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Alfa Romeo P2 d'epoca in vendita

L'Alfa Romeo P2 fu una vettura da corsa, realizzata dal costruttore italiano Alfa Romeo. Una meccanica ben progettata e una grande affidabilità regalarono alla scuderia diverse vittorie di grande prestigio.

Alfa Romeo P2 - La storia

Come anticipato durante l'introduzione, l'Alfa Romeo P2 ottenne dei risultati considerevoli, ma in particolare fu la vincitrice del primo campionato mondiale di automobilismo mai promosso, quello del 1925 nella categoria Formula Grand Prix. Un altro primato fu la dotazione di un motore da otto cilindri: si trattò di una novità assoluta nel campo dell'ingegneria automobilistica, che innalzò la figura della Alfa Romeo P2 a icona delle corse. Un evento storico curioso, relativo alla nascita del modello, fu l'accusa dell'imprenditore a capo della Fiat, Giovanni Agnelli, nei confronti del disegnatore della Alfa Romeo P2 Vittorio Jano. Quest'ultimo, secondo Agnelli, si basò sui progetti della Fiat 805. L'accusa fu giudicata inconsistente, a causa di una profonda differenza nella gestione della meccanica interna, a dispetto di un'estetica effettivamente somigliante. Il debutto dell'Alfa Romeo P2 avvenne durante il Gran Premio di Cremona, nel 1924. Con Antonio Ascari alla guida e un'auto ben assemblata, la vittoria non fu un problema. Altre vittorie degne di nota furono quelle della Targa Florio (ottenuta, tra l'altro, con lo schieramento da parte della concorrenza di modelli ben più recenti), oltre alla Coppa Acerbo, nel 1927 e nel 1928, e altre competizioni minori. Il ritiro fu confermato nel 1930.

Alfa Romeo P2 - La meccanica

Il propulsore scelto per la Alfa Romeo P2 presentò otto cilindri, orientati secondo una disposizione in linea. La distribuzione fu caratterizzata dalla presenza di due alberi a camme in testa, uno standard consolidato per le auto ad alte prestazioni degli anni venti. Non mancò l'equipaggiamento con due carburatori (uno nei progetti iniziali, poi rivisitati), con il supporto di un compressore a due lobi. La cilindrata complessiva risultante fu di 1.987 cm³, mentre la potenza toccò i 140 cavalli, un valore notevole per un motore elaborato in quel periodo storico. Quest'ultimo dato venne poi innalzato addirittura a 175 cavalli a 5.500 giri, circa sei anni dopo la realizzazione del primo prototipo.

Alfa Romeo P2 - L'estetica

Le linee esterne dell'Alfa Romeo P2 furono piuttosto classiche, con una carrozzeria stretta e allungata. Gli scarichi del motore anteriore fuoriuscivano dalle fiancate per percorrerle integralmente, abbandonando i terminali sul retro, oltre l'asse delle ruote posteriori. I cerchi furono a raggi, neri, con ruote sottili e situate in una posizione molto allargata rispetto alla carrozzeria. Gli interni furono spogli ma ben rifiniti, con dei pannelli in alluminio lavorato, due sedili in pelle rossa e un cerchio in legno per il volante.

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