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Lotus Esprit Auto d’epoca in vendita
La Lotus Esprit rappresenta una delle sportive britanniche più apprezzate tra gli appassionati, grazie al suo carattere deciso, linee distintive e prestazioni di spicco per ogni generazione. Prodotta dal 1976 al 2004, la Esprit ha segnato una svolta nella storia dell'automobilismo grazie alla collaborazione con il designer italiano Giorgetto Giugiaro e alla meccanica votata alla leggerezza e alla precisione di guida.
Risultati della ricerca

1979 | Lotus Esprit S2
1979 Lotus Esprit S2

1983 | Lotus Esprit
Rarität unverbastelt

1993 | Lotus Esprit SE
2025-11-12 12:44:19 | Lotus ESPRIT TURBO SE "HIGH WING"


2001 | Lotus Esprit V8 BiTurbo
3.5l V8 GT

1991 | Lotus Esprit SE
Esprit SE Turbo
Riferimenti all'annuncio "Lotus Esprit" di Classic Trader
Di seguito troverai annunci relativi alla tua ricerca che non sono più disponibili su Classic Trader. Utilizza queste informazioni per ottenere una panoramica sulla disponibilità, le tendenze di valore e i prezzi attuali di una "Lotus Esprit" e fare una scelta d'acquisto più informata.
1979 | Lotus Esprit S2
1979 Lotus Esprit JPS
1998 | Lotus Esprit V8 SE
1998 Lotus Esprit 3.5 V8 SE Turbo
1993 | Lotus Esprit Turbo
1989 | Lotus Esprit Turbo HC
1989 Lotus Esprit Turbo
1990 | Lotus Esprit SE
Lotus Esprit Turbo SE 2.2 Targa
1985 | Lotus Esprit
1995 | Lotus Esprit S4s
1995 Lotus Esprit S4s - ex-Press Car
1981 | Lotus Esprit Turbo
con motore HC - restaurato, rapporto di valutazione, omologazione H
Storia della Lotus Esprit
La Lotus Esprit fa il suo debutto al Salone di Torino nel 1972 come concept, portando la firma stilistica di Giorgetto Giugiaro, la celebre 'wedge shape' dal profilo basso e acuminato. Dal 1976 la produzione avviene nello stabilimento di Hethel, in Inghilterra. Negli anni, la Esprit attraversa numerosi aggiornamenti senza rinunciare alla sua identità: carrozzeria in vetroresina, motore centrale posteriore e trazione posteriore. Il modello diventa noto internazionalmente grazie alla comparsa in film come "La spia che mi amava" e altre pellicole cult. La produzione termina nel 2004 dopo circa 10.675 esemplari costruiti; l’erede designata è la Lotus Evora, introdotta nel 2009.
Evoluzione dei modelli Esprit
La prima serie (S1) viene prodotta dal 1976 con motore 2.0 aspirato da 160 CV, seguita dalla S2 (1978) con aggiornamenti estetici e dal debutto della Turbo Esprit nel 1980, dotata di un propulsore turbo e prestazioni riviste (motore 2.2 da 215+ CV). Gli anni '80 e '90 vedono ulteriori evoluzioni stilistiche: Peter Stevens ridisegna il modello nel 1987 (X180), mentre Julian Thompson rivede le linee nel 1993. La gamma motori si allarga fino al potente V8 biturbo di 3,5 litri (fino a 355 CV) delle ultime versioni. L’intera gamma mantiene una produzione di nicchia, con edizioni limitate e un costante miglioramento delle dotazioni.
Punti di forza e statistiche della Lotus Esprit
La Esprit si distingue per la leggerezza strutturale, l'aerodinamica raffinata e una dinamica di guida pura grazie al motore centrale e alla ridotta assistenza elettronica. Alcune edizioni sono note per elementi come i fari a scomparsa, i tetti removibili o vetrati, le sospensioni indipendenti e i freni a disco autoventilanti su tutte le ruote. Gli allestimenti interni erano spesso personalizzabili con pelle o velluto. Le versioni più performanti raggiungono oltre 350 CV e velocità superiori ai 270 km/h. In termini di offerte e interesse: il 72,5% delle Lotus in vendita sulla nostra piattaforma è una Esprit, con una percentuale di domande ancora più elevata (74,3%), confermando la centralità di questo modello nel panorama dei classici Lotus.
Dati tecnici
Serie speciali ed edizioni da collezione
Tra le versioni più esclusive spiccano la John Player Special (JPS), tributo alle vittorie in Formula 1, e la Esprit Sport 350 con carrozzeria alleggerita grazie a inserti in fibra di carbonio e solo 50 esemplari prodotti. Da citare anche la Turbo HC a compressione elevata, la S4s e le V8 'High Wing', oltre all’allestimento Racing destinato a uso pista.
Manutenzione e punti deboli
La base costruttiva della Esprit richiede attenzione alla vetroresina della carrozzeria, che va ispezionata per criccature o delaminazioni. Il telaio a trave centrale può presentare fenomeni di corrosione, specialmente se utilizzato in contesti umidi o salini. Motori, trasmissioni e impianto frenante necessitano di manutenzione puntuale: i Turbo richiedono particolare cura alle turbine, mentre i V8 sono più complessi da gestire per parti di ricambio e specializzazione delle officine. Sospensioni e freni, su tutti i modelli, sono robusti ma devono essere monitorati regolarmente. Dotazione elettronica minima, quindi meno problemi legati a centraline e sensori rispetto a sportive più moderne.
Motore, trasmissione e comportamento dinamico
La Esprit incarna la filosofia Lotus ‚performance through light weight‘: il baricentro basso, il motore centrale e la distribuzione delle masse garantiscono reazioni pronte e handling diretto, senza filtri elettronici. La trazione posteriore e lo sterzo a cremagliera non assistito (su molti esemplari) restituiscono feedback puri al pilota. I Turbo e i V8 offrono performance su strada e pista di primo ordine; la Sport 350, con telaio alleggerito, alza ulteriormente l'asticella. L'assenza di ausili elettronici impegna il conducente, soprattutto su fondi bagnati o a velocità elevate. • S1/S2: prima generazione, design Giugiaro, fascino vintage e guida meccanica senza filtri. • Turbo Esprit/X180 SE: prime esperienze turbo, maggiore velocità e tenuta, restyling firmato Peter Stevens. • V8 GT/Sport 350: massima espressione della sportività Lotus, prestazioni di classe superiore e produzione limitata.
Design, interni, dotazioni e accessori
Il design della Esprit nasce dalla matita di Giorgetto Giugiaro, improntato sulla forma a cuneo e su volumi netti (S1–S3), evolvendo poi in linee più morbide e muscolose con Peter Stevens ('X180' e successive). Caratteristica costante sono i fari a scomparsa, le grandi superfici vetrate e la sagoma bassa (meno di 1,15 m d'altezza). Gli interni, poco lussuosi nelle prime serie, diventano progressivamente più raffinati: sellerie in pelle anche bicolore, cruscotto orientato al guidatore, pannelli in materiali pregiati, sedili sportivi con opzioni di riscaldamento e sound system premium. Fra le dotazioni peculiari si annoverano i tetti removibili, la climatizzazione, le ruote BBS/OZ, e finiture dedicate per le limited edition. In alcune versioni era possibile ordinare colori carrozzeria particolari e interni personalizzati in velluto.
Altre particolarità
L’identità della Esprit è rafforzata dalla sua presenza in numerosi film e dalla partecipazione in competizioni GT internazionali, risultati che ne hanno accresciuto la notorietà tra gli entusiasti delle auto sportive classiche. Ogni esemplare, assemblato a mano, testimonia l'approccio artigianale tipico della casa di Hethel.
In sintesi
La Lotus Esprit, con la sua produzione decennale e le evoluzioni tecniche e stilistiche, incarna la filosofia Lotus della leggerezza e della purezza di guida. Dalla prima S1 disegnata da Giugiaro fino alle potenti V8 biturbo, ogni generazione ha portato con sé innovazioni e specialità che l’hanno resa un punto di riferimento tra le sportive d’epoca a motore centrale. La Esprit è un’auto da intenditori che cercano una guida coinvolgente in uno stile inconfondibile.





