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SIATA d'epoca in vendita

La casa automobilistica torinese SIATA (Società Italiana Applicazioni Tecniche Auto-Aviatorie), fondata dal pilota amatoriale Giorgio Ambrosini nel 1926, produceva componenti per l’elaborazione delle automobili, soprattutto FIAT, e dal 1937 vetture complete.

SIATA – La Storia

Nonostante il disastro bellico, SIATA nel 1945 presenta anche il Cucciolo, un motore per biciclette. SIATA, rinominata Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori, prosegue lo sviluppo dei propri modelli e la partecipazione alle corse (Mille Miglia, 24 Ore di Monza, Le Mans). Grazie a Renato Ambrosini, figlio di Giorgio, dal 1952 sbarca sul mercato statunitense.

Gli anni Sessanta iniziano da un anno sotto il comando di Abarth e un progetto con SEAT nel 1961, per terminare nel fallimento del 1970.

SIATA - I Principali Modelli

La SIATA Amica (1948 – 1952), coupé biposto su meccanica FIAT 500 Topolino, sfrutta un motore SIATA da 633 cc e 22 CV per arrivare ai 100 km/h. Prevede il telaio tubolare, freni a tamburo e cambio a 4 marce (5 nella versione da corsa).

La SIATA Daina (1950 – 1952), popolarissima negli USA, è una coupé biposto nata dalla FIAT 1400. Progettata da Rudolf Hruska (ex Porsche) con carrozzeria Farina, abbina il cambio sincronizzato al motore SIATA da 76 CV.

Con carrozzeria disegnata da Giovanni Michelotti per Bertone, la SIATA 208 SPORT fu costruita nel 1952 in 56 esemplari e dotata di cambio a 5 marce e telaio tubolare. Notevole il motore FIAT 8 cilindri con V aperta a 70°, cilindrata di 1996 cc, oltre 140 CV, distribuzione con albero a camme centrale e valvole laterali.

La SIATA 300 BC del 1952, progettata da Mario Revelli de Beaumont (ex Pininfarina) per Bertone, è l’evoluzione sportiva dell’Amica, dotata di motore FIAT da 110 cc (Crosley da 750 cc nella versione americana) e freni Stanguellini.

Negli anni Sessanta SIATA lavorò sulle FIAT 1300 e 1500 per le TS coupé di Michelotti, ispirate alla sua fuoriserie su telaio Jaguar XK140. Vantavano finiture sportive e una potenza ruggente: la 1500 dichiarava 94 CV e toccava i 170 km/h.

La SIATA 850 Spring, spider biposto dalle linee rétro prodotta dal 1967, montava il motore 4 cilindri della FIAT 850 100G.002 “Super” e raggiungeva i 125 km/h. Dopo il fallimento dell'azienda, la linea fu rilevata dalla compagnia sarda ORSA.

SIATA - Il Logo

Lo stemma SIATA è uno scudo blu, dominato da una S dorata tagliata dal profilo di un’auto. Una versione arricchita dalla sagoma di un aereo risale forse alla prima denominazione SIATA. I colori aziendali ritornano negli emblemi tondi. Evocativo lo stemma della testa motore, fiammeggiante sulla scritta diagonale SIATA.

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