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Autobianchi Primula d'epoca in vendita

Autobianchi è il nome di un'azienda automobilistica non più esistente, che produsse molti modelli di vetture rimasti nella storia: tra questi vi era la "Primula".

Autobianchi Primula - Una difficile gestazione

Autobianchi era un gruppo automobilistico nato dall'idea del costruttore di biciclette Bianchi che, insieme alla nota azienda FIAT e al produttore di pneumatici Pirelli, decise di creare una casa automobilistica che tra gli anni '50 e '90 ha scritto importanti pagine della storia del mercato automobilistico italiano. Spesso alla FIAT usavano il marchio Autobianchi per creare modelli sperimentali, il cui esito finale non era del tutto sicuro e che quindi non si voleva distribuire con il brand principale. Questo fu quello che, in un certo senso, accadde con la Primula. Sin dagli anni '30 alla FIAT si era cercato di creare una vettura a trazione anteriore; a causa però di un incidente con un prototipo, in era rimasto coinvolto Giovanni Agnelli, l'evoluzione in questo senso si era bloccata. Sul finire degli anni '50 però sul mercato apparve la Mini, disegnata dall'ingegner Alec Issigonis, che aveva trazione anteriore, e Dante Giacosa, che all'epoca era capo progettista FIAT, decise di riprendere in mano il progetto.

Il nome Autobianchi Primula arrivò solo in un secondo momento: all'inizio la vettura a trazione anteriore trasversale veniva chiamata in codice Progetto 109. La maggiore innovazione che Giacosa apportò all'Autobianchi Primula, rispetto alla Mini, fu di mettere il cambio esterno in posizione laterale, mentre nella vettura inglese era posizionato nella coppa dell'olio. La nuova vettura fu prodotta da Autobianchi, e il primo modello di Autobianchi Primula venne presentato nel 1964 presso il Salone dell'Auto di Torino.

Autobianchi Primula - Le caratteristiche

L'Autobianchi Primula venne prodotta in due differenti versioni, coupè e berlina. La coupè aveva da 2 a 5 porte, mentre la berlina era dotata di un ampio portellone posteriore, che fu apprezzato soprattutto però non in Italia ma in Francia. Questo fatto era piuttosto curioso: difficilmente oltralpe le automobili italiane avevano successo, mentre accadeva spesso il contrario. Dal punto di vista della carrozzeria esterna, l'Autobianchi Primula si caratterizzava per la presenza delle pinne posteriori. Tecnicamente, oltre alla trazione anteriore, aveva le sospensioni anteriori a ruote indipendenti della McPherson, altra innovazione per l'epoca, e lo sterzo a cremagliera.

Autobianchi Primula - Il periodo di produzione

Dopo essere stata immessa sul mercato nel 1964 con tanti dubbi, il grande successo che l'Autobianchi Primula ebbe tra gli utenti convinse lo stabilimento Autobianchi a continuarne la produzione, che durò fino al 1970. In questo arco di tempo furono prodotte oltre 70mila unità. Il modello che sostituì idealmente l'Autobianchi Primula fu la A111.

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