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Morris auto d'epoca in vendita
Morris rappresenta una pietra miliare nell’industria automobilistica britannica, nota per i suoi modelli accessibili, innovativi e robusti come Minor e Mini, prodotti in milioni di esemplari ed amatissimi ancora oggi da appassionati e collezionisti. La gamma Morris spazia da berline e cabriolet a Traveller “Woody”, affermando la sua unicità con soluzioni tecniche originali e una sorprendente semplicità di manutenzione.
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1968 | Morris Mini Traveller
TRAVELLER "WOODY"

1952 | Morris Minor MM
1952 Morris Minor Series MM

1958 | Morris Minor 1000
2024-11-27 08:26:01 | Morris MINOR

1964 | Morris Minor 1000 Traveller
Esclusivo Morris Minor Traveler con carrello portabagagli abbinato

1968 | Morris Minor 1000 Traveller
Completely nut and bolt restored, fully documented by the well known magazine Practical Classics

1965 | Morris Mini Cooper S 1275
Importante passato storico, italiana da nuova, originale in tutto, motore preparato 117hp, HTP, rollbar ed equipaggiamento di sicurezza

1967 | Morris Minor 1000
Morris MORRIS MINOR 1000

1935 | Morris Eight
Sliding Head - needs love and care..

L'IVA è recuperabile

1958 | Morris Minor 1000
Morris Minor 1000 convertible

1969 | Morris Mini Cooper 1000
1ère immatriculation 1971

1969 | Morris Minor 1000 Traveller
Oldtimer Morris Minor 1000 Traveller | Goede staat | 1969

1962 | Morris Minor 1000 Traveller
Older restoration in excellent condition

1968 | Morris Mini Cooper S 1275
1275 Cooper S MKII

Storia della Morris Motor Company
La Morris Motor Company nasce nel 1913 a Oxford grazie all’intuizione di William Richard Morris, che passa dalla produzione di biciclette e riparazioni automobilistiche alla realizzazione di automobili leggere e accessibili. La sua prima auto, la Oxford 'Bullnose', seguita dalla Cowley nel 1915, pone le basi di un’azienda diventata nei decenni fra le più rilevanti nel panorama automobilistico britannico. Negli anni Venti e Trenta, Morris si afferma come leader nazionale, grazie anche all’introduzione di innovative linee produttive ispirate a Henry Ford. Nel dopoguerra il lancio del Minor nel 1948 segna un nuovo successo, seguito dalla fusione con Austin nel 1952 e dalla nascita della British Motor Corporation (BMC). Morris cesserà di esistere come marchio indipendente nel 1984, ma la sua eredità resta vivissima tra gli appassionati d’auto storiche.
Evoluzione della gamma Morris
La gamma Morris evolve rapidamente: dal Bullnose Oxford ai Cowley, dai piccoli Eight e Ten alle famiglie Minor e Major. Il Minor, lanciato nel 1948 (progettato da Alec Issigonis), diventa il simbolo della mobilità inglese postbellica, prodotto in versioni berlina, cabriolet, Traveller “Woody”, van e pick-up. Negli anni Sessanta e Settanta la gamma si arricchisce di modelli come la Mini – autentico fenomeno tecnico con motore trasversale e trazione anteriore – e versioni speciali come Minor 1000, Cooper, Traveller e tanti altri. Gli ultimi modelli, Jamaica/Marina e Ital, segnano la chiusura di un’epoca.
Caratteristiche e dati significativi dei Morris
Il successo Morris si fonda sulla semplicità tecnica, robustezza del telaio e soluzioni pratiche come la sospensione anteriore a barra di torsione e la famigerata carrozzeria “Woody” del Traveller. Sedili in tessuto o similpelle, strumenti centrali ovali e dettagli cromati colorano abitacolo e carrozzeria, mentre la gamma motori abbraccia i celebri propulsori serie “A”, dal 803cc ai 1098cc (fino a 124 km/h). Il Minor si distingue nelle statistiche di offerta e domanda: il 46,3% delle visualizzazioni riguarda questa gamma, a conferma dell’interesse storico e pratico ancora molto elevato. Anche la Mini ottiene il 20,3% di ricerche, segnalando la sua importanza per la cultura automobilistica internazionale.
Dati tecnici principali
Versioni speciali e modelli rari
Il Minor Million (1960) è la serie limitata celebrativa per il milionesimo esemplare: colore viola, interni bianchi e dettagli distintivi. Nei Mini spiccano le versioni Cooper e Cooper S, nate per le corse e l’omologazione rally (Monte Carlo). Traveller “Woody” e Countryman rappresentano le declinazioni station wagon con struttura in vero legno, particolarmente desiderate dai cultori delle brit-classic. Le versioni Cabriolet, se originali, sono rare rispetto ai frequenti convertiti artigianalmente dalle berline.
Manutenzione e affidabilità
Le Morris sono auto estremamente affidabili, grazie a una tecnica essenziale e robusta. Particolarmente notata dagli appassionati l’enorme disponibilità di ricambi, club specialistici e una comunità attiva che facilita la manutenzione anche a chi non è un professionista. La facilità di accesso ai componenti principali (motore, trasmissioni, impianto frenante) rende semplici gli interventi periodici. I costi di gestione rimangono contenuti rispetto ad altre storiche.
Motorizzazioni, guida e comportamento dinamico
Le Morris Minor sorprendono per agilità e praticità: la trazione posteriore, il peso contenuto, la leggerezza dello sterzo a cremagliera e il cambio a 4 marce offrono un’esperienza di guida precisa e intuitiva. Le Mini affermano la loro unicità con il motore trasversale e la trazione anteriore, regalando maneggevolezza nelle curve e spazio a bordo impensabili per la categoria. I motori A-Series, pur non sportivi, permettono velocità di crociera adeguate agli standard storici, mentre le versioni Cooper sono ancora oggi apprezzate in eventi sportivi storici. Modelli da segnalare:
- Morris Minor (1948–1971): motori fino a 1098cc, versioni berlina, Traveller, Van, Pick-up, Convertible.
- Morris Mini Cooper e Cooper S: prestazioni sportive, dettagli da rally, vera leggende delle competizioni anni '60.
- Morris Minor Million: edizione celebrativa rarissima.
- Morris Cowley e Oxford: rappresentanti delle origini della casa, oggi sempre più ricercati.
Design, interni e dettagli d’epoca
I Morris si distinguono per forme morbide e compatte, con dettagli iconici britannici: griglia frontale arrotondata, paraurti cromati, cerchi in acciaio, sedili colorati in vinile o tessuto, cruscotti minimalisti e spesso abbinati alla tinta carrozzeria. Il Traveller porta l’arte della carpenteria inglese nel mondo automobilistico, grazie al telaio posteriore in vero legno d’esche. La Mini rivoluziona i piccoli spazi: finestrini scorrevoli, portiere a compasso, plancia spartana. Le dotazioni opzionali comprendevano riscaldamento, strumenti supplementari, rifiniture cromate e accessori dedicati (tappeti, cinture, moquette colorate). La gamma colori Morris è storicamente vasta: dai toni pastello alle combinazioni bicolore, rigorosamente tipiche del gusto inglese anni ’50–‘70.
Altri aspetti distintivi
Il logo Morris – un bue sul fiume, omaggio a Oxford – e la pratica diffusa del “badge engineering” vedono molti modelli condividere pianali e dettagli con altri marchi del gruppo BMC o British Leyland. Diverse auto sono state realizzate in versione destra e sinistra a seconda del mercato. La documentazione storica è ben curata e la presenza di eventi dedicati e club in Italia e Europa assicura supporto per restauri e raduni.
In sintesi
Le auto Morris incrociano storia tecnica e cultura popolare: semplici da mantenere, caratterizzate da modelli longevi come Minor e Mini, sono tra le protagoniste più ricercate nel mondo delle storiche inglesi. Che sia un Traveler “Woody”, una Minor Million o una Mini Cooper, ogni Morris porta con sé la memoria di un’Inghilterra autentica, facilmente accessibile anche per chi si accosta per la prima volta al mondo dell’auto d’epoca.














