FIAT Junior auto d’epoca in vendita

Storia e introduzione della FIAT Junior

La FIAT Junior è nata nel contesto delle corse automobilistiche degli anni '50, periodo di grande creatività tecnica per la produzione italiana. Sviluppata specificatamente per la categoria Formula Junior, questa vettura è stata realizzata in soli due esemplari, entrambi destinati a collezionisti e appassionati di auto storiche con spirito sportivo. Il nome FIAT Junior richiama sia la propensione dell'auto alla competizione che la volontà di mostrare il potenziale tecnico della casa torinese nelle categorie minori delle corse.

Evoluzione del modello

La FIAT Junior si colloca nella tradizione delle utilitarie sportive derivate dalle meccaniche di serie FIAT, in particolare dalla 1100, motorizzata da un quattro cilindri 1100 cc. Il telaio modificato, la carrozzeria interamente in alluminio e il progetto di motorizzazione dedicata la differenziano nettamente dalle versioni stradali. Dal 1959 la Junior ha corso in vari contesti competitivi, vincendo la Coppa di Asiago e gare come la Predappio-Rocca delle Camminate e il Circuito di Rimini, andando poi ad assumere un ruolo storico più che agonistico dal 1962.

Caratteristiche salienti della FIAT Junior

La FIAT Junior si distingue per la sua carrozzeria leggera in alluminio e per l’affidabilità del motore 1100 cc, capace di prestazioni di rilievo nella categoria. La sua storia agonistica documentata, unita all’estrema rarità (appena due esemplari all’attivo), ne fanno un veicolo davvero notevole per intenditori, soprattutto per chi cerca pezzi con un passato sportivo verificabile.

Dati tecnici

Edizioni speciali e modelli da collezione

Non sono conosciute varianti o edizioni speciali oltre i due esemplari originariamente prodotti. Entrambi si distinguono come modelli da collezione per la loro esclusività, storicità e documentazione di partecipazione a competizioni celebri dell’epoca.

Debolezze e punti critici

La scarsa reperibilità di ricambi originali per chi volesse restaurare o mantenere una FIAT Junior in condizioni da gara è una delle principali criticità. L'alluminio della carrozzeria può presentare dossi, graffi e ossidazione. Tuttavia, i modelli sopravvissuti risultano generalmente mantenuti in buono stato grazie alla dedizione dei collezionisti.

Motore, performance, trasmissione e comportamento dinamico

La FIAT Junior nasce con un quattro cilindri 1100 cc, noto per la sua reattività e facilità di elaborazione, che permetteva di raggiungere ottime prestazioni all’epoca nella categoria Formula Junior. Il peso contenuto grazie alla carrozzeria in alluminio e l’assetto sportivo la rendevano agile nelle gare in salita e su circuito. La trazione posteriore e il cambio manuale permettevano un controllo diretto ed entusiasmante, apprezzato in contesti di gara storici. - FIAT 1100 O.S.F.A. Formula Junior Faccioli Aldo: propulsore 1100 cc, allestimento corsa, telaio leggero in alluminio, storicità documentata con risultati sportivi di rilievo.

Design interno, comfort ed estetica

Il design della FIAT Junior è minimalista e funzionale, orientato esclusivamente alle esigenze delle competizioni: il cruscotto è essenziale, con strumenti mirati al controllo delle prestazioni in gara. L’utilizzo dell’alluminio a vista e le linee filanti sottolineano la leggerezza e la funzionalità, senza concessioni al comfort di marcia. Verniciature in rosso e bianco e dettagli semplici enfatizzano la destinazione racing della vettura. Sull’esemplare noto, non risultano accessori o dotazioni speciali tipiche di modelli stradali.

Altre informazioni rilevanti

La FIAT Junior ha cessato la sua attività agonistica a partire dal 1962, trovando spazio prevalentemente in eventi e raduni storici per vetture da corsa. Il valore collezionistico deriva tanto dalla sua storia nelle competizioni quanto dalla sua rarità.

In sintesi

La FIAT Junior si colloca tra le vetture da corsa storiche più rare, con una tiratura di soli due esemplari e una presenza significativa nelle gare degli anni ‘50. Ideale per collezionisti che cercano unicità, storia sportiva certificata e un esempio raro della creatività tecnica italiana dell’epoca.