Peerless GT auto d’epoca in vendita
La Peerless GT unisce eleganza britannica e spirito sportivo degli anni ’50 in una coupé rara e tecnologicamente innovativa per il periodo. Le sue caratteristiche tecniche avanzate, unite a una produzione limitata, la rendono particolarmente apprezzata tra gli appassionati di auto storiche.
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1959 | Peerless GT
Peerless GT GranTurismo 2.2 liters, Bj, 1959, racing car 156 hp
Introduzione e storia della Peerless GT
La Peerless GT nasce in Inghilterra a metà degli anni ’50, frutto dell’intraprendenza di Bernie Rodger e John Gordon. Questo modello fu progettato come alternativa artigianale alle sportive britanniche più celebri dell’epoca. La GT venne presentata per la prima volta nel 1957 come coupé 2+2, caratterizzata dalla carrozzeria in vetroresina, una soluzione ancora pionieristica in quel periodo, sostenuta da un telaio di tipo spaceframe in acciaio. Peerless cercava così di offrire una vettura capace di unire le doti stradali delle Granturismo all’abitabilità per la famiglia, mantenendo un buon livello di comfort e ottime prestazioni stradali, grazie soprattutto alla meccanica Triumph. La produzione, attiva fino al 1960 circa, rimase volutamente su numeri molto bassi, rendendo oggi la Peerless GT una presenza esclusiva nel panorama dei raduni storici.
Storia del modello
La Peerless GT nasce come evoluzione diretta del prototipo Peerless e non dispone di veri predecessori commerciali. Dopo il termine della produzione Peerless, l’esperienza e il know-how accumulati contribuirono indirettamente allo sviluppo delle Gordon-Keeble. Durante la sua breve vita produttiva furono implementate alcune migliorie tecniche e di finitura, ma la GT rimase sostanzialmente fedele al concept iniziale. Oggi qualsiasi esemplare GT è da considerarsi modello di riferimento assoluto per la casa Peerless.
Particolarità della Peerless GT
Uno degli aspetti più interessanti della Peerless GT è il telaio spaceframe abbinato a una carrozzeria completamente in vetroresina, un approccio utilizzato da pochissime auto del periodo. A livello tecnico, la vettura adottava la meccanica della Triumph TR3, tra cui il robusto motore a quattro cilindri da 2 litri. Il progetto permetteva di avere una vera 2+2 in grado di affrontare lunghi viaggi, mantenendo però un assetto e una guida da sportiva. Lo stile ricercato, con elementi tipicamente britannici come il frontale sottile e le linee fluide posteriori, fa della Peerless GT una coupé dall’estetica fortemente riconoscibile.
Dati tecnici
Versioni speciali e modelli da collezione
Durante la breve vita produttiva della Peerless GT non vennero ufficialmente presentate versioni speciali di fabbrica. Tuttavia, alcuni esemplari risultano personalizzati dal primo proprietario o successivamente modificati, soprattutto per la partecipazione a competizioni storiche. Queste varianti, spesso equipaggiate con elementi meccanici e accessori non di serie, possono destare particolare interesse tra i collezionisti.
Punti deboli e manutenzione
Non sono note criticità endemiche, ma la particolare costruzione spaceframe e la carrozzeria in vetroresina richiedono controlli accurati su telai, punti di fissaggio e presenza di eventuali riparazioni strutturali. La meccanica Triumph, se mantenuta secondo specifiche, risulta robusta. Originalità e stato delle componenti, in particolare degli interni e della strumentazione, incidono notevolmente sul valore della vettura.
Motore, prestazioni, cambio e comportamento su strada
La Peerless GT impiega il motore 2.0 litri a quattro cilindri della Triumph TR3, abbinato a un cambio manuale a 4 rapporti. Questa combinazione consente prestazioni brillanti per una 2+2 degli anni ’50, con una guida precisa grazie all’assetto rigido e al peso contenuto. L’elevata rigidità del telaio spaceframe permette inserimenti in curva rapidi e trasmette il feeling autentico della guida sportiva di quel periodo. Il comfort resta su buoni livelli, soprattutto in relazione alle concorrenti dirette. Tra le GT prodotte neppure due sono identiche, dato l’elevato grado di componentistica adattata all’epoca. Alcuni esemplari hanno preso parte a competizioni storiche, distinguendosi per specifiche tecniche e dettagli da corsa (rollbar, assetto ribassato, impianto frenante maggiorato).
Interni, comfort, esterni e design
Gli interni della Peerless GT seguono uno stile sobrio e pratico: strumentazione Smiths, selleria in pelle e dettagli in legno. L’abitacolo, pur essendo compatto, offre due piccoli posti posteriori. La linea del tetto filante e la coda tronca enfatizzano il carattere sportivo. Tra gli accessori d’epoca si trovano occasionalmente fendinebbia supplementari, ruote a raggi cromate e dettagli cromati sulle fiancate e sui paraurti. La scelta dei colori variava su richiesta del cliente, con alcune livree personalizzate tipiche della seconda metà degli anni ’50.
Altre informazioni rilevanti
Le Peerless GT si prestano bene sia a rassegne elegance sia a manifestazioni di guida classica, soprattutto grazie alla loro impostazione sportiva e alla meccanica collaudata. La sopravvivenza di molti esemplari si deve alla solida rete di club inglesi e alla disponibilità di ricambi Triumph per la parte meccanica.
Sintesi
La Peerless GT rappresenta un interessante esempio di ingegno automobilistico britannico anni ‘50, unica per combinazione di tecnologia spaceframe, meccanica Triumph e carrozzeria in vetroresina. La sua produzione limitata e l’esclusività dei pochi esemplari superstiti la rendono una proposta particolarmente stimolante per chi ricerca una GT fuori dal comune.
