Rover 16 – Acquista auto d'epoca

Storia e origini della Rover 16

Introdotta nel 1926 con la versione 16/50 e prodotta, non continuativamente, fino al 1947, la Rover 16 ha segnato un’epoca nella storia del marchio inglese. La seconda generazione, presentata nel 1936, consolidò la reputazione Rover come costruttore attento ai dettagli e alla qualità costruttiva. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Rover 16 fu il primo modello a tornare sulle linee di produzione, spesso fornito in varianti con carrozzeria conservativa e motori a quattro cilindri di piccola cilindrata. Tuttavia, la versione 16 si differenziava per lo spirito d’ingegneria britannico e una costruzione pensata anche per l’esportazione.

Evoluzione della serie Rover 16

Il Rover 16/50 ha aperto la strada nel 1926, seguito da un’interruzione produttiva e il rilancio della serie nel 1936 con il modello P2, cuore della gamma Rover medio-alta. Il Rover P2-16, vero riferimento della serie, si distingue per il suo motore sei cilindri, la carrozzeria a quattro porte dalle linee basse e la tipica calandra allungata. La serie P2 fu prodotta fino al 1947, quando fu sostituita da modelli più moderni improntati a linee più innovative e motorizzazioni evolute.

Caratteristiche distintive e dati statistici

La Rover 16 P2-16 spicca per il suo raffinato motore a sei cilindri, abbinato a un cambio a quattro marce con sistema di ruota libera che garantisce una guida piacevole e rilassante. Il modello è noto per la carrozzeria con quattro finestrini, la posizione ribassata in stile Hastings Coupé e dettagli esclusivi come il tetto apribile panoramico e il parabrezza anteriore apribile. Tra le dotazioni, spiccano le prese d’aria laterali e la ventilazione particolarmente studiata, indicatori di direzione integrati nei montanti delle portiere e la possibilità, per il mercato estero, di avere il tachimetro in chilometri.

Dati tecnici della Rover 16

Versioni speciali e modelli da collezione

Alcune Rover 16 furono prodotte appositamente per l’esportazione, distinguendosi per accorgimenti come il tachimetro in chilometri ed equipaggiamenti diversi (come due fendinebbia frontali invece del classico abbinamento lampada-clacson). Esistono inoltre configurazioni differenti per quanto riguarda gli indicatori di direzione e accessori specifici a seconda del mercato di destinazione.

Motore, prestazioni e comportamento su strada

Il sei cilindri Rover si fa apprezzare per la sua erogazione fluida e la rumorosità contenuta anche ad alti regimi. L’abbinamento con il cambio a quattro marce dotato di ruota libera facilita la guida rilassata, mentre le sospensioni garantiscono comfort anche su percorsi sconnessi. La posizione di guida e i comandi accessibili rendono la vettura fruibile sia in città sia su tragitti extraurbani, con una ventilazione interna superiore alla media dell’epoca grazie alla combinazione di parabrezza apribile, tetto scorrevole e prese d’aria. La P2 Sports Saloon è la configurazione più ricercata, apprezzata per il suo stile classico, la progettazione robusta e la dotazione tecnica di livello superiore per il periodo.

Interni, comfort, linea e accessori

Il design della Rover 16 si caratterizza per una carrozzeria bassa dalle linee raccolte, tipiche delle versioni Coupé inglesi degli anni ’30 e ’40. Gli interni sono semplici ma raffinati, realizzati con materiali di qualità e dettagli curati, come il grande tetto apribile, i sedili comodi pensati per lunghi viaggi e mandata d’aria ottimizzata. Fra i dettagli singolari, segnalatori di direzione nei montanti porta e soluzioni specifiche per il mercato d’esportazione. La gamma colori era classica, di impronta sobria, in linea con la tradizione Rover del tempo.

Altri aspetti rilevanti

La produzione Rover negli anni della 16 era considerata all’avanguardia a livello di dettagli, finiture e qualità dei materiali, aspetti che hanno contribuito alla reputazione del brand.

Sintesi sulla Rover 16

La Rover 16 rappresenta una delle massime espressioni del medio-alto di gamma britannico del periodo interbellico e della prima ricostruzione postbellica. È apprezzata oggi dagli appassionati per l’affidabilità meccanica, il design raffinato, le dotazioni avanzate e la produzione rivolta anche ai mercati esteri. In particolare, il modello P2-16 si conferma il preferito tra le varianti Rover 16, grazie all’elevata richiesta e alle numerose configurazioni speciali presenti sul mercato.