|

Fairthorpe: Oldtimer in vendita

Fairthorpe è uno dei pochi marchi britannici a distinguersi per le sue vetture sportive leggere e a basso volume, spesso offerte come kit da assemblare. Le Fairthorpe, con la loro storia legata al pionierismo dell’aviazione e a una filosofia costruttiva innovativa, sono ricercate dagli estimatori delle auto particolari, grazie a soluzioni tecniche fuori dal comune e a una produzione dai numeri estremamente limitati.

Leggi di più

Risultati della ricerca

Attualmente non ci sono annunci corrispondenti alla tua ricerca.

Crea un avviso di ricerca

Venga notificato non appena viene pubblicato un annuncio che corrisponde ai tuoi filtri di ricerca.

Crea annuncio

Ha un Fairthorpe che vuole vendere? Allora crea un annuncio ora.

Crea annuncio

Riferimenti all'annuncio "Fairthorpe" di Classic Trader

Di seguito troverai annunci relativi alla tua ricerca che non sono più disponibili su Classic Trader. Utilizza queste informazioni per ottenere una panoramica sulla disponibilità, le tendenze di valore e i prezzi attuali di una "Fairthorpe" e fare una scelta d'acquisto più informata.

L'inserzione è scaduta
Immagine 1/30 di Fairthorpe Electron Minor (1959)

1959 | Fairthorpe Electron Minor

Rarität !!!!!!!

15.750 €8 mesi fa
🇩🇪
Privato

Crea un avviso di ricerca

Venga notificato non appena viene pubblicato un annuncio che corrisponde ai tuoi filtri di ricerca.

Crea annuncio

Ha un Fairthorpe che vuole vendere? Allora crea un annuncio ora.

Crea annuncio

Storia e origini di Fairthorpe

Fairthorpe nacque nel 1954 a Chalfont St Peter, nel Buckinghamshire, per iniziativa di Donald Bennett, ex alto ufficiale della RAF e imprenditore eclettico. Il marchio si fece subito notare con vetture sportive di piccole dimensioni destinate a un pubblico giovane ed entusiasta, puntando su carrozzerie in vetroresina e motori motociclistici per contenere pesi e costi. Dal 1956, però, la produzione si spostò verso auto più grandi e performanti, come la Electron (motore Coventry Climax) e la Electron Minor (motori Triumph), legando il nome Fairthorpe a proposte sportive e leggere, spesso vendute anche in versione kit assemblabile. I continui spostamenti di sede (Denham dopo il 1961) e la produzione limitata evidenziano una realtà artigianale, lontana dagli standard industriali dell’epoca.

Evoluzione dei modelli Fairthorpe

La gamma Fairthorpe si apre nel 1954 con la Atom, microcar in vetroresina con motore Excelsior di derivazione motociclistica, seguita dalla Atomota, equipaggiata con propulsore BSA da 650 cc. La svolta arriva nel 1956 con la Electron a motore Coventry Climax (1098 cc), troppo costosa per una larga diffusione ma forte di un discreto successo tra i cultori. La Electron Minor, dal 1957, democratizza la proposta sfruttando motori Triumph Standard 10 e poi Spitfire, con oltre 500 unità prodotte anche in kit. I modelli successivi come Zeta (motore Ford Zephyr 2.5 a 6 cilindri), Electrina (versione chiusa, molto rara) e TX-GT (base Triumph GT6), segnano l’apice della diversificazione Fairthorpe, insieme all’esperimento buggy Tripper. Dal 1967 rimane solo Electron Minor in produzione fino alla chiusura del marchio negli anni settanta.

Caratteristiche distintive e statistiche Fairthorpe

Le Fairthorpe si caratterizzano per costruzione in vetroresina, propulsori agili di origine motociclistica o Triumph, assetto leggero e telaio tubolare. Il concept della vettura assemblabile in proprio rappresentò un fenomeno molto britannico e, allo stesso tempo, un’anticipazione della customizzazione fai-da-te. Nella produzione totale, la Electron Minor spicca come modello principale e più diffuso, con l’azienda che non superò mai le 20 vetture al mese nemmeno nei periodi di maggiore attività.

Dati tecnici principali

Serie speciali e modelli da collezione

Solo una manciata di Electrina furono prodotte con carrozzeria chiusa; sono oggi oggetti di grande rarità tra i collezionisti. Le versioni più potenti, come la Electron equipaggiata Coventry Climax e la sportiva Zeta (con Ford Zephyr 2.5 a 6 cilindri, solo pochi esemplari), costituiscono le vere chicche per i puristi e per chi cerca versioni fuori dal comune all’interno di una già limitata nicchia.

Manutenzione e punti critici

Le Fairthorpe richiedono attenzione alla struttura in vetroresina: controllare eventuali crepe, deformazioni o riparazioni mal eseguite. I motori Triumph e Coventry Climax sono in genere robusti, ma la scarsità di ricambi e la necessità di adattamenti meccanici (data la natura artigianale e kit di molti esemplari) impongono preparazione e risorse specialistiche. Il telaio tubolare deve essere verificato per corrosione nei punti d’innesto delle sospensioni.

Prestazioni, motore e comportamento su strada

Le Fairthorpe Electron Minor sono auto leggere e agili, pensate per dare il massimo piacere di guida sulle strade tortuose grazie al telaio leggero e ai motori pronti ma non eccessivamente potenti. L’handling spicca sia su curve strette che su misti veloci, penalizzato però, nelle versioni più spinte (Zeta), da motori troppo pesanti rispetto a telaio e assetto. La trasmissione Triumph garantisce cambiata netta; il comportamento stradale è molto diretto, da vera auto inglese anni Sessanta. - Fairthorpe Electron Minor: motore Triumph, 45-93 CV, fino a 500 esemplari

  • Fairthorpe Electron: Coventry Climax 1098 cc (75-100 CV)
  • Fairthorpe Zeta: Ford Zephyr 2.5, 137 CV, 6 cilindri
  • Fairthorpe TX-GT: base Triumph GT6, assetto indipendente

Design, interni ed esterni

Le carrozzerie Fairthorpe sono caratterizzate da linee basse e compatte, realizzate artigianalmente in vetroresina. La Electron Minor, con la sua silhouette da sportiva britannica, trasmette immediatamente l’immagine della piccola granturismo locale: cofano lungo, abitacolo arretrato, due posti secchi. Gli interni sono estremamente minimali, spesso personalizzati dagli assemblatori, con strumentazione basic e sedili leggeri. Le versioni speciali potevano offrire colori personalizzati e qualche accessorio sportivo (volanti in legno o cerchi specifici), rimanendo però sempre nella sfera del “nudo e crudo” tipico delle kit car di quel periodo.

Altre informazioni

Molte Fairthorpe sono arrivate sul mercato continentale come kit o in versione parzialmente assemblata; per questo è facile trovare esemplari con specifiche tecniche difformi o con dettagli che variano sensibilmente da auto ad auto. La documentazione originale è spesso parziale, rendendo importante una verifica meticolosa prima dell’acquisto.

In sintesi

Guidare oggi una Fairthorpe significa entrare in contatto con un mondo artigianale dove ogni esemplare ha una propria storia, e spesso una propria personalità tecnica. La Electron Minor rappresenta il cuore pulsante del marchio; chi cerca una classica fuori dagli schemi, pronta a offrire sensazioni di guida autentiche e un inconfondibile stile British, la troverà perfettamente a suo agio tra le Fairthorpe.