DKW 3=6 Oldtimer in vendita

Storia e contesto della DKW 3=6

La DKW 3=6 nasce dall'ingegno ingegneristico di Auto Union GmbH nella Germania Ovest, prendendo forma dopo il difficile periodo del Dopoguerra. Presentata al Salone di Francoforte del 1953, questa vettura fu chiamata anche DKW Sonderklasse e venne commercializzata come F91, poi nelle successive evoluzioni F93 e F94. Il progetto 3=6 simboleggia l'equivalenza di cicli di lavoro tra il suo motore a tre cilindri due tempi e un motore sei cilindri quattro tempi. La DKW fu, insieme ad altri tre storici marchi, fondatrice del gruppo Auto Union, antesignana dell’attuale Audi. Dopo la guerra, la rinascita produttiva si orientò dapprima sulle due ruote, passando presto alle automobili, con la F91/F93 (la grande DKW 3=6) a rappresentare la spinta verso una mobilità accessibile, tecnologicamente avanzata per l’epoca.

Evoluzione della serie DKW 3=6

Il percorso della DKW 3=6 inizia con la berlina F91, evolutasi nel 1955 nella F93: carrozzeria allargata di 10 cm, migliorata rigidità e comfort superiore. Versatilità fu parola chiave, con versioni coupé, cabriolet a due e quattro posti (realizzati anche da Karmann), e persino una rarissima versione giardinetta Universale. Dal 1957 si aggiunse la F94 estesa di ulteriori 15 cm, offrendo nuove configurazioni. L’intera produzione della serie F93 e F94 toccò 137.800 esemplari fino al 1959, segnando il tramonto dell’epopea DKW sulle quattro ruote a favore del più moderno Auto Union 1000.

Particolarità e dati di mercato della DKW 3=6

Il nome 3=6 rappresenta il genio tecnico del motore tre cilindri due tempi, con una produzione di lavoro pari a un sei cilindri tradizionale quattro tempi. Innovativo il telaio rinforzato e l'adozione di balestre maggiorate nella F93 che ne migliorarono assetto e comfort. Estremamente apprezzata per la sua leggerezza (930 kg per la F93), la DKW 3=6 offriva una guida priva di tunnel centrale, grazie al cambio al volante e alla trazione anteriore, soluzione all’avanguardia nel segmento.

Dati tecnici

Versioni speciali e collezionabili

Tra le versioni più ricercate vanno annoverati i cabriolet a due e quattro posti carrozzati da Karmann, dei quali ne sono stati prodotti appena 667 esemplari. Specialissima anche la DKW Monza, vettura sportiva realizzata su telaio F93 da Dannenhauer & Stauss, apprezzata per la linea aerodinamica e le doti velocistiche.

Debolezze e problemi noti

Pur distinguendosi per buona robustezza, la DKW 3=6 presenta alcune attenzioni tipiche dei suoi anni: il sistema di raffreddamento richiede verifica costante di radiatore, tubazioni e guarnizioni (specialmente le guarnizioni Simmerring). È fondamentale controllare lo stato della trasmissione, dei supporti in gomma del telaio e del cambio. La presenza di pezzi in condizioni originali, come la vernice di fabbrica, aumenta il valore ma necessita di conservazione accurata per evitare corrosioni di lamierati e parafanghi.

Motore, guida e comportamento su strada

Il motore tre cilindri due tempi trasmette sensazioni uniche: risposta pronta ai bassi regimi, erogazione lineare di 38 CV e tipico sound "ringhioso" di scuola DKW. Lo sterzo diretto e l’assenza di un tunnel centrale permettono un’abitabilità superiore alla media per l’epoca. La trazione anteriore agevola la guida anche su fondi scivolosi, mentre il peso contenuto favorisce agilità nei trasferimenti urbani come extraurbani. - DKW F93: 3 cilindri 906 cm³, 38 CV, 125 km/h, cambio al volante, trazione anteriore.

• DKW F94: passo allungato, configurazioni berlina e Kombi, medesimo gruppo motore ma spazi più ampi.
• DKW Cabriolet Karmann: realizzate in numero limitatissimo, stessa base meccanica ma finiture pregiate e capote in tela.

Design, interni e accessori

La carrozzeria della DKW 3=6 F93 si distingueva per le linee morbide, la fiancata allargata e la tipica calandra cromata. Gli interni, sobri ma funzionali, offrivano materiali robusti con sedute spaziose grazie all’assenza del tunnel centrale. Curiosa la presenza di combinazioni cromatiche originali, oggi rare da trovare in condizioni originali. La dotazione poteva comprendere riscaldamento, orologio centrale e, sulle versioni superiori, imbottiture in materiale più pregiato. Tra gli accessori d’epoca: radio "Blaupunkt", mascherine parafango cromate e set di valigie su misura per la capienza del bagagliaio.

Altre informazioni rilevanti

Diversi esemplari di DKW 3=6 sono sopravvissuti in condizioni di conservazione eccellente, talvolta ancora con la prima verniciatura. Le varianti meno comuni, come la Kombi F94U e le Cabriolet, sono particolarmente apprezzate per originalità e rarità.

Sintesi

La DKW 3=6 rappresenta il connubio tra progresso tecnico e accessibilità del Dopoguerra. Versatile, pratica e dotata di soluzioni tecniche allora d’avanguardia come la trazione anteriore e il tre cilindri due tempi, rimane tutt’oggi una presenza riconoscibile e apprezzata nel panorama delle auto storiche europee, con numerose varianti e un mercato attento sia all’originalità sia alla storia individuale di ogni esemplare.