SIATA Gran Sport: Acquista auto d'epoca

Storia e contesto della SIATA Gran Sport

La SIATA Gran Sport nasce in un periodo di profonda trasformazione dell’industria automobilistica italiana. Fondata a Torino, la SIATA (Società Italiana Applicazioni Tecniche Auto-Aviatorie) fu sin dagli anni '20 apprezzata per la realizzazione di kit di elaborazione e piccole serie di vetture dai contenuti tecnici avanzati. Negli anni del dopoguerra SIATA si afferma con modelli orientati alla sportività e al piacere di guida, fra cui spicca la Gran Sport, sviluppata per distinguersi sia su strada che in competizione.

Evoluzione della serie Gran Sport

La SIATA Gran Sport rappresenta uno dei vertici della produzione torinese del periodo, succedendo a modelli più artigianali e anticipando la fine della produzione sportiva del marchio nei primi anni ’60. Il modello si distingue per la produzione limitata e per la capacità di adattarsi a diversi propulsori Fiat, elemento chiave nelle piccole serie SIATA.

Punti di forza e particolarità della SIATA Gran Sport

Gran parte dell’attrattiva della SIATA Gran Sport risiede nella combinazione fra artigianalità costruttiva e soluzioni tecniche all’avanguardia per l’epoca: motori di derivazione Fiat modificati, telaio tubolare leggero, carrozzeria in alluminio battuto a mano e finiture di pregio. L’esclusività deriva dalla rarità della produzione e dall’attenzione ai dettagli tipica dei piccoli costruttori torinesi. La SIATA Gran Sport rappresenta il 100% dell’offerta SIATA presente su Classic Trader, segno inequivocabile della sua centralità per il marchio. Allo stesso modo, la domanda riflette lo stesso valore assoluto, concentrandosi esclusivamente su questo modello.

Dati tecnici SIATA Gran Sport

Versioni speciali e modelli da collezione della SIATA Gran Sport

In alcuni casi, la SIATA Gran Sport fu prodotta in versioni uniche o personalizzate su specifica richiesta del cliente. Alcune delle più ricercate presentano carrozzerie firmate da carrozzieri di fama come Stabilimenti Farina o Bertone, oppure soluzioni tecniche specifiche come impianti frenanti potenziati o interni curati su misura. Ogni esemplare, per la sua manifattura artigianale, costituisce quasi un pezzo unico.

Motore, trasmissione e comportamento su strada della SIATA Gran Sport

La SIATA Gran Sport si distingue per un comportamento dinamico molto vivace, grazie alla riduzione dei pesi e all’affinamento del telaio. Il motore, spesso rielaborato rispetto alla base Fiat, offre una buona potenza specifica e una guida scattante, ideale sia sulle strade tortuose che nelle gare storiche. Il cambio manuale richiede precisione nella selezione delle marce, mentre la leggerezza generale garantisce reattività in inserimento di curva. L’impianto frenante a tamburo, pur se efficiente per l’epoca, necessita di manutenzione e attenzione in caso di utilizzo sportivo. I modelli più interessanti sono le SIATA Gran Sport equipaggiate con il motore 1400 cc, capaci di offrire prestazioni superiori, e le versioni con carrozzeria speciale, spesso appannaggio di noti carrozzieri torinesi.

Design, interni e accessori della SIATA Gran Sport

Il design della SIATA Gran Sport riflette le tendenze sportive degli anni ’50, con frontale basso e affusolato, profili laterali scolpiti e posteriore raccolto. Gli interni, seppur spartani, si distinguono per la qualità delle finiture, la presenza di strumenti circolari e sedili avvolgenti. Alcune versioni presentano dettagli su misura, colori carrozzeria esclusivi, rivestimenti in pelle e volanti sportivi lavorati in legno, elementi che ne aumentano la ricercatezza tra gli appassionati. L’attenzione per la leggerezza si traduce anche nella scelta di materiali come l’alluminio sia per la carrozzeria che per alcuni dettagli dell’abitacolo.

In sintesi

La SIATA Gran Sport rappresenta il punto di riferimento della produzione SIATA storica, grazie a una combinazione ineguagliata di esclusività, soluzioni tecniche evolute e raffinatezza artigianale. Ideale per chi cerca un’esperienza di guida autentica e una vettura che racconti la tradizione sportiva torinese degli anni ’50.