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Amphicar auto d'epoca in vendita
L’Amphicar è una vettura unica: l’unico vero modello di produzione di serie capace di spostarsi con facilità sia su strada che sull’acqua. Questo audace cabriolet tedesco degli anni Sessanta rappresenta una sfida tecnica alla mobilità tradizionale ed è oggi uno dei veicoli anfibi più ricercati dagli appassionati di auto storiche.
Risultati della ricerca

1967 | Amphicar 770
AMPHICAR 770

1964 | Amphicar 770
Amphicar 770 M1065

1964 | Amphicar 770
Amphicar 770 Cabriolet M0802

1962 | Amphicar 770
Amphicar 770 M0825
Riferimenti all'annuncio "Amphicar" di Classic Trader
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1964 | Amphicar 770
Amphicar 770
1962 | Amphicar 770
1962 Amphicar 770
1965 | Amphicar 770
Amphicar 770
1962 | Amphicar 770
Original amphibious car
Storia dell’Amphicar
L’Amphicar nasce dalla mente visionaria di Hans Trippel, ingegnere tedesco con un passato legato anche allo sviluppo Mercedes. Nel 1960 inizia la produzione presso lo stabilimento DWM di Wittenau, con il telaio realizzato dalla Industrie-Werke Karlsruhe. Tra il 1961 e il 1965 vengono prodotte 3.878 unità, la stragrande maggioranza destinate gli Stati Uniti (3.046 esemplari). Il prezzo elevato (10.500 DM) e la natura estremamente di nicchia incidono negativamente sulle vendite in Germania, dove l’auto costa quanto due Volkswagen Maggiolino. Dal 1964, a fronte di scorte ancora invendute, il prezzo scende a 8.385 DM. Dopo la fine della produzione, tutta la linea di montaggio e i ricambi sono stati rilevati dall’americana Hugh Gordon di Santa Fe Springs. Oggi l’Amphicar resta un simbolo dello sperimentalismo automobilistico europeo.
Evoluzione e gamma modelli
La gamma Amphicar è rappresentata quasi esclusivamente dalla Model 770, prodotta come cabriolet quattro posti dal 1961 al 1965. Non ci sono serie successive né facelift significativi: la produzione è rimasta limitata a un solo modello. Il motore utilizzato è un quattro cilindri 1.2 litri Triumph Herald; la gestione meccanica affidabile ma basica riflette chiaramente lo spirito innovativo ma pragmatico del progetto. Non ci sono stati veri predecessori in produzione di serie e, dopo il 1965, nessun altro veicolo della stessa tipologia ha raccolto lo stesso interesse o diffusione.
Punti di forza e particolarità dell’Amphicar
La principale caratteristica dell’Amphicar è la sua reale doppia natura: può navigare su lago e fiumi grazie a due eliche in nylon posizionate sotto il paraurti posteriore, mentre il telaio completamente in acciaio e le guarnizioni delle portiere ne assicurano la tenuta stagna. Il volante aziona la direzione anche in acqua, rendendo la guida intuitiva in entrambe le modalità. La Model 770 unisce componentistica automobilistica britannica (Triumph) e soluzioni nautiche avanzate per l’epoca (pompa di sentina, luci di posizione rosso-verdi, segnalatore acustico specifico su cofano). La produzione è estremamente limitata: secondo i dati, il Model 770 rappresenta il 100% sia dell’offerta che delle visualizzazioni su Classic Trader, dominance assoluta rispetto ad altre rarità dello stesso segmento.
Dati tecnici dell’Amphicar Model 770
Edizioni speciali e modelli da collezione
Non esistono vere e proprie edizioni speciali della Amphicar; tutte le Model 770 sono considerate rare per l’esiguo numero di esemplari tuttora circolanti. Alcuni colori di carrozzeria (bianco, rosso, blu, verde) possono riscontrare diverso interesse tra i collezionisti, soprattutto se abbinati a interni e dotazioni originali.
Manutenzione e attenzioni particolari
La manutenzione su Amphicar richiede attenzione particolare dopo ogni uso in acqua: le boccole vanno ingrassate (spesso è necessario smontare il divano posteriore), le guarnizioni delle porte e la pompa di sentina vanno verificate per scongiurare infiltrazioni. La carrozzeria interamente in acciaio la espone fortemente alla ruggine, soprattutto dopo esposizioni prolungate in ambiente umido. La disponibilità di ricambi può presentare difficoltà, essendo limitata ai fondi di magazzino ceduti all’americana Hugh Gordon alla fine degli anni Sessanta.
Motore, trasmissione e comportamento su strada/acqua
Il quattro cilindri Triumph garantisce buona elasticità su asfalto, con una velocità di punta dintorno ai 110 km/h. Le sospensioni risultano piuttosto rigide, privilegiano la tenuta e la sicurezza nella navigazione in acqua (fino a circa 13 km/h). La trasmissione manuale a quattro marce gestisce indipendentemente la trazione delle ruote e delle eliche posteriori; la retromarcia è operativa anche in modalità nautica. La guida su strada si avvicina a quella delle piccole inglesi degli anni Sessanta, mentre sull’acqua l’esperienza è unica: le ruote anteriori servono da timone e la stabilità dipende dalla distribuzione dei pesi. Amphicar Model 770: motore Triumph 1.2, 44 CV, 4 marce, velocità massima 110 km/h su strada, 13 km/h sull’acqua.
Design: interni, comfort ed estetica
Il design della Amphicar evidenzia la volontà di unire praticità nautica ed eleganza tedesca: il corpo cabriolet autoportante accoglie quattro passeggeri. Gli interni sono sobri, prioritari in funzione dell’uso anfibio e facilmente lavabili. Le particolari guarnizioni delle portiere e la chiusura a leva dagli interni ne rendono evidente la doppia destinazione d’uso. I colori disponibili (bianco, rosso, azzurro e verde) si abbinano a dettagli cromati ed elementi funzionali all’utilizzo sull’acqua come luci di navigazione e pompa di sentina. I fanali, i paraurti e la strumentazione sono tipici delle produzioni europee dell’epoca, mentre la disposizione delle eliche posteriori e la forma del cofano anteriore sono studiate appositamente per l’idrodinamica.
Altre informazioni rilevanti
Per guidare l’Amphicar sull’acqua in Italia occorre essere in possesso della patente nautica entro le 12 miglia, mentre su strada basta la normale patente di guida. Alcuni esemplari hanno partecipato a traversate celebri come quella della Manica e sono stati impiegati in eventi promozionali e film internazionali. Il logo Amphicar, con la lettera A e onde blu, richiama immediatamente la doppia anima terra-acqua del mezzo.
In sintesi
L’Amphicar Model 770 rappresenta una sfida ingegneristica degli anni Sessanta rimasta insuperata: vera vettura di serie per terra e acqua, con una produzione inferiore a 4.000 esemplari, è oggi tra le presenze più rare e interessanti tra le auto d’epoca. La sua unicità tecnica, l’estetica inconfondibile e la meccanica diretta la rendono un pezzo ambito per chi cerca un classico fuori dagli schemi.



