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Chrysler Airflow d'epoca in vendita

La Chrysler Airflow era un'automobile di classe media prodotta dalla Chrysler tra il 1934 e il 1937, la prima progettata pensando all'aerodinamica.

Chrysler Airflow – La progettazione

Il fondatore della Chrysler era Walter Percy Chrysler, un uomo di umili origini, appassionato di meccanica. Messosi in luce nel settore ferroviario, nel 1911 entrò in quello automobilistico, divenendo ricchissimo. Nel 1925 fondò la Chrysler Corporation, nel 1928 iniziò la costruzione del Chrysler Building a New York e fu nominato uomo dell'anno. Dopo aver introdotto il motore a sei cilindri, Chrysler finanziò un altro progetto innovativo. Il suo ingegnere Carl Breer lo convinse a puntare sull'aerodinamica delle vetture, invece che sull'eleganza. Nella progettazione dei prototipi fu usata, per la prima volta, la galleria del vento. L'obiettivo di Breer era creare una vettura che opponesse una resistenza all'aria molto minore in confronto a quella offerta dalle automobili allora in circolazione. Breer armonizzò le linee del suo prototipo, il Trifon Special, arrivando ad abbattere del 40% la resistenza all'aria. La nuova autovettura prese il nome di Chrysler Airflow, “airflow”, in inglese, significa “flusso d'aria”.

Chrysler Airflow – La produzione e la fortuna

La Chrysler Airflow a trazione posteriore fu presentata all'esposizione internazionale di Chicago il 27 marzo 1933 e venne commercializzata dal gennaio 1934. Aveva un motore con otto cilindri in linea, per un totale di sedici valvole e una cilindrata di 5.300 cm3. La potenza era di 122cv a 3.400 giri/min, raggiungeva i 145 chilometri orari e aveva tre marce. Con lo spostamento del motore sull'asse interiore si lasciava più spazio nell'abitacolo, realizzato interamente in acciaio, quando le altre case usavano il legno. I sedili anteriori risultavano più ampi, quelli posteriori più profondi.

Si puntò sulla linea aerodinamica anche per le vetture di gamma alta: le Chrysler Imperial Airflow, accompagnate dallo slogan “la macchina di domani è qui, oggi”. Fu prodotta una versione più economica della Chrysler Airflow, con un motore a sei cilindri, tramite la controllata De Soto. Il design troppo all'avanguardia della Chrysler Airflow non incontrò però i gusti del pubblico. Il 1934 si chiuse con 12.292 Chrysler Airflow e 13.940 De Soto Airflow vendute. Nel 1935 vennero apportati cambiamenti per venire incontro ai gusti della clientela, come una griglia a punta, poi modificata nel 1936. Una Chrysler Imperial Airflow divenne l'auto ufficiale del presidente delle Filippine Manuel Quezon, ma le vendite non aumentavano. Nel 1937 venne interrotta definitivamente la produzione.

La Chrysler Airflow ispirò altre case. Nella seconda metà degli anni Trenta nacquero la Peugeot 402, la Citroën Traction Avant, la Volvo Carioca, la Toyota AA, la Tatra T97, e il maggiolino Volkswagen. La Chrysler Airflow è presente in film come “Chi ha incastrato Roger Rabbit” (1988), “Chaplin” (1992), “Pearl Harbour” (2001), e “Il magnifico scherzo” (1952), con a bordo Cary Grant e Marylin Monroe.

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