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Frazer Nash auto d'epoca in vendita
Frazer Nash ha rappresentato uno dei marchi più apprezzati dagli autentici appassionati di auto sportive britanniche tra il 1922 e il 1957. Dai primi modelli a trasmissione a catena, fino alle leggendarie partnership con BMW e Porsche, i Frazer Nash sono sinonimo di ricerca tecnica e rarità assoluta.
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1926 | Frazer Nash Super Sports
Powerful 3.3 Ford Model A engine with Riley OHV head

1956 | Frazer Nash Le Mans Replica
Frazer Nash LHD Le Mans Rep


Riferimenti all'annuncio "Frazer Nash" di Classic Trader
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1954 | Frazer Nash Le Mans Coupé
1 of 9produced and the only LHD
1937 | Frazer Nash BMW 328
BMW
1938 | Frazer Nash BMW 320
1938 Frazer-Nash BMW 320
1938 | Frazer Nash BMW 319
1938 Frazer-Nash BMW 320
1937 | Frazer Nash BMW 315/2
50+ Year Ownership - Rare Body
1939 | Frazer Nash BMW 328
Rare - Bristol 85A Power
1978 | Frazer Nash TT Replica
Frazer Nash - TT Roadster '1933' Tribute - NO RESERVE - 1978
1952 | Frazer Nash Le Mans Replica
Frazer Nash Le-Mans Rep MKII.
1952 | Frazer Nash Le Mans Replica
1952 Frazer Nash Targa Florio
1952 | Frazer Nash Le Mans Replica
1938 | Frazer Nash BMW 319
1935 Frazer Nash-BMW 319/45
Storia e sviluppo della Frazer Nash
Fondata nel 1922 da Archibald Frazer Nash a Kingston Upon Thames, la Frazer Nash nasce dopo l'esperienza del fondatore con la cyclecar GN. I primi anni sono segnati dalle innovazioni tecniche come la trasmissione a catena che permette cambiate rapide ed efficaci. Dopo il quasi fallimento finanziario nel 1927, la società viene inglobata dalla AFN Limited, assumendo un nuovo slancio sotto la guida dei fratelli Aldington. Dal 1934 Frazer Nash diventa riferimento europeo per le sportive a catena e avvia una partnership chiave con BMW, importando modelli ivi compreso il 328, destinato a diventare un pilastro tecnico anche nel dopoguerra. La produzione si interrompe nel 1939 a causa della guerra, per poi riprendere nel 1948 con modelli rinnovati e soluzioni tecniche derivate dai progetti BMW, nonché una collaborazione stretta con Bristol per lo sviluppo di motori di nuova generazione. Nel 1957 l’attività produttiva si conclude definitivamente, lasciando sul mercato circa 85 esemplari postbellici, tutti segnati da una marcata vocazione sportiva e artigianale.
Storia dei modelli Frazer Nash
La produzione si suddivide nettamente tra periodo ante- e postbellico. Negli anni '20 e '30 le protagoniste sono la Fast Tourer, la Super Sport e la Colmore, auto leggere e spartane che conquistano gli appassionati di guida pura; tra i motori spiccano gli Anzani e i Meadows a 4 e 6 cilindri. Prima della guerra, la 328 BMW rappresenta il vertice tecnologico. Nel dopoguerra la gamma viene completamente rinnovata: nascono la Le Mans Replica (poi Competition), la Mille Miglia, la Targa Florio e la Continental, tutte generalmente mosse dal 6 cilindri Bristol da 2,0 litri. Modelli come la Le Mans Replica Mk II si evidenziano per il telaio alleggerito e la carrozzeria d’alluminio. Prodotti in tiratura estremamente limitata, molti di questi veicoli sono realizzati su specifica del cliente, risultando quindi pezzi unici o quasi.
Punti salienti e particolarità dei Frazer Nash
Il marchio Frazer Nash si distingue storicamente per la trasmissione a catena, soluzione inedita che influisce positivamente su prestazione e affidabilità in gara. Nel dopoguerra, il focus si sposta su telai leggeri, motori 6 cilindri raffinatamente derivati dalle BMW 328 e continui aggiornamenti per l’uso competitivo (come differenziali autobloccanti ZF o carrozzerie in alluminio). Le auto venivano fornite con strumenti a orologeria Chronometric, serbatoi in alluminio da oltre 70 litri, ruote in lega leggera e dettagli funzionali agli scopi agonistici come la posizione verticale della ruota di scorta nel bagagliaio. La quasi totalità della produzione adotta la guida a destra. Frazer Nash ha ottenuto risultati significativi a Le Mans (3° posto nel 1949), alla Targa Florio (vittoria nel 1951) e alla 12 Ore di Sebring (successo nel 1952).
Dati tecnici Frazer Nash
Serie speciali e modelli unici
Le Le Mans Replica (Mk I e Mk II, prodotte in soli 29 esemplari fra 1949 e 1954), sono veicoli sviluppati espressamente per la competizione internazionale, dotati di telaio alleggerito e accorgimenti tecnici specifici. Le poche GFK Microplas Mistral sono casi quasi unici nel panorama dell’epoca. Fra le anteguerra, la Ulster 100 e la Colmore nelle varianti a 4 o 6 cilindri riscuotono interesse per specificità telaistica e motori ad alte prestazioni.
Motore, trasmissioni e comportamento su strada
La reputazione sportiva di Frazer Nash nasce dall’abbinamento fra peso contenuto, telaio rigido e motori vivaci. Le versioni competizione come Le Mans Rep risultano particolarmente reattive in inserimento curva e in uscita, grazie anche al differenziale autobloccante opzionale e al bilanciamento dei pesi. Il cambio manuale a 4 rapporti, mutuato in molti casi dalla tecnologia Borg-Warner, si abbina perfettamente al sei cilindri Bristol, che offre una progressione robusta su tutto l’arco di erogazione. Su strada le Frazer Nash trasmettono sensazioni spartane e meccaniche, più affini a una vettura da corsa che a un’auto di uso stradale comune. L’assetto rigido predilige la precisione sul misto e la rapidità negli spostamenti di carico rispetto al comfort assoluto. - Le Mans Replica Mk II: 2.0 6 cilindri Bristol, circa 850 kg, 130-145 CV, guidabilità esasperata da competizione.
- Continental: Ultima serie, prodotta 1956-1957, spesso equipaggiata con elementi evoluti per la categoria sportiva.
- Super Sports: Prodotta con motore Anzani 4 cilindri anteguerra.
- Colmore: Telaio rivisto per massima leggerezza, versione 1.5L (Meadows) o 6 cilindri Blackburne.
Abitacolo, comfort e design esterno
Il design Frazer Nash privilegia funzionalità e leggerezza. Le linee sono pulite, senza orpelli superflui; la carrozzeria in alluminio (o in pochissimi casi in vetroresina) rispecchia la logica della costruzione artigianale orientata alla gara. Il cockpit è spartano, con strumentazione period correct e sedili privi di regolazioni avanzate, spesso in pelle o vinile tecnico. Vernici storiche come il Bristol Green caratterizzano i pezzi d’epoca. Dettagli come la ruota di scorta esposta e la griglia anteriore variano tra le serie; nelle Replica Le Mans MkII la griglia viene modificata per ottimizzare la ventilazione. Le soluzioni aerodinamiche appaiono minime ma pensate per la funzionalità in pista. Gli allestimenti sono spesso custom sulla base delle richieste dei primi proprietari, con accessori come fari supplementari o cruscotti arricchiti da tachimetri a orologeria.
Altri dettagli e contesto Frazer Nash
Il logo Frazer Nash è tradizionalmente una losanga punteggiata di rosso con scritta centrale, tranne che per i modelli realizzati in collaborazione con BMW, che adottano la tipica corona BMW blu-bianca e il nome Frazer Nash dorato. Frazer Nash è anche stato importatore esclusivo Porsche con AFN negli anni ’50, contribuendo a introdurre modelli sportivi tedeschi nel mercato britannico e internazionale.
Riepilogo
Frazer Nash si distingue per caratteristiche tecniche e storiche che hanno segnato la storia dell’automobilismo sportivo europeo tra le due guerre e nel dopoguerra. Trasmissione a catena, soluzioni telaistiche innovative, selezione di motori versatili da competizione e una produzione esclusivamente artigianale rendono i Frazer Nash auto speciali sia da collezionare sia da guidare. Tra le scelte di riferimento per gli appassionati italiani: Le Mans Replica, Continental, TT e i modelli FN 209, tutti legati a una tradizione corsaiola che resta nell’immaginario collettivo degli amanti delle auto sportive d’epoca.



