ISO Grifo auto d'epoca in vendita

Storia e origini della ISO Grifo

Il progetto della ISO Grifo nasce nei primi anni Sessanta a Bresso, sede della Iso Rivolta, con l’obiettivo di fondere robustezza e affidabilità meccanica americana con l’eleganza e la dinamica tipica delle granturismo italiane. L’ingegnere Giotto Bizzarrini, famoso per il suo passato in Ferrari, sviluppò il primo chassis accorciando il telaio della GT. La presentazione avvenne ufficialmente nel 1963 al Salone di Torino. Bizzarrini progettò sia la versione stradale A3/L che la corsaiola A3/C. La produzione del modello prese slancio nel 1965 ma subì rallentamenti per l’uscita di Bizzarrini dall’azienda, che lasciò comunque un’impronta indelebile e la versione da corsa A3/C. La Grifo è rimasta in produzione fino al 1974, con appena 413 esemplari prodotti, di cui 332 della Serie I.

Storia evolutiva del modello

La ISO Grifo nacque ufficialmente come A3/L, poi divenuta Grifo GL. Nel corso degli anni furono proposte versioni sempre più potenti e raffinate, tra cui la celebre 7 Litri con motore Chevrolet big-block e varianti racing A3/C, sviluppate per la competizione internazionale, inclusa la 24 Ore di Le Mans. Nel 1970 il modello subì un restyling con nuovi fari a scomparsa e dettagli di carrozzeria rivisti. Nel 1972 arrivò la IR-8 con motore Ford, mentre nella produzione totale sono comprese 17 rare versioni Targa e modelli unici come la Grifo 90, realizzata molti anni dopo in tiratura limitatissima.

Caratteristiche salienti della ISO Grifo

Il tratto distintivo della Grifo è la perfetta armonia tra la potenza dei motori V8 americani (prevalentemente Chevrolet e successivamente Ford) e il design raffinato di Giorgetto Giugiaro per Bertone. Offre prestazioni elevate—accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 6,5 secondi e velocità vicine ai 250 km/h a seconda della versione. Il telaio robusto, le sospensioni Koni, i freni a disco Girling e la cura negli interni la rendono un’auto da viaggio e da pista. Su Classic Trader la ISO Grifo rappresenta il 76,7% delle offerte di auto ISO, e detiene l’82,9% delle visualizzazioni tra gli appassionati—dati che la posizionano ai primi posti per interesse e presenza in collezioni di rilievo.

Dati tecnici della ISO Grifo

Edizioni speciali e versioni da collezione

Tra le versioni più rare e richieste: la Grifo 7 Litri con propulsore big-block Chevrolet da 406 CV, celebre per la particolare presa d’aria sulla cofano ('Penthouse') dovuta alle dimensioni imponenti del motore; la Grifo Can-Am prodotta in pochi esemplari con motore 454; la versione Targa realizzata in appena 17 vetture; la Grifo A3/C, auto da corsa dominatrice a Le Mans. Da menzionare anche la Grifo 90, realizzata nel 2010 in soli 12 esemplari secondo progetto Gandini/Dallara su base Corvette.

Debolezze e punti critici

Le motorizzazioni americane sono generalmente robuste, ma i modelli 7 Litri presentarono problemi di surriscaldamento che causarono diversi guasti meccanici, in particolare alle testate motore e al sistema di raffreddamento; è raccomandata una manutenzione attenta di questi elementi. La disponibilità di ricambi per telai e componenti originali Bertone/Giugiaro può essere limitata; attenzione anche alla corrosione delle parti della carrozzeria e agli impianti idraulici delle sospensioni e dei freni, soggetti a usura se trascurati.

Motore, cambio e dinamica di guida

La ISO Grifo impressiona per la spinta vigorosa dei V8 americani, abbinati a cambi manuali solidi BorgWarner o ZF a 5 marce nelle versioni più potenti. Il telaio progettato da Bizzarrini garantisce stabilità e precisione di guida, mentre le sospensioni Koni e la gommatura ampia assicurano ottima tenuta anche alle alte velocità. I freni a disco sulle quattro ruote erano un’evoluzione tecnica all’epoca. L’equilibrio dei pesi e la raffinata distribuzione delle masse rendono la Grifo agile nonostante le dimensioni. L’esperienza di guida, sia su strada sia in pista, rimane esclusiva per comfort e prestazioni. I modelli più ricercati comprendono: la Grifo Serie I con motore Chevy 327, la Serie II con estetica aggiornata, la 7 Litri e le rarissime A3/C e Grifo Can-Am. Ogni versione si distingue per soluzioni tecniche e prestazioni specifiche.

Interni, comfort, carrozzeria e dettagli di design

Il design nasce dalla penna di Giorgetto Giugiaro per Bertone, con linee tese, cofano lungo e posteriore raccolto. Le prime versioni presentano parafanghi eleganti e proporzioni armoniose, mentre la Serie II introduce fari a scomparsa. Allestimenti interni di altissimo livello: selleria in pelle in vari colori, pannelli porta lavorati con cura, console centrale ergonomica. Tra le particolarità, la possibilità di varianti di colore come Argento Indianapolis e Azzurro Metallizzato, i celebri cerchi Campagnolo e optional come tetto apribile Webasto, cruscotti realizzati in materiali pregiati o set up racing con strumentazione Sabelt e materiali ignifughi per le versioni da gara.

Altri aspetti rilevanti

Alcune ISO Grifo montavano serbatoi maggiorati da 100 litri per usi sportivi, molti esemplari vantano documentazione storica originale (build sheet, certificati di nascita), caratteristica molto apprezzata tra collezionisti. La Grifo ottenne omologazione FIA già nel 1965 e può essere usata nelle principali manifestazioni storico-sportive come la Le Mans Classic.

Riassunto

ISO Grifo è una delle coupé più esclusive e desiderate del panorama gran turismo anni '60/'70, coniugando design italiano e tecnologie motoristiche d’oltreoceano. Prestazioni elevate, rarità produttiva e cura artigianale in ogni dettaglio la rendono una scelta d’eccellenza per chi cerca un’auto fuori dall’ordinario e dalla grande storia. La sua presenza predominante negli annunci e nelle visualizzazioni sottolinea la continua attenzione che raccoglie nel mercato italiano e internazionale.