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Saporoshez 966 auto d’epoca in vendita

Il Saporoshez 966 è una curiosità unica del panorama automobilistico dell’Est Europa: motore V4 posteriore, carrozzeria ispirata alle tendenze occidentali e una storia strettamente legata al contesto sovietico. Scopri perché oggi il 966 attrae collezionisti in cerca di autenticità e rarità.

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Storia e contesto del Saporoshez 966

Il Saporoshez 966, prodotto dal costruttore ucraino Saporisky tra il 1966 e il 1972, rappresenta la seconda fase evolutiva della gamma compatta del marchio. Presentato per la prima volta al pubblico nell’ottobre del 1961 come modello di transizione tra il 965 A e il 966, montava una carrozzeria completamente nuova rispetto al predecessore, più lunga di 40 cm e più larga di 15 cm. Il design, fortemente ispirato alla NSU Prinz 4 e in parte alla Chevrolet Corvair, trovava così una sua personalità nell’Europa orientale, pur mantenendo una base tecnica ancora legata al modello precedente. Negli anni a seguire, il 966 fu aggiornato con nuovi motori e alcuni affinamenti, restando comunque, nella sostanza, fedele alle origini semplici e razionali per cui era stato pensato.

Evoluzione della serie 966

Nella sua prima versione, il Saporoshez 966 W venne equipaggiato con il classico motore V4 in lega leggera, accoppiato a un cambio manuale a quattro rapporti. Il modello era pensato come evoluzione del 965 A, con una meccanica quasi invariata ma un significativo avanzamento in termini di spazio e presenza su strada. Dal 1967 al 1972, la gamma fu aggiornata con un nuovo propulsore da 1197 cm³, in grado di erogare 40 CV e raggiungere una velocità massima di 118 km/h. Questa evoluzione non solo migliorò le prestazioni, ma aumentò anche il consumo, portando l’auto a circa 7,9 litri per 100 km.

Caratteristiche distintive e dati di mercato

Il Saporoshez 966 si distingue per la disposizione del motore V4 posteriore e la carrozzeria portante, molto avanzata per i parametri dell’Unione Sovietica dell’epoca. Il design richiama fortemente modelli occidentali, ma la componente tecnica rimane tipicamente spartana. Sul mercato europeo e statunitense la sua diffusione è stata limitata, soprattutto a causa di componenti giudicate poco robuste e della necessità di manutenzioni frequenti. Tuttavia, i pochi esemplari in buone condizioni oggi sono particolarmente apprezzati tra i collezionisti, poiché rappresentano un pezzo raro di storia automobilistica sovietica.

Dati tecnici del Saporoshez 966

Versioni speciali e modelli da collezione

Non risultano versioni limitate o modelli speciali ufficiali per il Saporoshez 966, anche se alcuni esemplari ben restaurati vengono oggi considerati vere e proprie rarità da collezione per la scarsità di unità superstiti in ottime condizioni.

Debolezze tecniche e consigli di manutenzione

Il motore V4 del 966 viene spesso riportato come poco robusto, così come molte delle componenti secondarie che richiedono ispezioni frequenti. Gli interventi più comuni riguardano il controllo della trasmissione, delle sospensioni e dei freni, oltre a una verifica regolare dell’impianto elettrico soggetto a usura. L’approvvigionamento di ricambi può essere oggi complesso a causa della scarsa diffusione originaria fuori dai confini dell'Est Europa.

Motorizzazioni, cambio e comportamento stradale

Nonostante le modeste prestazioni, il Saporoshez 966 si distingue per il suo approccio pragmatico alla mobilità individuale: cambio manuale a 4 rapporti, motore posteriore che garantisce una buona trazione sul bagnato e soluzioni semplici ma funzionali. La versione da 1197 cm³ e 40 CV migliora sensibilmente l’elasticità e la velocità di marcia rispetto ai primi esemplari, sebbene il consumo resti elevato viste le prestazioni generali. Trattandosi di una gamma omogenea, la versione post-1967 con motore maggiorato è la più ambita tra i restauratori, grazie a una guidabilità leggermente superiore.

Interni ed esterni: materiali e stile

La carrozzeria del 966 esibisce linee arrotondate e un’impostazione da due volumi compatta e robusta tipica degli anni '60. Gli interni puntano all’essenzialità, con materiali semplici e finiture funzionali, in linea con lo spirito socialista sovietico. Dettagli di design come i fari anteriori tondeggianti e lo sbalzo posteriore contenuto aggiungono un tocco distintivo; le versioni originali conservano elementi come il volante a due razze e la strumentazione minimale. Non sono note colorazioni o accessori speciali ufficiali, ma alcune carrozzerie sono state rifinite con tinte pastello tipiche dell'epoca di produzione.

Altri aspetti rilevanti

Il Saporoshez 966 è diventato nel tempo un simbolo della mobilità accessibile nei paesi dell’ex URSS. Oggi rappresenta una sfida interessante per chi vuole cimentarsi con il restauro di una vettura fuori dagli schemi più noti della produzione europea o americana.

In sintesi

Il Saporoshez 966 è una vettura storica che si distingue per la sua impostazione tecnica controcorrente e il design segnato dall’ispirazione occidentale, ma calato nelle necessità dell’Est Europa degli anni ‘60 e ‘70. La rarità degli esemplari superstiti e le caratteristiche uniche lo rendono particolarmente interessante per appassionati e collezionisti di veicoli d’epoca sovietici.