezzati da chi cerca autenticità. Non mancano versioni personalizzate su richiesta, che testimoniano la natura esclusiva e su misura tipica del marchio negli anni ‘60.
Sintesi
La Jaguar Mk X rimane una delle berline più affascinanti e avanzate prodotte dalla casa inglese, incarnando comfort, lusso e tecnologia all’avanguardia per il proprio tempo. Dal motore a sei cilindri alle finiture d’interni, ogni dettaglio riflette la filosofia Jaguar anni ‘60: offrire una vettura di rango superiore, pensata per chi cerca prestigio e prestazioni con una forte identità britannica.


