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Intermeccanica Indra: auto d'epoca in vendita

L’Intermeccanica Indra è un coupé italo-tedesco degli anni ’70 che unisce design raffinato, meccanica robusta americana e una storia di produzione limitata dalle vicende industriali dell’epoca. Perfetta per chi cerca un’auto d’epoca fuori dal comune e dal fascino internazionale.

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1974 | Intermeccanica Indra

1974 Intermeccanica Indra 2+2 '74

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Riferimenti all'annuncio "Intermeccanica Indra" di Classic Trader

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1974 | Intermeccanica Indra

1974 Intermeccanica Indra 2+2 '74

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1972 | Intermeccanica Indra

Fahrzeug verfügbar auf der Retro Classics Stuttgart am 29.02.2020.

69.000 €6 anni fa
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1972 | Intermeccanica Indra

99.000 €8 anni fa
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1972 | Intermeccanica Indra

INTERMECCANICA INDRA

Prezzo su richiesta9 anni fa
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1972 | Intermeccanica Indra

Auktion #668 Classic + Race Cars, 29.10.2016

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Storia dell’Intermeccanica Indra

Intermeccanica, fondata a Torino nel 1959 da Frank Reisner, si è distinta per vetture che combinano stile italiano con meccaniche internazionali. L’Indra viene presentata al Salone di Ginevra del 1971: nasce dalla collaborazione tra Intermeccanica, Opel e l’importatore tedesco Erich Bitter. Prodotta inizialmente in Italia e poi brevemente in Germania, la Indra si proponeva come alternativa esclusiva ai coupé di lusso europei, offrendo la carrozzeria disegnata da Franco Scaglione e motorizzazioni Opel o Chevrolet. La produzione, rallentata e infine sospesa dalle restrizioni di General Motors e problemi doganali, si conclude nel 1974 dopo circa 127 esemplari realizzati.

Evoluzione della serie Indra

L’Indra è l’ultima evoluzione dei modelli Intermeccanica: segue la Torino, la Italia e la Murena. Disponibile in tre varianti di carrozzeria — Coupé a due posti, Cabrio e la più rara 2+2 — l’Indra si differenzia per linee filanti e proporzioni classiche. Non ha avuto una vera e propria erede diretta, segnando la chiusura della produzione automobilistica della casa madre in Europa. Oggi rimane il modello di punta del marchio per collezionisti e appassionati.

Particolarità dell’Intermeccanica Indra

La Indra si distingue per l’insolita combinazione di telaio tubolare, sospensioni anteriori e posteriori Opel Diplomat e motori Chevrolet Small Block V8 o Opel 6 cilindri in linea. Gli interni sono lussuosi: pelle, legno e dettagli curati riflettono la cura artigianale. L’equilibrio tra trazione posteriore e potente motorizzazione americana le garantisce prestazioni brillanti. Punto chiave: produzione estremamente limitata, con ogni esemplare personalizzato secondo le richieste del cliente.

Dati tecnici dell’Intermeccanica Indra

Versioni speciali e modelli da collezione

Alcuni esemplari furono personalizzati con carrozzeria in alluminio, accessori esclusivi o colorazioni fuori standard secondo richiesta diretta dei clienti più esigenti. La variante Cabrio è oggi tra le più ricercate grazie alla produzione molto inferiore rispetto al Coupé. Singolari anche le rare versioni 2+2, prodotte in pochissimi esemplari.

Manutenzione, punti deboli e difetti tipici

La meccanica GM/Opel garantisce buona reperibilità di parti per motore e trasmissione, ma le parti specifiche della carrozzeria e degli interni sono estremamente difficili da trovare e spesso richiedono soluzioni artigianali. Attenzione allo stato del telaio, sensibile a ossidazione specie sugli esemplari rimasti a lungo inutilizzati. Si consiglia controllo attento dei freni e delle sospensioni Opel, soggette a usura sull’uso prolungato. Alcune auto potrebbero presentare differenze significative dovute alle personalizzazioni in fabbrica.

Motori, comportamento stradale e trasmissione

Le prestazioni della Indra con il V8 Chevrolet sono di alto livello per l’epoca: risposta pronta e coppia abbondante. Il telaio rigido e il passo lungo garantiscono stabilità e discreto comfort sulle lunghe distanze, mentre le sospensioni regalano un comportamento neutro, anche se il peso anteriore è percepibile in curva stretta. Il cambio automatico Turbo-Hydramatic GM assicura dolcezza di funzionamento, mentre per i puristi è disponibile il raro manuale a 4 marce. - Coupé V8: il più richiesto per le prestazioni e la configurazione classica

  • Cabrio V8: difficile da trovare, massima esclusività
  • Coupé 2+2: produzione limitatissima, spesso richiesta per collezioni particolari

Interni, comfort ed estetica dell’Indra

La mano di Franco Scaglione si nota nei passaruota scolpiti, nel cofano lungo e nella coda raccolta: proporzioni decisamente anni ’70, ma con dettagli da sportiva di classe superiore. Gli interni combinano pelle, inserti in vero legno e strumentazione completa d’impronta sportiva. Accessori a richiesta comprendevano climatizzatore, vetri elettrici e finiture personalizzate. I colori disponibili variavano dal classico rosso corsa all’elegante blu metalizzato, con possibilità di tinte fuori catalogo su ordinazione. Il bagagliaio capiente e le finiture curate rendono l’Indra adatta anche a viaggi lunghi.

Altre particolarità dell’Intermeccanica Indra

La storia della Indra è legata anche al fallimento della collaborazione tra Intermeccanica e Opel/Bitter: molti esemplari, a causa di problemi doganali e blocchi alle omologazioni, non furono mai immatricolati o vennero completati fuori dall’Europa. Ciò rende la ricostruzione delle singole storie automobilistiche particolarmente affascinante per gli storici del settore.

In sintesi: l’Intermeccanica Indra in poche parole

La Intermeccanica Indra rappresenta una rarità assoluta tra le auto classiche anni ’70: produzione limitata, meccanica affidabile di origine Opel/Chevrolet e una linea firmata Scaglione. La disponibilità è praticamente limitata proprio a questo modello tra le Intermeccanica sul mercato; un’auto affascinante, intercontinentale e con grande valore storico per chi cerca qualcosa di davvero unico.