Volvo 240: Acquista auto d'epoca

Storia e origini della Volvo 240

La Volvo 240 fu introdotta sul mercato nel 1974 come evoluzione della gamma 140, firmata dal designer Jan Wilsgaard. Rappresentò uno dei maggiori successi industriali della casa svedese, con quasi 2,8 milioni di esemplari prodotti fino al 1993. La 240 nasce come risposta alla crescente domanda di sicurezza e durabilità automobilistica, recependo caratteristiche tecniche e di sicurezza sviluppate con il prototipo VESC. In Italia la 240 è sempre stata principalmente presente nelle versioni berlina quattro porte (244) e station wagon cinque porte (245), mentre la 242 coupé rimase esclusa dall’importazione ufficiale. Il modello ebbe un ruolo fondamentale anche nella crescita della reputazione Volvo in ambito sicurezza stradale.

Evoluzione della gamma Volvo 240

La serie 240 debuttò in varie declinazioni: 242 (due porte), 244 (quattro porte), 245 (station wagon). In Italia i motori a benzina erano prevalentemente da 1.986 cm³, adottando successivamente anche varianti più potenti con motori da 2.127 cm³ e, dalla fine degli anni ’70, la versione Diesel equipaggiata con il sei cilindri Volkswagen da 2,4 litri. Dal 1983 tutta la gamma assunse la denominazione 240, con aggiornamenti estetici e di allestimento. Le sigle DL, GL, GLE, GLT, Turbo e Polar differenziavano finiture e dotazioni, mentre alcune versioni, come il 240 Turbo e le polar, sono particolarmente ricercate per le loro specificità tecniche e d’allestimento. La produzione si concluse nel 1993, sostituita dalla serie 740, ma la 240 rimase sul mercato ancora per un anno.

Caratteristiche salienti e curiosità

La Volvo 240 è apprezzata per la struttura robusta, l’elevata longevità del motore e la meccanica semplificata che ne facilitano manutenzione e uso quotidiano. È nota per l’ergonomia degli interni, l’ampio abitacolo (in particolare nelle station wagon), le dotazioni di sicurezza come le cinture a tre punti e i crash box, e per la qualità costruttiva superiore rispetto a molte rivali dell’epoca. Dal 1983 in poi diventò un riferimento anche nelle competizioni, ottenendo risultati di rilievo nel motorsport. Le versioni Turbo, Diesel (motore VW), GLT e Polar sono le più ricercate dagli estimatori. I colori più diffusi erano caratteristici Volvo: argento, rosso, blu, verde, bianco, grigio e beige.

Dati tecnici e caratteristiche principali

Versioni speciali e modelli rari

Le versioni Polar, prodotte verso la fine della carriera commerciale, rappresentano le varianti meglio accessoriate dedicate al mercato italiano, con climatizzazione, finestrini elettrici e finiture curate. Il raro 240 Turbo, con motore sovralimentato, è particolarmente ambito dagli appassionati di performance. Da segnalare anche il 243 (prodotto solo per alcuni mercati Baltici), la serie limitata GT, e i modelli commerciali come furgoni, ambulanze e carri funebri, oggi oggetti di collezionismo.

Debolezze comuni e punti da ispezionare

Punto critico della Volvo 240 è la corrosione: particolare attenzione deve essere rivolta ai passaruota posteriori, riserva della ruota, portellone nei wagon, sottoscocca e montanti portiere. Diversi punti possono essere nascosti da coperture plastiche o riparazioni superficiali. Gli interni, pur robusti, possono presentare crepe su plancia e danni a plastiche e sedili dopo lunga esposizione. Meccanicamente il motore e la trasmissione sono tra i più resistenti, eccezion fatta per il rischio distribuzione (B230K) del 1987 e qualche criticità al quinto rapporto del cambio M47. L’impianto elettrico rare volte presenta guasti a ventole interni o quadro accensione. É consigliato esaminare la vettura insieme a un esperto o carrozziere per evitare brutte sorprese soprattutto su esemplari apparentemente restaurati.

Motore, trasmissione e comportamento su strada

La guidabilità della Volvo 240 si basa su una meccanica semplice, con trazione posteriore e sospensioni tarate per comfort e stabilità, qualità apprezzate soprattutto nei lunghi viaggi e nei percorsi misti. La geometria dello sterzo è stata progettata per garantire un raggio di sterzata insolitamente ridotto per la categoria, agevolando le manovre anche in città. Il 244 e il 245 con motori da 2 litri ad iniezione offrono un’erogazione fluida e una notevole resistenza a percorrenze elevate. Il cambio manuale è preciso, mentre l’automatico si distingue per l’affidabilità. - 244 2.0 GL: Berline quattro porte, ideali per chi cerca comfort ed economicità d’uso.

• 245 Polar: Immancabile tra le station wagon italiane, con spazio generoso e finiture complete.
• 240 Turbo: Prestazioni elevate per l’epoca grazie al motore sovralimentato.
• 240 Diesel: Apprezzata per i bassi consumi, soprattutto in ambito familiare o professionale.
• 244/245 DL e GLE: Versioni con equipaggiamento ricco e motorizzazioni robuste.

Design e dotazioni d'epoca

La linea della Volvo 240, con forme squadrate e superfici vetrate generose, riflette il gusto scandinavo degli anni ’70 e ’80, unito a una funzionalità che privilegia praticità e sicurezza. Il designer Jan Wilsgaard optò per una carrozzeria senza fronzoli, con mascherina e gruppi ottici ben proporzionati e materiali destinati a durare nel tempo. Gli interni sono sobri e funzionali, con sedili in tessuto o pelle, strumentazione chiara, climatizzatore disponibile nelle versioni di punta, autoradio specifico per modello, e numerosi vani portaoggetti. Piacevoli le finiture delle versioni Polar e GLE, con tappezzerie migliorate e inserti cromati. Tra gli optional: tetto apribile, gancio traino, headrest posteriori, sedili riscaldabili e una vasta offerta di colori, dal classic silver al rosso scuro.

Altri aspetti di interesse

Da segnalare la lunga vita della 240 in ambito motorsport, soprattutto fra il 1983 e il 1985, oltre che nelle flotte di enti pubblici e operatori turistici grazie alla nota affidabilità. Gran parte delle 240 circolanti può ancora contare su una buona reperibilità di ricambi nuovi e usati, con club e appassionati particolarmente attivi in Italia.

In sintesi

La Volvo 240 resta una protagonista assoluta tra le auto d’epoca di area scandinava, apprezzata in Italia per versatilità, affidabilità e prestazioni adeguate, soprattutto nelle versioni station wagon. Semplicità costruttiva, dotazioni complete per l’epoca e facilità di manutenzione la rendono una scelta intelligente sia per l’utilizzo quotidiano sia per collezionisti che privilegiano la fruibilità.