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Austin-Healey 3000 – Acquista auto d'epoca
L’Austin-Healey 3000, prodotta dal 1959 al 1967, rappresenta uno dei più apprezzati roadster britannici mai costruiti. Dotata di un motore sei cilindri in linea da quasi 3 litri, trazione posteriore e un assetto autenticamente sportivo, la 3000 si distingue sia per prestazioni che per stile senza compromessi.
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1965 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin-Healey 3000 MKIII BJ8 (1965)

1962 | Austin-Healey 3000 Mk II (BJ7)
Austin-Healey 3000 MK2 Restored (1962)

1967 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
**Restauriert**Foliert**Deutsch H Zulassung**

1965 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
3000 Mark III (BJ8)

1965 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin Healey 3000 MK III BJ8

1960 | Austin-Healey 3000 Mk I (BT7)
For Sale: 1960 Austin Healey 3000 BT7 - Restoration Project

1964 | Austin-Healey 3000 Mk II (BJ7)
Very well restored Austin-Healey MK II BJ7 1963

1964 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
1964 Austin Healey 3000 MKIII Phase II - Full Rebuild

1964 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin Healey 3000 MKIII BJ8

1965 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin-Healey 3000 MK3 | Gerestaureerd | 1965

1959 | Austin-Healey 3000 Mk II (BN7)
Austin Healey Coupe

1964 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin Healey Cabriolet

1966 | Austin-Healey 3000 Mk III (BJ8)
Austin-Healey 3000 3000MK3 | Gerestaureerd | 1966

1964 | Austin-Healey 3000 Mk II (BJ7)
Austin Healey MK IIA Rally

1962 | Austin-Healey 3000 Mk II (BN7)
1962 Austin Healey 3000 BJ7 MkII A
Storia e origini dell’Austin-Healey 3000
L’Austin-Healey 3000 nasce nel 1959 come evoluzione dell’Austin-Healey 100-6. L’accordo tra la Donald Healey Motor Company e la Austin Motor Company segnò un’epoca nel settore delle sportive inglesi: la 3000 viene progettata come auto sportiva di alta gamma senza compromessi. Il telaio è classico, con robusta struttura a longheroni e sospensione posteriore ad assale rigido. Le carrozzerie venivano fornite dalla Jensen Motors, mentre l’assemblaggio definitivo avveniva nello stabilimento BMC di Abingdon. La 3000 si fa conoscere per la sua affidabilità meccanica ed il successo nei rally internazionali, con nomi del calibro di Paddy Hopkirk e Vic Elford alla guida. L’ultima Austin-Healey 3000 uscì di produzione nel 1967, lasciando il posto alla MG C e in seguito alla Jensen-Healey.
Evoluzione della gamma Austin-Healey 3000
La prima serie, la Mark I (BN7 a due posti, BT7 a quattro posti), prodotta dal 1959 al 1961, introduce il motore 2.912 cm³ da 124 CV SAE con doppio carburatore e freni a disco anteriori. Dal 1961 al 1962 debutta la Mark II (BN7, BT7, BJ7), nota per la configurazione a tre carburatori e potenza aumentata a 132 CV, per poi sostituirli con una nuova versione a due carburatori nella BJ7, la prima vera cabriolet della serie. La Mark III (BJ8), dal 1963 fino a fine produzione, porta la 3000 al suo apice: unico corpo 2+2, motore da 148–150 CV, impianto elettrico e plancia migliorati, finestrini discendenti e interni più raffinati. Dal 1964, la fase II prevede assetto posteriore rialzato e indicatori separati.
Punti di forza dell’Austin-Healey 3000
La 3000 affascina per la spinta del sei cilindri in linea, l’accelerazione robusta già ai bassi regimi e la sua autentica anima da roadster. Soluzioni tecniche come la leva del cambio a 4 marce (spesso con overdrive), i freni a disco anteriori e il telaio dallo stile classico hanno reso la vettura ideale sia per i rally d’epoca che per i raduni di appassionati. Non manca una vasta scelta di colori originali, combinazioni bicolore e interni sia in pelle che in Ambla. La buona reperibilità dei ricambi e il supporto dei numerosi club rendono la gestione della 3000 più agevole rispetto ad altri classici.
Dati tecnici della Austin-Healey 3000
Versioni speciali e modelli da collezione
Nella produzione sono particolarmente ricercati i cosiddetti "Works Cars", vetture modificate per i rally e le competizioni ufficiali. Set-up da corsa, accessori speciali e la storia sportiva documentabile ne aumentano considerevolmente il valore. Interni in legno, kit hardtop e colori bicolore d’origine sono dettagli apprezzati tra i collezionisti.
Punti deboli e manutenzione
La principale criticità riguarda la corrosione: telaio, fondi e longheroni devono essere ispezionati attentamente. La versione Mk III inizialmente soffriva di bassa altezza da terra (rimodificata dal 1964), con rischi di contatto col fondo stradale su asfalti irregolari. Lo spazio nel bagagliaio è molto limitato, l’abitacolo è stretto e rumoroso, adatto più a brevi uscite che a viaggi lunghi. Nonostante ciò, la meccanica semplice e robusta, abbinata a una diffusa reperibilità di pezzi, rende il modello poco problematico per gli appassionati che effettuano manutenzioni regolari.
Motore, prestazioni e comportamento su strada
Il sei cilindri in linea garantisce una spinta decisa, con una curva di coppia piena già dai regimi medio-bassi (226–240 Nm), complice anche il peso relativamente contenuto. Il cambio manuale a 4 marce, spesso equipaggiato con overdrive, assicura una guida coinvolgente e precisa. L’assetto rigido tipico delle vetture inglesi anni ‘60, con grande volante e sedili bassi, restituisce un feeling diretto e genuino. Nonostante la fama di essere un'auto da veri appassionati, la Austin-Healey 3000 sa essere godibile anche in uso turistico se si accettano rumorosità e comfort spartano. - Austin-Healey 3000 MK I (BN7, BT7): 124 CV, due o quattro posti
- Austin-Healey 3000 MK II (BN7, BT7, BJ7): 132 CV con Tri-Carb, la BJ7 segna il passaggio alla carrozzeria cabrio, nuovi finestrini e interni
- Austin-Healey 3000 MK III (BJ8): 148–150 CV, interni più curati, finestrini a manovella, servo freni, comfort superiore tra i “Big Healey”
Design, interni e dotazioni
Il design porta la firma di Gerry Coker: proporzioni nette, cofano allungato, parafanghi anteriori in alluminio, linee pure tipicamente britanniche. Le verniciature originali comprendevano tinte come Healey Blue, Colorado Red o British Racing Green, spesso abbinate in duotone. Interni prevalentemente in similpelle Ambla, in alcuni casi optional in pelle vera, plancia in radica di noce (nelle ultime serie), cruscotto ricco di strumenti circolari e volante in legno (Moto-Lita). Tra gli accessori più ricercati figurano: hardtop removibili, copri-capote (tonneau), ruote a raggi cromate, radio d’epoca, fari supplementari e bagagliere cromate. Dal 1963 la serie BJ8 alza il livello con finiture più curate, sedili posteriori d’emergenza e sistemi di riscaldamento migliorati.
Altre caratteristiche da conoscere
La configurazione 2+2 è adatta più per bambini che per adulti. La disponibilità di svariati certificati di autenticità (Heritage Certificate) e il valore aggiunto dal matching numbers sono parametri essenziali per chi desidera investire su un esemplare da collezione. Sono numerosi i club e i ricambisti internazionali specializzati, oltre a una vasta letteratura tecnica dedicata.
Sintesi finale
L’Austin-Healey 3000 rappresenta uno dei massimi esempi di sportività british anni ‘60: potente, robusta, tecnicamente affascinante e dal design inconfondibile. Chi cerca una classica emozionante, con una ricca storia agonistica e una presenza scenica inequivocabile, trova nella 3000 l’equilibrio perfetto tra performance, purezza meccanica e identità stilistica.














