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Mini Clubman Station Wagon d'epoca in vendita

Mini Clubman nasce alla fine degli anni Sessanta: con lei i progettisti inglesi iniziano un processo di caratterizzazione e arricchimento di Mini, che ne decreterà il definitivo successo.

Mini Clubman: la nascita

Correva l'anno 1959 quando la British Motor Corporation decise di lanciarsi in un progetto innovativo: disegnare una vettura che riducesse decisamente le misure e le cilindrate fino a quel tempo consuete per il mercato britannico e consentisse così un risparmio in termini di consumi, senza però ridurre lo spazio interno a favore dei passeggeri. Nacque così la Mini, dal visionario progetto dell'ingegnere di origini elleniche Alec Issigonis: con motore anteriore e radiatore disposto lateralmente, trazione anteriore e solo 303 centimetri di lunghezza, sviluppava una potenza di 34 cv, per una cilindrata di 848 cc. Affermatasi lentamente prima nel mercato inglese e poi in tutta Europa, la Mini conobbe tante versioni, di cui una delle più note è la Mini Clubman, arrivata nel 1969.

Mini Clubman: le caratteristiche

Nel decimo anniversario della nascita di Mini accaddero molti eventi: innanzitutto Mini divenne un brand, poi la British Leyland (ex Motor Corporation) decise di definire due linee di styling per la sua vetturetta, affidandole ai progetti di Roy Haynes. Accanto alla versione classica, introdusse la Mini Clubman: si trattava di una versione di lusso, con un frontale personalizzato – decisamente più rigoroso – e interni rivisti. I suoi fari anteriori più incassati, insieme alla lunga mascherina, non si coordinavano al meglio con la coda tondeggiante, ripresa dai modelli precedenti: però un iniziale buon successo di vendite non fece cambiare idea ai progettisti.

Mini Clubman: la versione Estate

La Mini Clubman venne prodotta anche nella variante station wagon, chiamata Estate. Richiamando l'immagine della affermata Traveller, le venne inserita una fascia color legno a correre lungo le fiancate in orizzontale, successivamente sostituita da un adesivo. Come la sorella, Estate aveva due porte e in quasi tutti i Paesi fu venduta con portellone posteriore a due battenti.

Mini Clubman: le motorizzazioni

Maggiore cilindrata per la Mini Clubman rispetto alla sorella: dai classici 848 cc qui si passava a 998 cc, con 44 cv di potenza. Quando poi, nel 1971, uscirono di produzione le Cooper, a Mini Clubman fu affidato il compito di tenere alta l'immagine “sportiva“ del brand: nacque così la Mini Clubman GT, a carburatore unico da 58 cv e con una cilindrata di ben 1275 cc. Chi aveva passione per i motori negli anni Settanta ben si ricorda quale appeal avesse questo modello sul pubblico. Visto che le versioni più brillanti erano più apprezzate, British Leyland portò nel 1974 la cilindrata di Clubman a 1098 cc. Una nuova revisione della gamma Mini condusse all'uscita di scena di Clubman nel 1980, con un totale di quasi 584.000 esemplari venduti.

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