Plymouth Fury: Acquista oldtimer

Storia della Plymouth Fury

La Plymouth Fury debutta come sottoserie della Belvedere nel 1956, per poi diventare una vera e propria serie, distinguendosi già allora per presenza su strada e potenza dei V8 Chrysler. Nel 1959 viene elevata a modello autonomo, posizionandosi sopra la Belvedere in termini di dotazioni e prestigio. La Fury segue le evoluzioni dei gusti e delle esigenze americane, alternando fasi come full-size (1959-1961, 1965-1974), mid-size (1962-1964, 1975-1978), e ritoccando costantemente design e meccanica. Esemplari come le versioni Sport e GT rappresentano i momenti di maggior spicco per performance e personalità, mentre l'offerta dei motori V8 rimane un marchio di fabbrica. L'ultima generazione termina la produzione negli USA nel 1988.

Evoluzione della serie Fury

Dal 1956 la Fury parte come versione sportiva della Belvedere per poi diventare serie indipendente. Nel '59 nasce la Sport Fury, temporaneamente tolta e poi reintrodotta nel '62. Il 1965 porta una profonda rivisitazione: nascono Fury I, II, III e Sport (più accessori e prestazioni salendo di numero). A metà Anni '70, la nomenclatura si adatta al segmento con Fury, Gran Fury e versioni mid-size. La produzione si conclude a fine Anni Ottanta con la M-body, segnando il tramonto della trazione posteriore con V8 per il marchio Plymouth.

Particolarità della Plymouth Fury

La Fury si contraddistingue per le prestazioni dei motori V8 (anche big block 383cui), le versioni Sport e GT, e dettagli come cromature, doppio scarico e sedili in pelle. La strumentazione, la cura per gli interni e la tipica linea squadrata del periodo la rendono identificabile tra le auto USA dell'epoca. La presenza di documentazione originale (Build Sheet, Dealer Card) è spesso riscontrabile negli esemplari in vendita, così come la caratteristica matching numbers.

Dati tecnici

Edizioni speciali e modelli da collezione

Le varianti Sport Fury e Fury GT sono le più ricercate: la prima per la cura degli allestimenti e la seconda per la spinta del suo motore più potente e la dotazione sportiva. La presenza di matching numbers e documenti originali accresce il valore da collezionismo.

Motore, prestazioni e comportamento dinamico

La Fury offre l’esperienza tipica delle berline USA anni ’60/'70: motore V8 dal sound pieno, cambio automatico fluido, sospensioni orientate al comfort e una notevole presenza su strada. Il peso elevato e il passo lungo favoriscono stabilità nelle lunghe percorrenze, penalizzando però agilità e precisione sui tratti tortuosi. Modelli degni di nota: Sport Fury 1968 (V8 383cui, cambio automatico 3 rapporti), apprezzata per la combinazione di prestazioni ed estetica.

Design, comfort e accessori

La Fury colpisce con linee tese, cromature generose e carrozzerie spesso in tinte vivaci come il bianco brillante. Gli interni puntano su sedute ampie rivestite in pelle, quadro strumenti elegante e dettagli curati. Il doppio scarico, le ruote con coprimozzi e le vaste superfici vetrate sono elementi stilistici caratteristici. Spesso ricercate le versioni con dotazioni accessorie originali come climatizzatore o autoradio d’epoca.

Ulteriori informazioni

La Fury è spesso presente come vettura della polizia o protagonista in produzioni della cultura pop americana, specialmente nel romanzo “Christine” di Stephen King e nella serie "Peter Gunn".

Sintesi

La Plymouth Fury rappresenta oggi una delle più pure espressioni dell’automobile americana d’epoca: meccanica robusta, design muscoloso, dettagli ricercati. Il mercato italiano degli storici Plymouth gira quasi esclusivamente attorno a questa serie, forte di prestazioni brillanti e un fascino intramontabile.