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Volkswagen Santana: Acquista un'auto d'epoca
La Volkswagen Santana, presentata per la prima volta nel 1981, rappresenta una delle berline più interessanti degli anni ‘80. Basata sulla Passat B2, univa materiali interni più raffinati a soluzioni tecniche di durabilità e affidabilità. Ancora oggi, la Santana resta una rarità sulle strade italiane, ed è sempre più ricercata dagli appassionati di auto storiche.
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1985 | Volkswagen Santana 1.6
Santana mit H-Kennzeichen
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Storia della Volkswagen Santana
La Volkswagen Santana vide la luce nel 1981 come versione notchback della Passat B2. Pensata fin dall’inizio come modello separato rispetto alla Passat, la Santana adottò una filosofia comune in casa Volkswagen: diversificare le berline dal modello di base tramite un nome autonomo, come avvenne per Derby e Jetta. In Europa, il nome Santana fu progressivamente abbandonato nel 1985 a favore della classica denominazione Passat. Mentre nel Vecchio Continente cessava la produzione, la Santana trovava un incredibile successo nei mercati extraeuropei, soprattutto in Cina, dove rimase in produzione per diverse generazioni, anche quando la Passat B2 era già scomparsa dai listini occidentali. La Santana ha permesso a Volkswagen di consolidarsi sui mercati internazionali, garantendo una reputazione di affidabilità e robustezza delle sue berline.
Evoluzione e storia dei modelli Santana
Sviluppata direttamente sulla seconda generazione della Passat, la Santana veniva proposta come alternativa più elegante e con una cura extra per dettagli interni e comfort. La declinazione di carrozzeria più diffusa fu la berlina a tre volumi, ma in alcuni mercati esistevano anche varianti station wagon. Il modello LX, introdotto poco dopo il lancio, si distingueva per una dotazione superiore e finiture più raffinate. Con il passare degli anni e la forte domanda internazionale (in particolare in Cina e Sud America), la Santana divenne un punto fermo dell’offerta Volkswagen fuori dall’Europa, spesso sotto diversi nomi commerciali: negli USA, ad esempio, venne commercializzata come VW Quantum. Dopo la fine degli anni ‘80, la produzione proseguì quasi esclusivamente nei mercati emergenti, con aggiornamenti minimi all’estetica e ai motori.
Punti salienti della Volkswagen Santana
La Volkswagen Santana si fa notare per l’equipaggiamento superiore rispetto alla Passat, in particolare nelle versioni LX, che includevano elementi come gli specchietti regolabili dall’interno, il sedile conducente regolabile in altezza, testiere posteriori e cerchi in lega larghi (5.5Jx13). Il motore da 1,8 litri lungo-corsa garantiva una buona coppia, favorendo la guidabilità a basse velocità e nelle condizioni di utilizzo quotidiano tipiche degli anni ‘80. Gli esemplari ben conservati sono diventati piuttosto rari e sempre più valutati dagli appassionati di auto storiche.
Dati tecnici della Volkswagen Santana
Serie speciali e versioni particolari della Santana
La versione LX merita una menzione particolare per le sue dotazioni extra rispetto ai modelli base: sedili più confortevoli, cerchi più larghi, specchietti regolabili internamente e ulteriori dettagli di comfort. Non si segnalano edizioni limitate ufficiali o versioni celebrative rilevanti, se non le differenze legate ai mercati di destinazione (come la Quantum per gli Stati Uniti).
Motore, guida e comportamento su strada
La Volkswagen Santana si caratterizza per un’impostazione di guida confortevole e pensata per i lunghi viaggi. Il motore 1.8 da 90 CV garantisce una buona elasticità, con coppia disponibile già ai bassi regimi grazie alla corsa lunga tipica della meccanica tedesca anni ’80. L’abbinamento con il cambio manuale 4+E permetteva percorrenze autostradali a basso numero di giri, favorendo silenziosità e consumi contenuti. Le sospensioni tarate per il comfort e la struttura solida la rendono ancora oggi adatta anche alle lunghe percorrenze. - Santana LX 1.8: apprezzata per la dotazione extra e il comfort superiore.
- Santana Typ 321: la versione più diffusa e rappresentativa in Italia.
Interni, comfort e design della Volkswagen Santana
Gli interni della Santana presentavano finiture più curate rispetto alle normali Passat dell’epoca, con materiali di buona qualità, sedili anatomici, volante dal design sobrio e cruscotto essenziale tipico degli anni ’80. Particolarmente apprezzata la possibilità di avere una radio d’epoca originale. Tra gli accessori speciali figuravano lunotti termici, tergilunotto e una gamma di colori sobri ma eleganti. Gli esterni riprendevano le linee tese della Passat B2 ma con soluzioni specifiche per il frontale e il posteriore che la distinguevano visivamente. Nell’equipaggiamento alcune versioni prevedevano anche fendinebbia e cerchi in lega.
Altri dettagli rilevanti sulla Santana
Nei veicoli d’origine è possibile trovare ancora documentazione originale come il Permesso di Circolazione, la Ficha Tecnica, libretti e manuali di uso/manutenzione, elementi oggi apprezzati dagli amanti dei veicoli storici. La possibilità di effettuare una prova su strada è spesso garantita, perché diversi esemplari sono ancora targati e immatricolati.
In sintesi: Volkswagen Santana d’epoca
La Volkswagen Santana rappresenta l’essenza della berlina tedesca anni ’80: solida, confortevole e poco appariscente, ha saputo conquistare una nicchia di appassionati grazie alla sua robustezza e alla sua rarità odierna. Sono particolarmente ricercate le versioni LX per la dotazione superiore. La produzione tipica Typ 321 costituisce, secondo i dati Classic Trader, il 100% del mercato italiano delle Santana d’epoca, rendendo la ricerca di un esemplare ben conservato una vera sfida per gli appassionati del settore.