Pontiac Safari auto d’epoca in vendita

Storia e origini della Pontiac Safari

La Pontiac Safari nasce nel 1955 come risposta Pontiac all’innovativa Chevrolet Nomad, presentandosi anch’essa inizialmente con carrozzeria due porte dal profilo distintivo. Dal 1957 il nome Safari si estende a tutta la gamma delle station wagon full-size del marchio, rimanendo in produzione fino al 1989. L’intera produzione si colloca nella fascia media del mercato General Motors, posizionandosi al di sopra delle Chevrolet analoghe ma mantenendo una distanza rispetto alle più lussuose Buick e Oldsmobile. L’aspetto caratteristico delle Safari degli anni '60 è l'introduzione delle finiture esterne in finto legno, segno distintivo delle wagon americane dell'epoca e simbolo riconoscibile di questa serie.

Evoluzione della serie Pontiac Safari

Il primo modello Safari (1955-1957) è noto per la sua carrozzeria due porte, derivata direttamente dalla Chevrolet Nomad. Dal 1957 la gamma si amplia includendo modelli a quattro porte, con cicli di aggiornamento che seguono la moderna evoluzione stilistica GM, dalla carrozzeria tondeggiante degli anni ‘50, alle linee più tese dei ‘70 e infine ai volumi squadrati degli anni ‘80. La serie Safari termina la produzione nel 1989, lasciando spazio a nuove tipologie di veicoli familiari in risposta ai cambiamenti del mercato.

Punti di forza della Pontiac Safari

Tra i tratti più riconoscibili della Safari spiccano le rifiniture laterali effetto legno (woodgrain), adottate nella metà degli anni ’60 e diventate simbolo intramontabile della station wagon americana. La gamma Safari è sempre stata apprezzata per l’ampio spazio interno, la capacità di carico e la possibilità di trasportare fino a 8 passeggeri in determinate configurazioni, senza rinunciare al confort di marcia superiore rispetto alla media.Più dell’80% degli esemplari storici Pontiac disponibili oggi si riferisce proprio alla serie Safari, che totalizza percentuali di disponibilità e visualizzazione annuncio molto alte: la quota di presenza e anche la domanda raggiunge il 100% tra le Pontiac storiche presenti.

Dati tecnici Pontiac Safari

Versioni speciali e modelli particolari

Le varianti più ricercate della Safari sono le prime serie prodotte nel triennio 1955-1957, con le inconfondibili due porte e dettagli cromati specifici; la tiratura limitata di queste rendono le prime Safari particolarmente interessanti per gli appassionati del settore, oltre alle versioni con dotazioni extra o finiture “woodgrain” originali ben conservate.

Difetti e criticità della Pontiac Safari

Non risultano debolezze strutturali croniche eccezionalmente gravi nei documenti disponibili, ma come molte vetture americane di grande serie del periodo, il deterioramento delle finiture in legno finto e la corrosione delle parti inferiori della carrozzeria possono essere problematici, soprattutto per gli esemplari esposti per anni a condizioni climatiche avverse. È consigliata un’attenta ispezione del telaio, delle sospensioni posteriori e dello stato degli interni, in particolare nelle versioni più lussuose dotate di accessori elettrici.

Motorizzazione, prestazioni e comportamento dinamico

La Pontiac Safari offre prestazioni docili e marcia confortevole, grazie all’architettura tipica delle familiari full-size a trazione posteriore e motori di grande cubatura; il piacere di guida non risiede tanto nello scatto, quanto nella rilassata progressività della potenza erogata dai V8, ben accoppiata alle trasmissioni automatiche. Le versioni prodotte tra metà ’60 e primi ‘70 incorporano alcune migliorie come servosterzo e servofreno che facilitano la guida anche in città. Modelli da evidenziare:

• Safari 1955-1957: due porte, motorizzazioni V8 da 287 e 347 pollici cubi, dettagli cromati esclusivi.
• Safari degli anni ’70: 400 e 455 V8, ampia dotazione di serie e comfort ai vertici della categoria.

Stile, interni e dotazioni della Pontiac Safari

Gli esemplari più noti di Safari sono facilmente identificabili per il profilo allungato, la mascherina pronunciata e le tipiche modanature ‘woodgrain’. Gli interni vantano sedili in tessuto o vinile, spesso configurabili fino a 3 file, con finiture portate a un livello superiore nelle serie degli anni '70 e '80, caratterizzate da cruscotti avvolgenti, leva cambio al volante e volante a due razze. Gli accessori di rilievo includono servosterzo, climatizzatore opzionale, radio AM/FM e, nelle versioni top, vetri azionabili elettricamente.

Ulteriori caratteristiche della Pontiac Safari

La versatilità della Safari emerge anche nella gamma di configurazioni: alcune versioni prevedevano portellone a doppia apertura e dettagli come il tetto apribile, ideali per le esigenze di un pubblico familiare americano della seconda metà del Novecento.

Sintesi sulla Pontiac Safari

La Pontiac Safari è la station wagon che ha accompagnato la vita quotidiana di generazioni di famiglie negli Stati Uniti, distinguendosi per la solidità della meccanica GM, l’impatto estetico delle finiture woodgrain e la capacità di adattarsi ai cambiamenti stilistici e tecnici nel corso di oltre trent’anni di produzione. Sul mercato delle auto d’epoca il nome Safari spicca per continuità di presenza e riconoscibilità tra le vetture storiche pontiac.