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Alfa Romeo P1 d'epoca in vendita

Alfa Romeo P1 fu un nome comune per indicare la GPR, acronimo per Grand Prix Romeo. Si trattò di una vettura da corsa, realizzata dal costruttore italiano Alfa Romeo. L'anno di produzione fu il 1923, e la categoria scelta per il modello fu la Formula Grand Prix.

Alfa Romeo P1 - La storia

L'Alfa Romeo P1 fu costruita in soli tre esemplari; un numero notevolmente ridotto, ma perfettamente in linea con gli standard dell'epoca per quanto riguarda i modelli da competizione. Non si trattava, infatti, di un'auto destinata alle vendite, bensì di un esemplare da impiegare in alcuni tra i campionati sportivi in voga negli anni venti. Il progettista fu l'italiano Giuseppe Merosi. Il debutto avvenne nel gran premio d'Italia del 1923. La distribuzione fu organizzata in modo che la vettura numero sei fosse affidata ad Antonio Ascari, la numero dodici a Giuseppe Campari e la numero diciassette a Ugo Sivocci. Purtroppo, durante un triste incidente nel bel mezzo delle prove, Sivocci morì, a causa dei sistemi di sicurezza mal progettati per le monoposto di quella categoria. Per via di una coincidenza, l'Alfa Romeo P1 di Sivocci, la numero diciassette, non riportava il classico quadrifoglio verde, portafortuna distintivo della scuderia. Un evento che non rese famosa l'Alfa Romeo P1 per i suoi risultati nell'ambito sportivo, ma per la profonda necessità di cambiamento nei regolamenti che ispirò ai vertici organizzativi.

Alfa Romeo P1 - La meccanica

Il propulsore scelto per la Alfa Romeo P1 fu un sei cilindri in linea, con una corsa lunga e un doppio albero a camme in testa. In qualità di vettura da gara, i sistemi di accensione furono sviluppati opportunamente, e le giunture tra il telaio e tutto il resto dei componenti vennero irrobustite, se paragonate alle soluzioni impiegate per il mercato pubblico. La cilindrata complessiva fu di 1.990 cm³. La potenza era ristretta a soli 95 cavalli per 5.000 giri al minuto, ma anche in questo caso non c'è da stupirsi: si trattava di uno standard durante quegli anni, e ad ogni modo la potenza contenuta veniva compensata da un peso complessivo relativamente basso. La velocità massima fu di 180 chilometri orari. Dopo l'abbandono del progetto Alfa Romeo P1 i lavori sulla vettura non cessarono: nel 1924 fu sperimentata l'aggiunta di un compressore per l'aspirazione, con un aumento di ben venti cavalli a 5.000 giri per minuto.

Alfa Romeo P1 - L'estetica

L'estetica dell'Alfa Romeo P1 fu in linea con quella delle principali concorrenti. Le ruote ampie e sottili reggevano una carrozzeria prolungata, squadrata, con due grandi aperture per l'accesso al motore e una posizione di guida estremamente arretrata.

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