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Volvo P 142: acquista un'auto d'epoca

La Volvo P 142 è la berlina due porte che introdusse negli anni '60 il caratteristico design spigoloso della casa svedese, diventando un punto di riferimento per sicurezza, robustezza e praticità nell’uso quotidiano delle auto d’epoca. Scopri tutti i dettagli e le peculiarità di questo modello che ha segnato l’inizio di una nuova era Volvo.

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Storia e origini della Volvo P 142

La Volvo P 142, prodotta dal 1966 al 1974, fu la versione due porte della gamma 140 del marchio svedese. Il nome 'P' richiama il termine svedese 'Persovagn', e questa serie si impose come modello di fascia media con soluzioni innovative per l’epoca, sia a livello di sicurezza che di design. Oltre alla P 142, la gamma comprendeva anche una versione quattro porte e una familiare cinque porte. Il modello fu assemblato in uno stabilimento europeo aperto specificatamente per ridurre i dazi di importazione, utilizzando kit SMCKD. Questo approccio industriale permise a Volvo di diffondere rapidamente la 140 in Europa e nel mondo. Il design, curato da Jan Wilsgaard, segnò un netto distacco dalle linee tondeggianti tipiche del dopoguerra, adottando stilemi squadrati e funzionali che sarebbero diventati distintivi del marchio. Nel 1974 il P 142 cedette il posto all’erede diretto: il Volvo 240, rimasto in produzione fino al 1993.

Evoluzione della serie 140 e successione

La P 142 si inserisce nella gamma Volvo 140 come variante due porte, affiancando la 144 (quattro porte) e la 145 (station wagon). Era destinata a sostituire i vecchi modelli dall’aspetto classico e fu poi seguita dalla serie 240, che continuò a sviluppare i concetti di sicurezza e praticità già ben avviati dalla 142. Gli aggiornamenti nel corso degli anni riguardarono motorizzazioni, allestimenti e dotazioni di sicurezza, con migliorie continue fino a fine corsa nel 1974.

Caratteristiche distintive e dati di mercato

La Volvo P 142 introdusse molte innovazioni in termini di sicurezza, pionieristiche per l’epoca: cinture di sicurezza a tre punti su tutti i sedili, poggiatesta anteriori, piantone dello sterzo collassabile e rinforzi nelle portiere per la protezione dagli urti laterali. Il vano anteriore assorbiva energia fino a 50 km/h per garantire l’integrità dell’abitacolo, risultati notevoli rispetto alle concorrenti degli anni ’60 e ’70. Inoltre, la facilità di entrata e uscita, la buona aerodinamica dovuta alle linee squadrate e la spaziosità interna miglioravano il comfort quotidiano. Sul mercato attuale delle auto d’epoca, la P 142 rappresenta il 100% delle inserzioni Volvo con il codice produttore S-A, sia per l’offerta che per la domanda rispetto agli altri veicoli dello stesso marchio: ciò indica una presenza solida e una buona attenzione dagli appassionati rispetto ad altri modelli Volvo degli stessi anni.

Dati tecnici

Versioni speciali e modelli da collezione

Tra le versioni più ricercate si annoverano quelle con colori originali particolari come 'ocean green' e 'giallo paglierino', le serie con paraurti cromati stretti e dettagli cromati sui primi anni di produzione, oltre agli esemplari dotati di sedili in pelle originali e cerchi in lega ATS o GT. Alcuni modelli furono allestiti con cambio overdrive a cinque marce tramite conversione aftermarket, e l’equipaggiamento originale può comprendere volante in legno e cruscotto con numerosi comandi rotativi e strumenti illuminati.

Motore, trasmissione e comportamento su strada

Il motore B20, solido e affidabile, garantisce prestazioni ottime per un classico degli anni '70. La 142 si distingue per la sua guidabilità placida e stabile, adatta anche a un uso quotidiano grazie a meccanica semplice e facilità di manutenzione. La velocità massima reale si attesta intorno ai 150 km/h, con una rumorosità contenuta e consumi nella media per l’epoca. La tenuta di strada, supportata da una struttura robusta e un assetto ben progettato, ne faceva una delle auto medie più sicure del suo tempo. Tra i modelli più interessanti e ricercati dagli appassionati troviamo le versioni 1969, dotate di dettagli in cromo e specchietti piccoli, e i modelli con motore B20A. L’overdrive e il cambio automatico erano disponibili a richiesta o come upgrade successivi.

Interni, comfort ed estetica

Il design firmato da Jan Wilsgaard introduceva linee squadrate che ottimizzavano lo spazio interno e ne semplificavano l’accessibilità. Gli interni, spesso conservati in buone condizioni, immortalano la tipica funzionalità Volvo: selleria in pelle possibile sia anteriori che posteriori, plancia borchiata di comandi, cruscotto con quadranti illuminati, e portiere interne con finiture di qualità. Dotazioni speciali includono fendinebbia, cerchi in lega aftermarket ATS/GT, e accessori come autoradio originali e manuali d’uso e manutenzione conservati dagli anni di produzione. Gli esemplari con colori originali e cromature integre sono particolarmente apprezzati dal pubblico esperto.

Altre caratteristiche rilevanti

Molti esemplari risultano stati di proprietà di uno o pochi proprietari, spesso ben conservati grazie all’uso saltuario e a accurati interventi di protezione tramite cere o trattamenti antiruggine. La lamiera svedese dell’epoca garantiva una buona resistenza alla corrosione, aspetto che ancora oggi favorisce la reperibilità di vetture poco intaccate dalla ruggine. La disponibilità di pezzi di ricambio resta buona grazie alla diffusione e alla semplicità progettuale.

In sintesi

La Volvo P 142 rappresenta una scelta solida nel panorama delle auto d’epoca, apprezzata per l’innovazione in termini di sicurezza, cura costruttiva e affidabilità meccanica. Il design spigoloso, le dotazioni di sicurezza anticipate per il tempo e la facile manutenzione rendono questa berlina due porte una proposta intrigante sia per chi cerca una vettura per l’uso quotidiano che per chi desidera un modello classico da collezione con percorsi di restauro non eccessivamente complessi.