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Volvo 240: Auto d'epoca in vendita
La Volvo 240 rappresenta uno dei simboli dell'ingegneria svedese degli anni ’70, ’80 e primi anni ’90. Costruita per durare, è apprezzata in Italia soprattutto nella versione familiare (245), per la sua robustezza, il comfort e lo stile essenziale. Particolarmente in rilievo la ricca scelta di motorizzazioni, la facilità di manutenzione e la trazione posteriore capace di garantire affidabilità sulle lunghe distanze.
Risultati della ricerca

1982 | Volvo 240
240 GLT

1990 | Volvo 240
240 Classic

1983 | Volvo 240
244 DL

1977 | Volvo 244 DLS
VOLVO 244 Jubileum version 1977 – Swedish legend

1993 | Volvo 245 Super Polar
VOLVO 240 Super Polar Break 1993 verte

1975 | Volvo 244 DL
Unieke survivor, originele staat, slechts 74.500 km, prachtige kleurstelling

1982 | Volvo 244 Turbo
41.000kms

1983 | Volvo 240 Turbo
Volvo 240 Turbo in prachtige staat en slechts 178.000km !

1982 | Volvo 240 Turbo
Unieke Volvo 244 Turbo Flatnose 1982 met 23.900 km

1986 | Volvo 245 GL D
A new 240 Station diesel !

1992 | Volvo 245 Super Polar
Volvo 245 Polar SW Serie 240 – 1992

1987 | Volvo 240
Volvo 240 B23 injectie

1980 | Volvo 245
Volvo 245 2.1 GL

1982 | Volvo 245 GLE
Volvo 245 GL met Overdrive Wegenbelastingvrij

1988 | Volvo 240 Kombi
VOLVO 240 2.0 Station Wagon GL
Storia e sviluppo della Volvo 240
La Volvo 240 venne presentata nel 1974 come erede della serie 140 e fu sviluppata anche grazie agli studi sul veicolo sperimentale VESC, famoso per le sue soluzioni di sicurezza. Il design fu affidato a Jan Wilsgaard: linee squadrate, paraurti robusti e un’evidente attenzione alla funzionalità. La gamma comprendeva berline e station wagon, con motori 4 cilindri a benzina e versioni Diesel (con unità Volkswagen). In Italia, il modello si diffuse in configurazioni 244 e 245, con cilindrate prevalentemente da 1986 cm³. Nel 1979, restyling e introduzione dei Diesel. Nel corso degli anni furono migliorati interni, motori e sicurezza, con costanti innovazioni fino alla fine della produzione nel 1993.
Evoluzione della gamma Volvo 240
Dopo il debutto nel 1974, la Volvo 240 si affermò rapidamente grazie alla suddivisione in versioni 242 (2 porte, non importata in Italia), 244 (berlina 4 porte) e 245 (station wagon 5 porte). Motorizzazioni come i 2.0 litri e i successivi 2.1 e 2.3 litri, sia a carburatore che a iniezione, coprirono una vasta richiesta di mercato. Nel 1983, la denominazione unificata '240' rafforzò il brand sul mercato internazionale. Nel 1989 la gamma italiana era centrata sulle versioni a benzina, nelle varianti base (L, DL) e più accessoriata (GL, GLE). Fu anche impiegata con successo nelle competizioni, specialmente nel motorsport scandinavo. Dal 1992, la 240 fu offerta solo in versione benzina fino alla chiusura della produzione.
Caratteristiche distintive della Volvo 240
Tra i punti forti della Volvo 240 troviamo la straordinaria solidità del telaio, l’ampio spazio interno – soprattutto nella variante station wagon – e l’altissima qualità costruttiva tipica della Svezia. Il modello portò in strada innovazioni di sicurezza come la struttura a zone deformabili e la robustezza leggendaria delle versioni Polar e GLT. L’allestimento variava da antiestetica praticità (versioni base L e DL) a ricercatezza nordica (GL, GLE) con tessuti pregiati, riscaldamento sedili e servosterzo. Dagli anni ’80 in poi vennero inserite dotazioni come ABS, chiusura centralizzata, climatizzatore, e – per il mercato italiano – la rara presenza del cambio automatico. Spesso la 240 veniva omologata come veicolo storico, potendo quindi godere di particolari agevolazioni.
Dati tecnici della Volvo 240
Edizioni speciali e modelli da collezione
Durante la sua lunga produzione, la Volvo 240 fu proposta in versioni particolari come la Polar (station wagon con allestimento arricchito e dettagli cromati), GLT (Gran Lusso Turismo con assetto più sportivo e accessori premium) e la ristrettissima 243 (tre porte, creata in pochissimi esemplari). Da segnalare anche varianti “Turbolook”, limited edition e le robuste 240 Turbo impiegate nei campionati turismo. Queste configurazioni sono oggi molto ambite dai veri intenditori per caratteristiche e rarità.
Cura, punti deboli e consigli di manutenzione
Sebbene sia considerata una delle auto più longeve della sua categoria, la Volvo 240 presenta alcune aree sensibili. Il problema principale è la corrosione: attenzione alle zone sotto le guarnizioni delle portiere, passaruota posteriori, pozzetto ruota di scorta, portellone posteriore (in particolare nei wagon), e sottoporta. Poltrone, inserti in plastica e cruscotto sono soggetti a screpolature soprattutto se la vettura è rimasta a lungo esposta al sole. Dal punto di vista meccanico, motore e trasmissione sono molto solidi (eccezion fatta per il B230K con rischio di rottura cinghia nel MY 1987). Gettoni più critici possono essere il cambio M47 (problemi col 5° rapporto) e il gruppo sospensioni/rubbers, ma la reperibilità dei ricambi è buona e le riparazioni generalmente semplici. Elettronica senza debolezze gravi, ma da verificare la ventola interna e la piastrina accensione nei MY finali.
Motori, prestazioni, cambio e comportamento su strada
La 240 offre una guida tipica delle trazioni posteriori anni ’80: sterzo preciso e solido, telaio prevedibile, caratteristiche ideali per l’uso familiare, ma anche per chi cerca una classic car affidabile su lunghe percorrenze. Le motorizzazioni popolari includono il robusto 2.0 L a benzina (circa 87-97 CV), il Diesel Volkswagen D24 (82 CV) e i più rari Turbo per chi desidera migliori performance (fino a 155 CV). Cambio manuale fluido, automazione disponibile su richiesta. L’assetto comodo privilegia l’assorbimento delle asperità stradali, ideale anche per viaggi a pieno carico. - 244 2.0 DL/GL: berlina versatile, motore B19/B21, affidabilità e comfort elevati.
- 245 Polar: la station wagon per eccellenza, spazi e dotazioni ricercati.
- 240 Turbo e GLT: pensate per una clientela più dinamica e sportiva, ora veri oggetti da collezione.
Interni, comfort, design ed accessori originali
Il design della Volvo 240 è diventato sinonimo di funzionalità scandinava: linee dritte, minimalismo, robustezza visiva e praticità al primo posto. Gli interni, firmati Jan Wilsgaard, propongono sedili avvolgenti – spesso riscaldabili – con tessuti resistenti o optional in pelle. Dal punto di vista della plancia, strumentazione ben leggibile, materiali durevoli e dettagli ergonomici sono parte della filosofia Volvo. I colori disponibili spaziavano dal blu al rosso al classico beige, con una certa varietà tra tessuti e plastiche. Tra le dotazioni più ricercate, troviamo: climatizzatore, servosterzo, tetto apribile, chiusura centralizzata, fendinebbia, radio di serie e accessori originali come portapacchi, sedili supplementari per bambini nel bagagliaio (sulle station wagon) e ruote in lega.
Altre peculiarità della Volvo 240
Molti esemplari circolano ancora in Italia con libretto e documenti originali, spesso accompagnati da manuali e libretti di manutenzione Volvo. Significativo il ruolo della 240 nella cultura automobilistica anni ’80: usata da enti pubblici, forze dell’ordine e società di trasporti, ha lasciato un segno nell’immaginario collettivo europeo. Interessante la facilità di reimmatricolazione come auto storica tramite ASI e la buona disponibilità di ricambi, sia originali che aftermarket.
In sintesi
La Volvo 240 rappresenta il punto d’incontro tra affidabilità meccanica, robustezza strutturale e comfort nordico. La sua presenza dominante tra le classiche Volvo d’epoca ne certifica la popolarità anche sul mercato italiano. Con una storia tecnica ricca di evoluzioni e una flotta ancora oggi sorprendentemente numerosa e funzionante, la 240 resta un riferimento per chi cerca una storica sicura, facile da gestire e dall’aspetto inconfondibile.














