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Mini 1000: Acquista un'auto d'epoca
La Mini 1000 rappresenta un’icona dell’ingegneria automobilistica britannica con una storia profonda e una presenza significativa anche sulla scena italiana, specialmente grazie all’impronta di Innocenti. Compatta, leggera e con numerosi dettagli tipicamente Made in Italy nelle versioni assemblate a Lambrate, si distingue per la sua guida agile, il motore reattivo da quasi un litro e il carattere urbano senza rivali.
Risultati della ricerca

1987 | Mini 1000
AUSTIN MINI 1000 Mayfair 1275 GT

1986 | Mini 1000
1986 Mini 1000 May Fair '86

1986 | Mini 1000
mini 1000

1990 | Mini 1000
1990 Mini 1000 '90

1978 | Mini 1000
1978 Mini 1000 Open '78

1983 | Mini 1000
Mini 1000 classic Cabrio

1978 | Mini 1000
Mini Austin Mini 1000 HLE Automaat

1973 | Mini 1000
MINI 1000 classic .

1976 | Mini 1000
MINI Cabrio two seater .

1986 | Mini 1000
Mini 1000 cabrio .

1985 | Mini 1000
Mini Mini 1000 LE
Riferimenti all'annuncio "Mini 1000" di Classic Trader
Di seguito troverai annunci relativi alla tua ricerca che non sono più disponibili su Classic Trader. Utilizza queste informazioni per ottenere una panoramica sulla disponibilità, le tendenze di valore e i prezzi attuali di una "Mini 1000" e fare una scelta d'acquisto più informata.
1991 | Mini 1000
1988 | Mini 1000
Rare Grand Prix edition, 1 0f 500
1989 | Mini 1000
Mini Classic 1000 S6 KM stand 19.600 Prijs 9.899,-
1987 | Mini 1000
1987 Mini 1000 '87
Introduzione e storia della Mini 1000
La Mini 1000 nasce da una vera esigenza sociale nella Gran Bretagna postbellica, dove la crisi del petrolio spinse Alec Issigonis a progettare una vettura compatta, spaziosa e parsimoniosa. Dal 1959, il progetto Mini cambiò la percezione stessa del concetto di city car: trazione anteriore, motore trasversale e soluzioni innovative per massimizzare lo spazio abitabile. Nel 1972 prende vita la Mini 1000, evoluzione tecnica ed estetica della Mini, prodotta sia nel Regno Unito (anche con la British Leyland) sia, in modalità CDK, in Italia grazie a Innocenti. Quest’ultima seppe creare una Mini con finiture particolarmente raffinate e un’estetica adattata al gusto locale, rendendola una vera e propria protagonista delle strade italiane degli anni ’70 e ’80.
Storia della gamma e dei modelli
Dalle prime versioni Morris e Austin del 1959, il progetto Mini si evolve attraverso vari restyling (MKII, MKIII, MKIV, MKV) e motorizzazioni, fino all’arrivo della Mini 1000, che si distingue dal 1972 per il motore da 998-1001 cm³. Innocenti, grazie all’acquisizione da parte di BLMC, produce modelli dedicati al mercato italiano con modifiche come fanali distintivi, interni curati, finiture in legno e strumentazione localizzata. In seguito, la Mini 1000 viene declinata in versioni HL, E, HLE e in diversi allestimenti speciali sino agli anni ’90, mantenendo sempre elementi stilistici e tecnici riconoscibili.
Caratteristiche distintive e numeri
La Mini 1000 si fa notare per il suo telaio compatto, i cerchi da 10 pollici e il propulsore A-Series capace di 41-47 CV, con ottima elasticità anche a bassi regimi grazie al carburatore SU. Particolarmente ricercata è la sovrapposizione tra materiali inglesi e dettagli italiani nelle edizioni Innocenti (legno, tessuti esclusivi, strumentazione italiana). L’abitacolo può accogliere comodamente quattro persone nonostante le dimensioni ridotte. La trazione anteriore e il peso piuma (tra 610 e 640 kg) assicurano un’eccellente manovrabilità. Il successo nelle vendite si rispecchia nella quota del 41,2% degli annunci Mini sul mercato Classic Trader dedicati proprio alla 1000, mentre il 41,5% delle visualizzazioni tra i modelli Mini riguarda questa serie.
Dati tecnici
Serie speciali e modelli da collezione
Negli anni sono nate diverse serie speciali tra cui la Mini 1000 Special (1975), la 1001 Export (1973) e varie edizioni limitate come la Grand Prix, nota per parafanghi allargati, accenti sportivi ed equipaggiamenti esclusivi. Convertibili artigianali e personalizzazioni aftermarket erano richieste, specie con kit Hi-Low, assetti regolabili, Stage-1 tuning o cerchi Minilite/Cosmic. Rilevanti anche le versioni Bertone e la collaborazione tra L&H Automobile per le trasformazioni cabrio.
Punti deboli e aspetti da verificare
Sebbene la Mini 1000 non presenti problematiche endemiche nelle sue versioni meglio conservate, i controlli devono sempre concentrarsi su corrosione dei parafanghi, fondi e telaio. L’impianto elettrico, nelle versioni precedenti agli anni ’80, può risultare fragile, specialmente su vetture molto personalizzate o con modifiche successive. Le sospensioni a elementi in gomma possono indurirsi con il tempo, mentre cablaggi e guarnizioni necessitano di regolare verifica. La componentistica meccanica e di carrozzeria è però facilmente reperibile grazie alla comunità di appassionati e fornitori dedicati.
Motore, prestazioni, trasmissione e dinamica di guida
La Mini 1000 combina leggerezza e un telaio rigido per offrire una guida diretta e coinvolgente. Il motore di un litro, seppur poco potente in valori assoluti, risponde prontamente agli input, offrendo accelerazioni vivaci in ambito urbano e una stabilità sorprendente nelle curve strette. La trazione anteriore e il peso minimo garantiscono agilità e manovrabilità anche negli spazi più stretti, mentre l’assetto può essere migliorato con kit aftermarket. Tra le versioni più richieste si segnalano la Mini 1000 Special (per le dotazioni avanzate) e la 1001 Export, entrambe valorizzate da finiture esclusive e comfort aumentato. Le versioni MK V e le personalizzazioni Innocenti restano tra quelle maggiormente ricercate dagli appassionati grazie a dettagli come cruscotti in legno, sedute confortevoli e una dotazione superiore rispetto alle omologhe britanniche.
Interni, comfort, estetica e dettagli di design
La Mini 1000, soprattutto in versione Innocenti, porta con sé numerosi dettagli distintivi: cruscotto in radica, volante e pomello del cambio in legno, finiture in tessuto italiano, strumenti Veglia Borletti. Il design esterno conserva linee classiche con fari tondi, griglia anteriore in ABS nero e dettagli cromati. Le versioni speciali includono parafanghi maggiorati, colori vivaci ed edizioni bicolori. L’abitacolo sorprende per lo sfruttamento intelligente dello spazio, il pavimento rivestito e la presenza, su alcune serie, di optional avanzati come sedili comfort, autoradio e accessori cromati o in pelle. Le ruote da 10 o 13 pollici (MiniLite, Cosmic) e la cura per i dettagli sottolineano la personalità unica del modello.
Altre caratteristiche rilevanti
L’elevata reperibilità di ricambi, la comunità attiva di possessori e il valore storico delle versioni Innocenti rendono il possesso della Mini 1000 un’esperienza facile da gestire ma ricca di soddisfazioni. L’omologazione ASI e la possibilità di accessori innovativi, come kit led interni o assetti Hi-Low, aggiungono ulteriori motivi di interesse agli occhi dei collezionisti e di chi cerca un classico da vivere quotidianamente.
Sintesi
La Mini 1000 ha ridefinito il concetto di utilitaria sportiva grazie a una progettazione brillante, una gamma variegata di versioni e una costante attenzione alle esigenze dei diversi mercati europei. Balzando dal Regno Unito all’Italia, il modello si è guadagnato una posizione di rilievo nel panorama delle auto d’epoca, risultando oggi una delle Mini più ricercate per offerte e visualizzazioni secondo i dati Classic Trader. Bold, agile, distintiva in ogni dettaglio.










