Morris Cowley: acquista auto d’epoca
La Morris Cowley, prodotta dal 1915 al 1958, incarna l’evoluzione dell’automobile britannica: da berlina compatta con dettagli unici a pratica vettura per utilizzi commerciali, distinguendosi per soluzioni meccaniche semplici ma affidabili, finiture funzionali e caratteristiche che ancora oggi la rendono un punto di riferimento nei raduni d’auto storiche.
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1926 | Morris Cowley Bullnose
Open Two-Seater with Dickey
Storia della Morris Cowley
La storia della Morris Cowley inizia nel 1915, periodo in cui la Casa britannica introdusse una vettura pratica e accessibile che prende nome dalla città di Cowley, sede dell’azienda. Dapprima con carrozzeria torpedo e un motore 1.5 litri a tre marce, la Cowley si fece notare per il musetto a proiettile e le dimensioni molto contenute (sempre sotto ai 4 metri nei primi anni). Nel 1919 arrivò un restyling con motore lievemente potenziato e nuove sospensioni a balestra. L’evoluzione continuò negli anni '20, quando la tappezzeria in pelle venne sostituita dall’acciaio nelle versioni prodotte tra il 1926 e il 1931, periodo nel quale furono introdotti freni a tamburo e ruote a raggi. Parallelamente, la Oxford veniva lanciata come variante più lussuosa, mentre la Cowley rimaneva la proposta economica e popolare di Morris.
Modellistica e generazioni
Tra gli anni Trenta e Cinquanta, la Morris Cowley ha subito numerose trasformazioni. Nel 1934 nacque la versione Morris Cowley Six con motore 6 cilindri da 2 litri. Dopo una pausa produttiva, nel 1950 il nome tornò su un veicolo commerciale, radicalmente diverso dalle antenate: niente posti passeggeri, lunghezza sopra i 4 metri e grande capacità di carico. L’ultima Cowley d’impostazione classica, una quattro porte prodotta tra 1954 e 1959, aveva motore 1,2 litri, sistema di sterzo a cremagliera, freni a tamburo e una lunghezza ora di 4,3 metri: ancora una volta la versione econimica dell’Oxford. Un restyling nel 1956 ne segnò la chiusura, suggellando una storia quasi cinquantennale.
Punti di forza e dettagli
Il fascino della Morris Cowley risiede nella sua semplicità e nell’affidabilità. Le prime versioni si distinguono per elementi come parabrezza sdoppiato, carrozzerie bicolore con parafanghi a contrasto, selleria in pelle o acciaio a seconda dell’anno, e dettagli curiosi come il motormeter sul radiatore. Alcuni modelli sono dotati di doppi sedili anteriori, seduta posteriore "dickey" richiudibile o bagagliaio, porte ad ali di gabbiano e set da picnic Sirram. La strumentazione include elementi originali e l’auto viene spesso restaurata con ricambi conformi all’epoca. La verniciatura, di solito in tinte scure con passaruota neri, è tipica dei modelli degli anni Venti e Trenta.
Dati tecnici
Serie speciali e modelli da collezione
Nel 1934 fu lanciata la Morris Cowley Six, variante con motore a 6 cilindri e cilindrata di 2 litri: si differenziava per performance migliori e dotazioni riviste. Queste versioni, più rare e caratterizzate da una meccanica più raffinata, sono particolarmente ambite da chi cerca una Cowley fuori dal comune.
Motori, guida e cambi
La Morris Cowley predilige meccanica empirica: i primi modelli adottano motore quattro cilindri da 1.5 litri con cambio manuale a tre marce, mentre le versioni successive dispongono di propulsori fino a sei cilindri. La trasmissione invia la potenza alle ruote posteriori con risposta morbida, tipica delle auto prebelliche. Il telaio semplice e la sospensione a balestra rendono la guida prevedibile ma rigida. I freni a tamburo richiedono spazi di arresto maggiori rispetto alle moderne, ma permettono una guida "meccanicamente coinvolgente", soprattutto su percorsi campestri o durante gli eventi per auto storiche. - Morris Cowley Six (1934): motore 2.0 L, sei cilindri, berlina speciale.
- Cowley Torpedo (1915-1926): motore 1.5 L, carrozzeria aperta, classico britannico con parabrezza diviso e ruote a raggi.
- Cowley commerciale (1950): telaio allungato, nessun posto passeggeri, studiato per il carico.
Interni, comfort e design
Il design della Morris Cowley è segnato dalla praticità: sedili in pelle (prima metà del Novecento) o acciaio (1926-1931), parabrezza anteriore suddiviso, porte ad ala di gabbiano su alcune versioni, e spesso set accessori come picnic Sirram. Il cruscotto ha strumenti minimi ma originali. Le verniciature privilegiano i toni scuri con parafanghi in contrasto (blu scuro/nero, tipica "bitonalità" Morris). Di particolare interesse lo strumento Motormeter sul radiatore, elemento distintivo per gli appassionati. Frequenti gli accessori d’epoca e la possibilità di trovare esemplari con selleria restaurata secondo le specifiche originali.
Ulteriori elementi di rilievo
La Morris Cowley, specialmente nelle versioni più antiche, è spesso presente ai raduni e agli eventi per auto storiche grazie alla disponibilità di pezzi di ricambio originali e alla possibilità di ripristino completo delle finiture d’epoca. L’ampia presenza di esemplari con omologazione stradale consente a molti collezionisti di utilizzarla regolarmente.
Sintesi
La Morris Cowley rappresenta quasi mezzo secolo di storia dell’automobile inglese, sviluppandosi da due posti sportivo a berlina economica e furgone. Compatta, solida e dalle soluzioni ingegneristiche semplici ma affidabili, vanta un’attenzione particolare per i dettagli e la possibilità di restauro con ricambi originali. Dati alla mano, domina la sua categoria su Classic Trader, con domanda e offerta interamente focalizzate su questo modello, a conferma dell’interesse storico e collezionistico di cui ancora gode in Italia.
