Porsche 910 auto d’epoca in vendita
La Porsche 910, famosa per le sue imprese nelle competizioni di fine anni Sessanta, rappresenta un punto di svolta nella storia dei prototipi Porsche. Con soluzioni tecniche innovative come il dado centrale e un telaio ultraleggero in vetroresina, la 910 si distingue per prestazioni e versatilità su piste e salite.
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Storia e introduzione della Porsche 910
La Porsche 910 nasce a cavallo tra il 1966 e il 1967, sviluppandosi come evoluzione diretta della 906 Carrera 6. Si tratta di un prototipo pensato soprattutto per le corse di durata e le gare in salita, dove il peso contenuto e l’agilità erano determinanti. Le differenze principali rispetto al modello precedente furono l’adozione delle ruote in lega leggera fissate con unico dado centrale e un’aerodinamica affinata. Il motore, un sei cilindri boxer da due litri oppure un otto cilindri, fu posizionato su un telaio traliccio tubolare rivestito di vetroresina. Il debutto avvenne nelle grandi classiche di endurance, come la 24 Ore di Daytona e la 24 Ore di Le Mans, dove la 910 si dimostrò affidabile e prestante.
Evoluzione e varianti della Porsche 910
Oltre alla versione coupé chiusa (berlinetta), la gamma Porsche 910 comprende la rara 910 Bergspyder, disegnata specificamente per le gare in salita. La Bergspyder si caratterizza per un abitacolo avanzato e un serbatoio da 15 litri, pensato per ridurre ulteriormente il peso e migliorare la manovrabilità. La versatilità di questa serie permise di primeggiare sia nelle gare su pista che nelle competizioni su percorsi di montagna; celebre la partecipazione e la vittoria nel Campionato Europeo della Montagna con Gerhard Mitter. Negli anni successivi, alcune 910 proseguirono la carriera agonistica nelle mani di team privati.
Caratteristiche salienti e dati statistici della Porsche 910
La Porsche 910 colpì per dettagli tecnici insoliti all’epoca, come il sistema di fissaggio delle ruote ad un solo dado per interventi rapidi ai box. Il telaio tubolare ultraleggero, abbinato alla scocca in vetroresina, garantiva un rapporto peso/potenza vantaggioso. Gli allestimenti interni erano essenziali, pensati esclusivamente per l’uso agonistico. La combinazione di motori sei e otto cilindri assicurava elevate prestazioni su ogni tipo di percorso.
Dati tecnici Porsche 910
Versioni speciali e modelli da collezione
La variante più celebre è senza dubbio la Porsche 910 Bergspyder, specifica per le corse in salita e prodotta in pochissimi esemplari, riconoscibile per il corpo vettura ancora più rastremato e la posizione di guida avanzata. Particolarmente ricercate dagli appassionati anche le versioni dotate di motore otto cilindri, spesso vincitrici nelle grandi classiche endurance.
Punti deboli e manutenzione della Porsche 910
Data la natura assolutamente specialistica del veicolo, la Porsche 910 richiede una manutenzione approfondita, spesso assimilabile a quella dei prototipi da corsa storici. Da monitorare con particolare attenzione sono i componenti del telaio tubolare e la precisione degli accoppiamenti della carrozzeria in vetroresina, oltre che al sistema di fissaggio delle ruote e ai propulsori, specie nelle versioni otto cilindri per la complessità degli organi interni.
Motorizzazioni, prestazioni e comportamento dinamico
Le prestazioni della Porsche 910 sono frutto del connubio tra massa ridottissima e propulsori particolarmente evoluti per l’epoca. La variante sei cilindri boxer da 2,0 litri sviluppa potenze comprese tra 200 e 220 CV, mentre la versione otto cilindri può arrivare anche a 275 CV. La trasmissione manuale a cinque rapporti abbinata al peso molto contenuto consente accelerazioni brucianti e un comportamento dinamico estremamente diretto, affidabile sulle curve veloci come nei tratti di misto stretto. Modelli interessanti sono la 910 coupé con motore otto cilindri, vincitrice alla 1000 km del Nürburgring, e la leggera 910 Bergspyder regina delle salite europee della seconda metà degli anni Sessanta.
Design, interni e particolarità stilistiche della Porsche 910
Il design della Porsche 910 si distingue per le forme pure e razionalmente funzionali allo scopo agonistico: abitacolo spartano, ampia vetratura, profili aerodinamici, grandi prese d’aria e il tettino asportabile sulle versioni coupé. Materiali ultra-leggeri come la vetroresina e le leghe d’alluminio sono utilizzati estensivamente. Accessori e personalizzazioni erano praticamente assenti, in linea col carattere racing puro del modello.
Altre curiosità sulla Porsche 910
La Porsche 910 fu una delle prime vetture a introdurre la ruota di scorta nel vano anteriore anche su prototipi di classe endurance. L’impegno tecnico in fase di sviluppo coinvolse ingegneri di fama come Hans Mezger, Ferdinand Piëch e Helmut Bott, segno dell’importanza strategica attribuita a questo esemplare nel panorama delle corse internazionali.
Sintesi sulla Porsche 910
La Porsche 910 incarna una tappa fondamentale nella storia delle sport-prototipo di Stoccarda, caratterizzata da soluzioni ardite e specifiche da competizione pura. Apprezzata per la tecnica, il peso piuma e le sue imprese su pista e salita, mantiene ancora oggi un richiamo fortissimo presso collezionisti e cultori dell’automobilismo sportivo storico.