Alpine A 310 auto d’epoca in vendita
La Alpine A310, costruita tra il 1971 e il 1984, rappresenta uno dei punti più alti dell’ingegneria sportiva francese, sviluppata inizialmente per competere con le rivali tedesche. Dotata prima di motore a 4 cilindri e, dal 1976, di un vigoroso V6 PRV, ha lasciato il segno tanto nelle competizioni quanto nell’evoluzione tecnica delle auto da strada francesi.
Suchergebnisse

1975 | Alpine A 310 1600 VF injection
ALPINE RENAULT A 310 1600 VF 1975
Riferimenti all'annuncio "Alpine A 310" di Classic Trader
Di seguito troverai annunci relativi alla tua ricerca che non sono più disponibili su Classic Trader. Utilizza queste informazioni per ottenere una panoramica sulla disponibilità, le tendenze di valore e i prezzi attuali di una "Alpine A 310" e fare una scelta d'acquisto più informata.
1984 | Alpine A 310 V6
Renault Alpine A 310 S
1984 | Alpine A 310 V6
Mit Plenk & Ringswandl - Umbau , 4 x weltweit , wunderschöner Oldtimer
1979 | Alpine A 310 V6
Alpine 310A -orig. 92.000km-
1982 | Alpine A 310 V6
34.000 km; body groupe 4
1973 | Alpine A 310 1600 VF injection
rally car; 1-616
1984 | Alpine A 310 V6
17.000 km
1975 | Alpine A 310 1600 VF injection
1980 | Alpine A 310 V6
Renault Alpine A310
1978 | Alpine A 310 V6
Renault Alpine A310 V6 Liebhaber Fahrzeug TÜV +H 2025
1980 | Alpine A 310 V6
Renault Alpine A310 V6 Fleischmann Gotti Devil Weber
1978 | Alpine A 310 V6
Gr.4 livrea Calberson - 1978
Storia e sviluppo della Alpine A310
Nel 1968 Jean Rédélé, fondatore di Alpine, diede il via alla progettazione dell’A310, con l’obiettivo di creare una sportiva francese in grado di rivaleggiare con Porsche. La presentazione ufficiale avvenne al Salone di Ginevra del 1971. La produzione, a carattere quasi artigianale, vedeva il telaio centrale irrigidito abbinato a una carrozzeria in vetroresina realizzata interamente a mano. Il progetto era incentrato non solo sulle performance, ma anche su un migliore comfort rispetto alla spartana A110. L’adozione di molte soluzioni tecniche Renault, tra cui la meccanica derivata da R8 e R10 e i motori 1.6 derivati Renault 16 TS, caratterizzò la prima serie, rivelatasi però meno briosa dell’attesa. Fu solo con l’arrivo del motore V6 nel 1976 che la A310 iniziò a riscuotere maggior interesse anche commerciale, grazie ai 150 CV disponibili a fronte di un aumento di peso rispetto alla progenitrice.
Evoluzione e varianti del modello
La Alpine A310 nacque come erede della A110, dalla quale riprendeva il layout base e alcune soluzioni tecnologiche, aggiornate però in chiave più moderna. La prima serie equipaggiava il noto 4 cilindri Renault da 1.6 litri (115 CV), per poi essere sostituito nel 1976 dal sei cilindri a V PRV – adottato in diverse cilindrate tra 2.664 e 2.849 cc, con potenze da 150 a oltre 200 CV nelle versioni più spinte. Trasmissioni manuali a 4 e poi 5 marce, sospensioni riviste e dettagli pensati per l’uso sportivo caratterizzano la storia evolutiva dell’A310, i cui principali aggiornamenti stilistici furono firmati dallo studio di Robert Opron. La gamma si arricchì progressivamente di versioni omologate per la pista, inclusi alcuni rarissimi kit Gruppo 4.
Caratteristiche distintive e presenza sul mercato
La Alpine A310 si distingue per la leggera carrozzeria in vetroresina, la posizione posteriore-centrale del propulsore, la distribuzione dei pesi ottimizzata e la meccanica direttamente derivata dalle Renault da competizione. L’adozione del V6 PRV (150-220 CV) e le evoluzioni sviluppate per i rally, incluse varianti con kit Gruppo 4, ruote specifiche (BBS, Gotti), assetti racing (sospensioni Eibach, ammortizzatori Spax), sistemi frenanti rinforzati e abbondante uso di materiali racing per telaio e scocca, rendono ogni esemplare unico. In particolare, la A310 si è ritagliata una posizione rilevante nel parco Alpine: tutte le inserzioni e il 100% delle visualizzazioni relative ad Alpine su Classic Trader riguarda la serie A310, segno della centralità di questo modello per la casa.
Dati tecnici
Versioni speciali e modelli da collezione
Le serie più ricercate sono le A310 V6 Pack GT Kit Boulogne (solo 27 esemplari) costruite tra il 1983 e il 1984 e le configurazioni con kit Groupe 4 omologate per il motorsport storico. Questi modelli si distinguono per motorizzazioni potenziate, carreggiate allargate, assetti specifici e allestimenti da competizione che, in molti casi, comprendono documenti storici, restauri certificati e omologazioni FIA/ACI SPORT. Alcune A310 da corsa riportano numero di telaio, livree Calberson originali e partecipazione documentata a grandi eventi rallystici.
Debolezze e attenzioni nella manutenzione
Trattandosi di vetture artigianali con una forte componente in vetroresina e una base meccanica spesso modificata ex-motorsport, è fondamentale ispezionare l’integrità del telaio tubolare, controllare i punti di ancoraggio della scocca e verificare restauri professionali della carrozzeria. Un esemplare ben conservato deve mostrare revisione dei sistemi frenanti rinforzati, impianti elettrici aggiornati e trasmissione senza giochi eccessivi. L’usura degli interni (specialmente velour blu) e la presenza di ricambi originali sono parametri da non trascurare, specie per chi punta all’omologazione storico-sportiva.
Motore, trasmissione e comportamento su strada
Il carattere della Alpine A310 si esprime nella leggerezza della costruzione e nella spinta vigorosa dei sei cilindri PRV, disponibili nelle versioni stradali e in configurazioni corsaiole. La disposizione meccanica posteriore gli conferisce un assetto molto particolare, bilanciato ma impegnativo da sfruttare al limite. Sospensioni e impianto frenante sono dimensionati per l’uso sportivo, con frequenti upgrade racing su molte vetture in circolazione. L’A310 ha dimostrato le sue potenzialità nelle gare rally, vincendo la campionato francese Rallycross 1977 con Guy Fréquelin. - Alpine A310 1600 (1971-1976): 4 cilindri, 115 CV, cambio 4 marce.
- Alpine A310 V6 (1976-1984): 2.7/2.8 V6, 150-200+ CV, cambio 5 marce, versioni GT/Gruppo 4, assetto specifico, freni maggiorati.
Estetica, interni e dettagli di stile
Lo stile della A310, rinnovato da Robert Opron, sottolinea le forme basse, i passaruota marcati (soprattutto nelle versioni GT), e particolari come la copertura dei fari in plastica ottimizzata in galleria del vento. Materiali interni spesso ricostruiti secondo la configurazione originale: sedili in velluto blu, plancia tipica Alpine, strumentazione supplementare per la navigazione. Alcuni modelli sono dotati di vetri laterali in plexiglass sagomato e dettagli specifici come le ruote BBS o Gotti, kit di illuminazione supplementare e gabbie rollbar integrate. Le verniciature più celebri rimandano alle livree ufficiali Calberson dei rally di fine anni '70. Accessori motorsport come supporti navigatore, comandi batteria accessibili, sistemi antincendio elettronici e serbatoi rinforzati sono quasi di serie sulle vetture da corsa.
Altre caratteristiche rilevanti
Molti esemplari conservano una completa documentazione storica, con fascicoli, reportage sulle restaurazioni, certificazioni originali Alpine e talvolta omologazione HTP o ACI SPORT per partecipazione a eventi di motorsport storico. La personalizzazione nella meccanica e nell’allestimento è elevatissima grazie anche alle numerose deroghe FIA che permettono sostituzioni di cambio, assali, sospensioni e carburatori.
In sintesi
La Alpine A310 è una testimonianza straordinaria dell’ingegno automobilistico francese degli anni ’70 e ’80: vettura carismatica, con una presenza distintiva facilmente riconoscibile fra i classici sportivi europei. Il 100% dell’offerta Alpine attualmente ruota intorno a questa serie, sottolineandone la rilevanza storica e commerciale. Ideale per chi cerca un’auto sportiva con storia documentata, capace di prestazioni elevate sia su strada che in ambito motorsport storico.
