Star 12/40 Oldtimer kaufen

Storia della Star 12/40

La casa automobilistica inglese Star fu una presenza importante nel panorama europeo dei primi decenni del XX secolo. Fondata a Wolverhampton nel 1898, Star era conosciuta per l'attenzione ai dettagli tecnici e la costruzione artigianale dei suoi modelli. La serie 12/40 venne lanciata negli anni ’20, periodo di profonde innovazioni nel settore automotive, puntando su affidabilità e comfort di marcia. Questo modello segnava il passaggio da vetture spartane a quelle più orientate al lusso, pur mantenendo un occhio di riguardo verso le esigenze della clientela più conservatrice dell’epoca.

Evoluzione e storia dei modelli

La Star 12/40 nasce come evoluzione di precedenti modelli della casa, contraddistinta per il suo motore a quattro cilindri e una cura particolare nella trasmissione. Le versioni precedenti, meno potenti, avevano reso la Star una scelta di nicchia. In questa configurazione, la 12/40 si posiziona come ponte tra l’epoca prebellica e quella degli anni ’30, caratterizzata da carrozzerie più moderne e soluzioni ingegneristiche più spinte. La produzione limitata garantisce oggi una presenza molto esigua sulle strade e nei raduni storici.

Particolarità della Star 12/40

Un aspetto raro della Star 12/40 è la sua costruzione: molti elementi venivano realizzati a mano. Lo châssis robusto e la facilità di manutenzione la rendono una delle scelte ideali per gli appassionati di automobilismo vintage. L’approvvigionamento di ricambi, tuttavia, resta complesso; ciò la differenzia nettamente da marchi coevi più diffusi. Secondo i dati di mercato, il modello rappresenta una quota inferiore all’1% sia in termini di disponibilità che di visualizzazioni all’interno del marchio, confermando lo status di vettura piuttosto rara in Italia.

Dati tecnici della Star 12/40

Versioni speciali e limitate

Non risultano versioni limitate o varianti particolarmente rare della 12/40, tuttavia capitavano spesso esemplari one-off prodotti su richiesta specifica del cliente, come accadeva per molte auto inglesi di quell’epoca.

Debolezze e punti da controllare

Anche in assenza di fonti specifiche, è noto che sulle Star prodotte negli anni ‘20 è fondamentale prestare attenzione al telaio (verniciature e tracce di corrosione), alla lubrificazione del motore e all’integrità del cambio manuale. La difficoltà nel reperire alcuni ricambi rappresenta il più grande ostacolo per chi desidera mantenere la 12/40 in perfetta efficienza.

Motore, trasmissione e comportamento su strada

La Star 12/40 offre prestazioni adeguate all’epoca: la velocità massima si aggira intorno ai 90 km/h. Il cambio manuale richiede precisione e una certa sensibilità, tipica delle vetture storiche britanniche. La tenuta di strada, seppur datata, è dignitosa grazie a un telaio ben progettato e a sospensioni robuste. Nella gamma Star i modelli 12/40 restano poco diffusi rispetto ad altri veicoli inglesi della stessa fascia; nonostante ciò, la 12/40 si distingue per la sua unicità tecnica e la tradizione manifatturiera.

Interni, comfort ed elementi di design

All’interno spiccano materiali come il legno e la pelle, in piena tradizione britannica. Il cruscotto in legno massello e la strumentazione analogica danno un forte senso di artigianalità. Sui modelli destinati a clienti più esigenti era spesso disponibile la verniciatura bicolore ed alcune dotazioni speciali, come l’orologio originale montato sulla plancia o i cerchi a raggi con finitura cromata.

Ulteriori dettagli di interesse

Alcuni esemplari vennero utilizzati come base per carrozzerie speciali, soprattutto da officine britanniche, rendendo ogni veicolo unico. I club di appassionati Star in Europa facilitano l'interscambio di informazioni tra restauratori.

Sintesi

La Star 12/40 rappresenta una scelta raffinata per chi cerca un'auto d’epoca poco convenzionale. Costruzione d'altri tempi, ricercatezza tecnica e rarità assoluta la rendono una delle vetture inglesi più autentiche degli anni ’20. Chi decide di restaurare e conservare una 12/40 contribuisce direttamente a mantenere viva la memoria di una delle fasi più sperimentali dell’automobilismo europeo.