1961 | Maserati 3500 GT Touring

Maserati 3500 GT del 1961, carburatori, completa, restauro completo carrozzeria con telaio separato dalla scocca. Tutte le parti vengono fornite con l'auto e necessitano di restauro. L'auto ha targhe metalliche originali Torino e certificato di immatricolazione.Primo proprietario il famoso Emilio Giletti:Emilio Giletti partecipò a 25 gare tra il 1951 e il 1955, correndo principalmente su vetture Ferrari e Maserati. Nel 1953 la grande occasione arrivò quando la Maserati decise di offrire a tre giovani piloti la possibilità di guidare le loro auto sportive: fu scelto Emilio insieme a Luigi Musso e Sergio Mantovani. Con la scuderia Officine Alfieri Maserati ottenne la sua più grande vittoria, conquistando il primo premio di classe ed il 6° posto assoluto alla Mille Miglia del 1953 su Maserati A6GCS In questo periodo ottenne alcuni successi, tra cui la vittoria extracampionato nel Trofeo Sardo del 1952 e il piazzamento sul podio alla Targa Florio del 1953. Giletti corse solo una gara di Formula 1, al Gran Premio di Modena del 1953, ma si ritirò per un guasto alla valvola della sua Maserati A6GCM. Partecipò anche al Gran Premio de la Republica Argentina del 1954, ma poi la Maserati cedette il comando a Musso.L'AMICO DI MANUEL FANGIO, Giletti ha dichiarato in un'intervista: "Al GP di Siracusa - ha proseguito - andavo più forte di un secondo al giro. Ho fatto un giro completo in mezzo ad una curva che i siciliani avevano ribattezzato il 'Cimitero' Fangio voleva che facessimo un giro di pista a piedi e che gli dicessi in ogni punto che marcia ho messo e dove ho frenato. Era uno dei pochi che era veloce sia in circuito che su strada. grande conoscitore di meccanica, ha provato quattro vetture, poi a fine giornata ha detto 'metti quel motore su questo telaio'. E gli altri avevano il carro. A me è successo nel GP di Modena in F.2, tanto che la macchina si è fermata dopo pochi giri. Ma in generale non era geloso. Nelle prove libere a Monza, dove ero riserva, mi spiegò come dovevo affrontare la curva Lesmo, che in quel momento era in piena dopo il rettilineo, a 230 km/h. "Entra con decisione e metti le ruote dove le ho messe io". Ma il mio terreno preferito erano sicuramente le strade della Targa Florio, con fango e pioggia, oppure il Passo della Futa-Raticosa e Radicofani alla Mille Miglia, dove si rischiava a causa delle gomme strette e dure come il legno.Non è un caso che nel 1961 Fangio e Giletti possedevano due Maserati 3500 GT