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Bitter auto d'epoca in vendita

Bitter è sinonimo di produzione artigianale tedesca, vetture rare e dettagli esclusivi: dalla coupé sportiva CD degli anni ’70 alle recenti interpretazioni di lusso, ogni Bitter è un mix di tecnica Opel affidabile, design ispirato ai gran turismo italiani e una dotazione ricca. Modelli come CD e SC, entrambi con una forte identità, sono molto richiesti tra gli appassionati di auto classiche.

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1976 | Bitter CD

Bitter CD, molto originale e autentico, ex Howard Carpendale

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Storia del marchio Bitter

Il marchio Bitter nasce nel 1971 per volontà di Erich Bitter, ex pilota e appassionato di auto sportive. Dopo esperienze come importatore di Abarth e produttore di abbigliamento tecnico per piloti, Erich Bitter decide di fondare la propria casa automobilistica a Ennepetal, scegliendo di dar vita a esclusive GT derivate da meccanica Opel e design italiano. Il sodalizio tecnico e stilistico con l’Opel Diplomat e il raffinato contributo del carrozziere Baur portano già nel 1973 alla nascita della Bitter CD, prima vera sportiva d’alta gamma tedesca ispirata alle linee dei gran turismo italiani degli anni ’70. L’utilizzo di motori affidabili GM/Chevrolet ha permesso di unire prestazioni elevate e robustezza, mentre la carrozzeria coupé dal taglio elegante ha imposto un nuovo standard nel segmento. Nel decennio successivo, con la SC, la collaborazione con Opel prosegue su una base Senator. Dopo una breve pausa, il marchio torna dal 2007 con progetti su base Holden. Bitter si distingue così nel panorama delle auto di lusso europee.

Evoluzione dei modelli Bitter

Il percorso Bitter parte dal modello CD (1973–1979), il quale si basa sul telaio dell’Opel Diplomat, con carrozzeria prodotta da Baur e un potente V8 da 5,4 litri GM. Solo 394/395 esemplari sono stati messi su strada, tutti realizzati artigianalmente con attenzione ai dettagli. Negli anni ‘80 arriva la SC, realizzata su piattaforma Opel Senator, motorizzata con V6 portato fino a 3,9 litri, prodotta dal 1981 al 1986 in circa 450 unità, anche in varianti cabriolet, limousine allungata e una rarissima 4WD. Il successivo tentativo di rilanciare il brand si concretizza nel 2007–2012 con i Bitter Vero e Vero Sport, basati su Holden. Bitter è rimasto un fenomeno di nicchia, con produzione limitatissima e clienti selezionati.

Peculiarità e statistiche dei Bitter

La produzione Bitter si distingue per la realizzazione a mano, la cura del dettaglio e la possibilità di personalizzare interni ed esterni, spesso con materiali pregiati come pelle di bufalo, legno e moquette speciale. Le dotazioni di serie e opzionali erano molto avanzate: climatizzatore, servosterzo, sedili riscaldabili, cruise control, cerchi in lega, vetri elettrici, finiture in legno pregiato. Oltre all’estrema esclusività produttiva, i Bitter si fanno notare per la tenuta del valore, l’attenzione all’originalità delle componenti e una manutenzione semplificata grazie alla meccanica Opel.

Dati tecnici principali

Edizioni speciali e versioni rare

Oltre alle versioni coupé, Bitter ha prodotto alcune SC limousine (quattro porte a passo lungo), cabriolet e un rarissimo allestimento a trazione integrale. La personalizzazione era spinta anche su accessori e materiali d’interno. Ogni vettura disponeva di una placca in bronzo numerata in consolle, attestante l’unicità dell’esemplare.

Punti deboli e affidabilità

La robustezza meccanica derivata Opel assicura costi di manutenzione contenuti, ma data la scarsa diffusione delle vetture, ricambi specifici di carrozzeria o componenti originali (griglie, stemmi, rifiniture) possono risultare difficili da reperire. Lo stato originale, la manutenzione documentata e la completezza dei documenti sono elementi da controllare con attenzione.

Motori, trasmissioni e comportamento stradale

La Bitter CD garantisce sensazioni di guida da GT anni ’70: motore V8 generoso, trasmissione automatica fluida e assetto tarato sul comfort ma con buona tenuta di strada. La SC evolve il concetto, puntando su una guida più moderna, con V6 Opel, assetto più rigido e maggiore fruibilità quotidiana, anche in variante cabriolet o limousine. - Bitter CD: V8 5,4l, 230 CV, coupé 2 porte, cambio automatico, trazione posteriore.

  • Bitter SC: V6 Opel 3,0-3,9l, coupé/cabriolet/limousine, anche con rare varianti a trazione integrale.

Design, comfort interno ed esterni

Linee basse e filanti di chiara ispirazione italiana, firma di Erich Bitter e richiami ai prototipi Frua e Maserati Ghibli; personalizzazione degli interni con pelle anche nera o bufalo, alcantara, moquette spessa logata, inserti in legno e accessori come aria condizionata, radio di alta fascia Blaupunkt o McIntosh, sedili regolabili e riscaldabili. Le possibilità di combinazioni colore erano elevate, con tinte esterne spesso metallizzate. Dettagli come le targhette numerate, i badge originali e la ricca dotazione comfort posizionano questi modelli ai vertici delle GT del proprio tempo.

Altre curiosità e dettagli

La documentazione originale, i manuali d’uso spesso firmati da Erich Bitter e l’eventuale presenza di accessori d’epoca aumentano l’interesse degli appassionati. Alcuni esemplari sono rimasti con verniciatura e tappezzeria originali e sono molto ricercati dagli intenditori che apprezzano l’autenticità.

In sintesi

Le Bitter d’epoca rappresentano una scelta affascinante per chi cerca una GT dal DNA singolare, con la solidità delle componenti Opel e un design italiano su misura. I modelli CD e SC, nonostante la produzione limitata, sono ancora oggi oggetto di vivo interesse, tanto per la tecnica quanto per la cura delle finiture. Una Bitter è un capitolo unico nell’automobilismo europeo, adatto a collezionisti esigenti e cultori di dettagli esclusivi.