Jeep Jeepster auto d’epoca comprare

Storia della Jeep Jeepster

La Jeep Jeepster nasce nel 1948 dall’idea di Willys-Overland di offrire una vettura capace di colmare il divario fra i fuoristrada militari e il mercato automobilistico civile. A progettare le linee fu Brooks Stevens, che puntò su un design squadrato quanto pragmatico. Nonostante l’innovazione concettuale, il modello non conquistò il mercato: la scarsa pubblicità e un aspetto poco adatto al pubblico di riferimento portarono a risultati di vendita inferiori alle aspettative e l’interruzione della produzione nel 1950, dopo 19.132 esemplari costruiti. Dal 1966 fino al 1973 il nome Jeepster tornò per la gamma Commando, in versione C-101 e C-104, senza però ottenere maggior fortuna, fino a quando la produzione fu definitivamente fermata da AMC.

Evoluzione dei modelli Jeepster

Il primo modello Jeepster, sigla VJ, rimase in produzione solo fino al 1950 e fu realizzato in circa 19.000 esemplari. Nel 1966 il nome Jeepster rinacque sulla serie Commando (C-101 e poi C-104), più orientata al fuoristrada e prodotta anche dopo l’acquisizione di Kaiser Jeep da parte di American Motors Corporation. Le versioni C-101 e C-104 portarono in dote nuovi motori, come il V6 Buick Dauntless 225 e varianti a quattro cilindri (Hurricane L4, Willys 2.2). Solo un numero limitato arrivò in Europa, spesso personalizzato per rispondere alla normativa locale.

Punti chiave e particolarità della Jeepster

Le Jeepster colpiscono per la loro formula unica, sospesa fra fuoristrada puro e automobile da turismo. Il V6 Dauntless da 3.7 litri e il robusto 4 cilindri Willys garantivano doti di coppia e affidabilità. I modelli Station Wagon e soft-top, la presenza di allestimenti specifici per il mercato europeo (come tachimetro in km/h) e la costruzione modulare con accessori originali sono aspetti notevoli. La percentuale di Jeepster con codice costruttore VJ-2 costituisce circa il 46,7% dell’offerta, mentre il VJ-3 vale il 20% delle inserzioni; la domanda vede invece più richiesta per le VJ-3 (41,7%) e una buona presenza di VJ-2 (21%). La produzione ridotta e le specificità degli esemplari importati in Europa rendono le Jeepster una presenza rara ma ambita nel comparto dei veicoli storici Jeep.

Dati tecnici della Jeepster

Serie speciali e tirature limitate della Jeepster

Alcune versioni della Jeepster Commando dedicavano allestimenti specifici all’esportazione europea, come la presenza del tachimetro in chilometri e alcune varianti Station Wagon. Oltre a ciò, esistono restauri certificati ASI e veicoli riportati rigorosamente all’originale storico, ormai ricercati dagli appassionati. Veicoli destinati ad usi militari o servizi ufficiali, spesso con accessori esclusivi, aumentano il fascino storico di queste Jeepster.

Motori, trasmissione e comportamento su strada e fuoristrada

Le Jeepster delle prime serie nascevano per offrire robustezza meccanica e affidabilità, abbinate a una guida più gradevole rispetto ai tipici fuoristrada del tempo. I modelli Commando equipaggiati con il V6 Dauntless 225 si distinguono per la coppia generosa e le ottime capacità di trazione, grazie al sistema 4x4 selezionabile e al riduttore per uso in fuoristrada impegnativi. I quattro cilindri Hurricane e Willys offrono minori prestazioni ma facilmente gestibili e adatte alle regole storiche dei veicoli di quegli anni. Il peso ridotto e la robustezza strutturale permettono affrontare pendenze notevoli (fino al 90%) e terreni difficili, mentre la trasmissione manuale assicura controllo anche sui passaggi impegnativi dei percorsi off-road. - Jeepster Commando C101 con motore V6 Dauntless 225

• Willys Jeepster VJ-2 e VJ-3 con motori a quattro cilindri
• Varianti Station Wagon sia USA che export per l’Europa

Design, interni, comfort e dotazioni della Jeepster

Il design della Jeepster porta la firma di Brooks Stevens per la prima generazione: linee geometriche, carrozzeria scoperta e dettagli mutuati dai fratelli militari e dai Wagon. Negli anni Sessanta, la Jeepster Commando si rinnova ma mantiene spirito minimal, arricchito da soluzioni pratiche: interni basic, possibilità di sedili posteriori ribaltabili, strumentazione semplificata e, nelle varianti export, inserti e strumenti dedicati al mercato europeo. Le versioni dotate di soft-top vengono spesso fornite con capote in tela e accessori removibili, ruota di scorta montata esternamente, gancio traino e spesso cerchi leggeri. La robustezza dei materiali e la semplicità costruttiva sono un tratto distintivo.

Altre caratteristiche e curiosità

Molte Jeepster importate portano con sé la documentazione completa, spesso con report fotografici delle fasi di restauro. I restauri puntano al recupero delle specificità originali: strumentazione in chilometri, dispositivi luminosi a norma europea, cronologia dei proprietari, presenza delle copie degli attrezzi di bordo e accessori originali, come la ruota di scorta e la capote. Diverse unità sono certificate ASI in Italia, segno di un attento lavoro di ricostruzione storica.

In sintesi: Jeep Jeepster d’epoca

La Jeep Jeepster è il simbolo della versatilità made in USA degli anni Quaranta e Settanta, pioniera dei crossover e testimone di una transizione dalla utility militare all’impiego civile. I pochi esemplari importati e restaurati secondo le specifiche originali, uniti a rare versioni speciali per l’Europa, ne fanno una proposta per veri conoscitori, in cerca di robustezza storica e originalità tecnica inconfondibili.