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Alfa Romeo P3 d'epoca in vendita
La Alfa Romeo P3 è stata una vettura sportiva, realizzata dal costruttore italiano Alfa Romeo nei quattro anni compresi tra il 1932 e il 1936. Fu uno dei modelli che contribuirono alla fama del pilota italiano Tazio Nuvolari, che con la Alfa Romeo P3 vinse numerose gare di prestigio.
Alfa Romeo P3 - La storia
Come tanti altri modelli della casa, la Alfa Romeo P3 fu ideata dal progettista Vittorio Jano. La destinazione di utilizzo si rispecchiò nelle gare della categoria Formula Grand Prix. Secondo i progetti di partenza, la vettura nacque con la possibilità di ospitare un solo passeggero, il pilota: può sembrare una caratteristica scontata, ma in realtà si trattò di una novità per il produttore. La Alfa Romeo P3 si mostrò in grado di partecipare a una varietà di gare notevole, con la potenziale introduzione negli eventi di resistenza (gare dalla durata estrema). L'anno del debutto fu il 1932, con una vittoria ottenuta dal già citato Nuvolari. Un susseguirsi di successi europei permise alla scuderia di vincere il Campionato Internazionale Automobilistico. Nonostante una crisi economica particolarmente oppressiva, il reparto corse dell'Alfa Romeo (conosciuto ora come Scuderia Ferrari) non lasciò i progetti, e la Alfa Romeo P3 venne riportata in pista nel 1934, con soluzioni tecniche rivisitate e prestazioni migliorate. L'ultima vittoria fu conquistata nel 1935, in un periodo negativo (corrispondente con la superiorità dei recenti concorrenti tedeschi); nonostante le condizioni sfavorevoli, Nuvolari riuscì a concludere il Gran Premio di Germania in prima posizione, con uno spettacolare sorpasso durante l'ultimo giro. Grazie alle possibilità offerte, la Alfa Romeo P3 è ricordata come una delle migliori auto da corsa di sempre.
Alfa Romeo P3 - La meccanica
La Alfa Romeo P3 fu equipaggiata con un propulsore da otto cilindri, orientati secondo una disposizione in linea. La sovralimentazione, ottenuta con un compressore, fornì un opportuno incremento prestazionale. La cilindrata complessiva, inizialmente pari a 2.654 cm³, fu portata successivamente a 2.905 cm³, fino a raggiungere il valore di 3.165 cm³ nell'ultimo anno di attività. A causa dell'impiego di materiali leggeri, in particolare per la realizzazione del motore, il peso fu contenuto ad appena 680 chilogrammi, un dato a favore della stabilità in curva e dell'accelerazione. Il cambio fu manuale, a tre rapporti per i primi esemplari e a quattro per le produzioni aggiornate. Il sistema di sospensione fu a balestra.
Alfa Romeo P3 - L'estetica
La carrozzeria della Alfa Romeo P3 fu ricavata con forme solide e lineari: la grande calandra frontale anticipava due grossi pannelli ribaltabili, per l'accesso al motore, mentre l'abitacolo risultava in posizione estremamente arretrata. I componenti delle sospensioni erano in vista, così come i tubi di scarico.
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