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Alfa Romeo TZ auto d'epoca in vendita

L’Alfa Romeo TZ, costruita tra il 1963 e il 1967, rappresenta una delle più avanzate sportive italiane degli anni Sessanta. Progettato come vettura da corsa per la strada, il modello nasce dalla collaborazione tra Alfa Romeo e Zagato, distinguendosi per il telaio tubolare leggerissimo, la carrozzeria in alluminio e soluzioni tecniche da competizione. Scopri tutte le particolarità e la storia completa del modello.

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1965 | Alfa Romeo TZ 2

Tubolare Zagato II

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Storia e origini dell’Alfa Romeo TZ

L’Alfa Romeo TZ (Tubolare Zagato) fu presentata nel 1962 al Salone di Torino, nata da un progetto dedicato alle competizioni. La sigla “TZ” indica la costruzione a telaio tubolare e la collaborazione con Zagato, celebre carrozziere milanese. La TZ evolse dal prototipo voluto da Carlo Abarth, sviluppato per l’alta velocità e con soluzioni tecniche avanzate come il telaio extra-leggero, pesante poco più di 60 kg. La vettura conquistò record di velocità a Monza, ma anche episodi di affidabilità segnarono la sua carriera nelle prime fasi. I trionfi ottenuti in pista e il design all’avanguardia permisero alla TZ di entrare nella storia della casa di Arese come uno dei massimi esempi di sportiva italiana degli anni Sessanta.

Evoluzione della serie TZ

La TZ fu introdotta come successore diretto della Giulietta SZ. La prima versione, nota come Giulia TZ o TZ1, fu prodotta dal 1963 al 1965 in soli 102 esemplari. Nel 1965 arrivò la TZ2, caratterizzata da una maggiore potenza e una carrozzeria ancora più leggera e affilata. Quest’ultima fu costruita in appena 12 pezzi e venne sviluppata da Autodelta, appena fondata come reparto sportivo ufficiale di Alfa Romeo. La produzione della TZ2 terminò nel 1967, lasciando il posto ad altre sportive importanti come la Giulia GTA, anche se nessuna direttamente erede della TZ. Nel 2011 Alfa Romeo ha ripreso il nome con il modello TZ3, proseguendo così un filone sportivo ormai leggendario.

Punti chiave e numeri dell’Alfa Romeo TZ

La TZ si distingue per il telaio tubolare ultra-leggero, la carrozzeria in alluminio sagomata da Zagato per l’aerodinamica, e per prestazioni di rilievo assoluto nel suo segmento. Il peso inferiore ai 660 kg, i freni a disco su tutte le ruote, le sospensioni indipendenti e il motore bialbero la rendono un punto di riferimento tecnologico nelle corse degli anni Sessanta. Il posteriore tronco, elemento distintivo, verrà ripreso anche in riedizioni commemorative. La sua esclusività è rafforzata dai numeri: solo 102 esemplari di TZ1 e 12 di TZ2 vennero prodotti.

Dati tecnici dell’Alfa Romeo TZ

Serie speciali e versioni rare della TZ

La versione TZ2 è la serie speciale per eccellenza: con carrozzeria ancora più affinata, meno peso (circa 620 kg) e potenza aumentata fino a 165 CV, questa vettura fu realizzata principalmente per le gare, in collaborazione stretta con Autodelta. Solo 12 esemplari vennero costruiti, e rappresentano oggi un vertice di rarità e tecnica nel panorama delle auto storiche Alfa Romeo.

Difetti noti e punti deboli

Le fonti disponibili non segnalano particolari difetti critici ricorrenti per la TZ; tuttavia, data la natura racing e i numeri esigui prodotti, ogni esemplare necessita di approfondite verifiche su telaio tubolare e integrità della carrozzeria in alluminio, soggetta a stress nelle competizioni. Anche la componentistica meccanica, specifica e raffinata, richiede manutenzione specialistica e controllo accurato delle sospensioni e del sistema dei freni, soprattutto in vista di un utilizzo sportivo.

Motorizzazioni, comportamento stradale e prestazioni su pista

Il quattro cilindri bialbero, abbinato al peso ridottissimo e a una messa a punto corsaiola, permette alla TZ di offrire reattività fuori dal comune e prestazioni ancora notevoli a distanza di decenni. L’impianto frenante a disco e le sospensioni indipendenti assicurano affidabilità in staccata e precisione di guida. L’accelerazione e la tenuta di strada la rendono una pura auto da pista omologata anche per la strada. La TZ1 (1.570 cm³, 112–160 CV) e la TZ2 (165 CV, 620 kg) sono le versioni più interessanti da un punto di vista tecnico. La TZ2, grazie al suo sviluppo da parte di Autodelta, rappresenta il massimo dell’espressione racing tra le storiche Alfa Romeo.

Estetica, interni, comfort e dettagli stilistici

Il design Zagato della TZ si caratterizza per le forme tese e filanti, con linee aerodinamiche, cofano basso e posteriore tronco ('coda tronca'), pensato per massimizzare la velocità sui rettilinei. I fari anteriori sono integrati lateralmente per minimizzare la resistenza, mentre la carrozzeria in alluminio rivela attenzione ossessiva al peso. Gli interni seguono l’impronta racing, con strumenti essenziali e materiali votati alla leggerezza. Tra i dettagli nerd, il volante a tre razze, i sedili avvolgenti e particolari richiami alla tradizione artigianale di Zagato.

Altri dettagli e curiosità sulla TZ

Un’anomalia interessante nella storia TZ è la nascita da un prototipo estremo pensato da Carlo Abarth, poi evoluto in vettura da record per Alfa Romeo. Ancora oggi, design e layout della TZ ispirano modelli commemorativi e one-off. Anche nel motorsport, la TZ ha contribuito allo sviluppo della tecnologia costruttiva dei telai tubolari in Italia.

In sintesi

L’Alfa Romeo TZ rappresenta uno degli esempi più avanzati e sofisticati di vettura sportiva italiana anni Sessanta. Telaio tubolare, carrozzeria leggera Zagato, prestazioni da pista e un palmares tecnico unico ne fanno un vero laboratorio rolling dell’epoca. Numeri produttivi rarissimi (102 TZ1, 12 TZ2) rafforzano il suo fascino. Ancora oggi, la TZ è al centro dell’interesse degli appassionati, come dimostrano dati di offerta e domanda che la pongono come punto di riferimento tra le Alfa Romeo d’epoca.