Imperial Crown – Auto d’epoca in vendita

Storia e introduzione della Imperial Crown

La Imperial Crown è stata presentata dalla Chrysler Corporation come modello di punta del brand Imperial, concepito per rivaleggiare direttamente con Cadillac e Lincoln nel segmento luxury americano dagli anni ’50 ai ’60. Distintasi per la costruzione su un pianale dedicato e una collaborazione di alto profilo con la carrozzeria Ghia di Torino, la Crown divenne sinonimo di prestigio negli Stati Uniti. Un dettaglio storico notevole è la sua presenza in eventi legati alla famiglia Kennedy, compreso il funerale di JFK, dove una versione personalizzata Ghia fu immortalata in numerosi scatti ufficiali. L’impronta lasciata dalla Crown nel panorama automobilistico statunitense risiede nel suo ruolo di status symbol tra politici e celebrità, ma anche nell’approccio tecnico e stilistico che sfociava nel massimo comfort per passeggeri.

Evoluzione della gamma e delle versioni

Il marchio Imperial venne istituito da Chrysler nel 1955 come divisione indipendente dedicata al lusso fino al 1975, con una breve ripresa tra il 1981 e il 1983. La gamma Crown, all'interno della famiglia Imperial, vide il susseguirsi di varie generazioni e serie tra cui le celebri versioni Hardtop (4 porte) e Convertible, prodotte in tirature limitate. Solo nel 1960, ad esempio, furono costruiti 4510 esemplari di Hardtop e circa 1000 Convertible. Le tecnologie condivise con altri modelli Chrysler, come il New Yorker, hanno garantito affidabilità e facilità di manutenzione nel tempo.

Punti di forza della Imperial Crown

La Crown si distingueva già all’epoca per avanzate soluzioni di comfort come i sedili anteriori girevoli ('swivel seats'), i finestrini e le serrature elettrici su tutte le porte, nonché la regolazione elettrica dei sedili stessi. Da non sottovalutare il climatizzatore comandato da pulsanti cromati e la presenza di accessori come il Mirrormatic, uno specchio interno con oscuramento automatico, e il celebre radio originale AM/FM selezionabile tramite tasti. L'ampio impiego di cromature, soprattutto nella versione Cabrio, conferiva all’auto uno stile estremamente vistoso ed elegante, tipicamente americano.

Dati tecnici della Imperial Crown

Versioni speciali e modelli da collezione

Oltre alla Crown Hardtop, la Convertible è particolarmente rara: nel 1960 solo circa 1000 esemplari furono prodotti. Le versioni personalizzate – ad esempio quelle realizzate da Ghia per i Kennedy – sono considerate pezzi unici di grande valore storico e collezionistico. La possibilità di omologazione presso l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) offre inoltre vantaggi fiscali agli appassionati italiani.

Debolezze e manutenzione della Imperial Crown

Ricambi per i modelli degli anni ’60 sono ancora reperibili grazie alla compatibilità meccanica con altri Chrysler. Gli impianti elettrici delle dotazioni di bordo possono richiedere revisioni, mentre componenti come le cromature e i rivestimenti in materiali pregiati necessitano di attenzione per preservare il valore della vettura. I componenti dei sedili girevoli e le parti dell’impianto di climatizzazione a comando elettrico, tipici optional dell’epoca, sono da controllare durante l’acquisto.

Motorizzazioni, comportamento su strada, cambio e dinamica

L’Imperial Crown garantiva un’esperienza di guida estremamente confortevole: il poderoso V8 trasmetteva potenza con souplesse, e il cambio automatico TorqueFlite assisteva nelle transizioni di marcia morbide e silenziose. Le sospensioni tarate sul comfort e la massa elevata conferivano stabilità, mentre dotazioni come il climatizzatore e i sedili girevoli aumentavano il benessere di passeggeri e conducente anche su lunghe distanze. - Crown Hardtop 1960 (V8 6,8 l, 356 CV)

• Crown Convertible (produzione limitata, stile americano degli anni ’60, ampia dotazione di serie)
• Versioni personalizzate Ghia per personalità pubbliche

Stile, interni, colori e accessori dell’Imperial Crown

Le Imperial Crown degli anni ’60 si riconoscono subito per il profilo imponente e le soluzioni stilistiche in sintonia con il gusto americano dell’epoca: abbondanza di cromature, griglie marcate, cerchi dal disegno elaborato e dettagli che citano la cultura pop e la modernità dell’automobilismo statunitense. Gli interni, progettati per sei passeggeri (con possibili sedili supplementari), presentano elementi in pelle, tappezzerie di pregio e inserti cromati in plancia e portiere. Gli accessori di serie e optional includevano finestrini e sedili elettrici, radio AM/FM, climatizzatore, serrature elettriche, Mirrormatic e, per i più esigenti, sedili anteriori girevoli ('swivel seats').

Altre caratteristiche e curiosità

Alcuni esemplari possono essere convertiti per funzionare anche a GPL, alternativa già praticata nell’epoca per ridurre i costi di esercizio. La Crown è spesso richiesta come auto di rappresentanza per eventi di prestigio (matrimoni, cerimonie, manifestazioni culturali), grazie alla sua eleganza distintiva. Il design delle finiture interne, ricco di pulsanti cromati, richiama quello delle jukebox americane dei ’50 e ’60.

In sintesi

La Imperial Crown non rappresenta solo una tra le più raffinate limousine d’Oltreoceano, ma racchiude soluzioni tecniche e stilistiche di altissimo livello, tra cui il potente V8, la trasmissione automatica a pulsanti e dotazioni elettriche rare per l’epoca. I numeri prodotti limitati e le versioni speciali, come la Convertible e quelle di Carrozzeria Ghia, ne fanno una presenza davvero esclusiva nel panorama internazionale delle auto storiche di fascia alta.