Cooper 500 oldtimer in vendita
La Cooper 500 segna l'inizio della storia della Cooper Car Company: una monoposto da corsa leggera, nata nel secondo dopoguerra con soluzioni tecniche ingegnose e materiali di recupero. Grazie all’utilizzo di componenti Fiat Topolino e motore JAP da 500 cc, la Cooper 500 rappresenta la base del motorsport inglese degli anni ’40, anticipando l’evoluzione del marchio verso vetture più competitive.
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Storia e origini della Cooper 500
La Cooper 500 nacque nel 1946 a Surbiton, dopo la Seconda guerra mondiale. Era un periodo caratterizzato da scarsità di materiali e grande inventiva. I fondatori, padre e figlio Charles e John Cooper, adottarono un'architettura aperta e leggera, impiegando sospensioni anteriori derivate da due Fiat Topolino, integrando la traversa a balestra come elemento sia elastico che strutturale. Questo modello pionieristico fu realizzato come prototipo, ponendo le basi per la produzione di veicoli da corsa inglesi a ruote scoperte, e rappresenta il debutto assoluto della Cooper Car Company.
Evoluzione della gamma Cooper 500
La Cooper 500, identificata anche come T2/T3, è il prototipo che precedette il primo modello di produzione in serie dell’azienda: la Cooper Mk.II, lanciata nel 1948. Non vi sono predecessori diretti, poiché rappresenta la primissima vettura progettata e prodotta da Cooper. La 500 ha offerto la piattaforma per innovazioni successive sia nel motorsport britannico che internazionale, influenzando profondamente le serie Cooperative degli anni a venire.
Caratteristiche distintive della Cooper 500
La Cooper 500 si contraddistingue per la sua struttura leggera, la scelta di componenti automobilistici e motociclistici facilmente reperibili, e il layout semplice ma funzionale. L’uso di sospensioni anteriori della Fiat Topolino testimonia la capacità degli ingegneri di adattarsi al contesto post-bellico, mentre il posizionamento del motore JAP 4B Speedway forniva una dinamica di guida vivace per la categoria 500cc. I dettagli della trasmissione derivata dalle moto Triumph esprimono il carattere artigianale e l’ingegnosità della Cooper di quei primi anni.
Dati tecnici della Cooper 500
Versioni speciali e modelli da collezione
La Cooper 500 non si distingue per versioni speciali, essendo già di per sé un prototipo realizzato in pochissimi esemplari. Ogni unità assume oggi valore storico unico per la sua rilevanza nella genesi delle monoposto britanniche del dopoguerra.
Motore, trasmissione e dinamica di guida
Il piccolo monocilindrico JAP 4B da 500 cc erogava circa 45 CV, consentendo ottime prestazioni per la sua categoria, specialmente considerando il peso ridotto della vettura. Il cambio Triumph derivato dal mondo motociclistico suggerisce cambi rapidi e diretti, ben accordati con l’impostazione racing e la trazione posteriore. L’assetto estremamente semplice, unito alle sospensioni leggere della Topolino, assicurava una risposta diretta e una guida coinvolgente, ideale per i club races degli anni '40. In questa categoria, la Cooper 500 rimane il riferimento storico, anche se modelli successivi come la Cooper Mk.II hanno perfezionato molti dei suoi aspetti meccanici.
Interni, comfort, estetica e design
La carrozzeria era una classica monoposto a ruote scoperte, con telaio tubolare minimalista, nata unicamente per la pista. I materiali erano scelti per leggerezza e disponibilità: nulla di superfluo, zero accessori o dettagli di comfort, in pieno stile racing post-bellico. Il colore dominante rimaneva spesso il British Racing Green, ma il modello nacque come esemplare unico, lasciando ai restauratori la possibilità di personalizzazioni cromatiche rispettose dell'originalità.
Altri aspetti rilevanti
L’influenza della Cooper 500 si è fatta sentire anche oltre le corse: lo schema costruttivo e la sperimentazione su materiali e componenti hanno rappresentato un punto di riferimento per generazioni di costruttori britannici orientati alle competizioni su pista.
Sintesi
La Cooper 500 rappresenta una pietra miliare nella nascita delle formule monoposto inglesi: un esemplare che unisce tecnica di recupero, inventiva e passione per la velocità, segnando l'inizio di un percorso che porterà la Cooper Car Company ai vertici del motorsport negli anni successivi.