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Jide auto d'epoca in vendita
Jide rappresenta un caso raro nell'universo delle sportive francesi: fondata da Jacques Durand nel 1969, la piccola casa ha prodotto meno di cento vetture durante la prima fase, puntando su berlinette leggere, caratterizzate dal motore centrale e da un'agilità da corsa. Ancora oggi sono ricercate per il loro fascino tecnico e la storia unica.
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1971 | Jide 1600
JIDE
1971 | Jide 1600
Originale Groupe 4!!
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Storia di Jide
Jide nasce nel 1969 grazie a Jacques Durand, già attivo nel mondo delle auto sportive con esperienza maturata presso A.T.L.A. e altri costruttori di nicchia francesi. Il nome "Jidé" si riferisce alle sue iniziali e la produzione inizia a Châtillion-sur-Thouet, con un'impronta profondamente artigianale. Durand introduce coupe sportive a due posti, tutte con motori Renault montati centralmente. La notorietà arriva nel 1972 grazie alla vittoria alla Rallye Poitou con il modello 1600 S, portato al successo da Jean Ragnotti. Dopo vari passaggi societari e spostamenti di sede produttiva (tra Cherves-de Cognac, Bergerac e La Force), la casa chiude definitivamente nel 1981, rendendo le Jide prodotte dei veri oggetti di culto per gli appassionati.
Evoluzione dei modelli Jide
L'offerta Jide si basa sulle sigle che richiamano la cilindrata: 1100, 1300 e 1600, quest'ultima anche in versione Gordini, la più potente e orientata alle competizioni. Tutte condividono la configurazione a motore centrale e scocca leggera, con prestazioni differenti che vanno dai 43 CV della base fino a oltre 130 CV per le versioni potenziate. Alcune furono fornite come kit da assemblare, soluzione apprezzata dagli appassionati per personalizzare il veicolo.
Caratteristiche salienti e produzione limitata
Le Jide si distinguono per la configurazione a motore centrale Renault, peso di circa 700 kg e un telaio che richiama le sportive di alto livello. La guidabilità "go-kart" soprattutto della 1600 S ne esalta le doti dinamiche, ispirandosi stilisticamente alla Ford GT40. La rarità deriva dalla bassissima produzione: meno di 100 esemplari realizzati nella prima fase Durand, qualche centinaio in totale considerando anche la seconda gestione e i kit. Il successo nei rally e l'aura di artigianalità le rendono particolarmente ambite.
Dati tecnici
Serie speciali e modelli particolari
La versione più conosciuta e apprezzata è la Jide 1600 S Gordini, protagonista della vittoria al Rallye du Poitou 1972 con Jean Ragnotti. Questo modello, grazie al motore elaborato e all'assetto specifico, rappresenta la massima espressione sportiva del marchio e viene spesso considerato il "graal" dagli estimatori.
Manutenzione e punti da controllare
Le Jide, proprio per la loro natura artigianale, richiedono una manutenzione attenta e una approfondita conoscenza meccanica. La reperibilità di ricambi, soprattutto per alcune componenti di carrozzeria e parti specifiche di allestimento, può essere una sfida; i motori Renault risultano invece relativamente accessibili per le revisioni periodiche.
Motorizzazioni e comportamento dinamico
Il DNA corsaiolo delle Jide si rispecchia nella disposizione a motore centrale, nel peso ridotto e nella trazione posteriore. Le versioni di punta, come la 1600 S Gordini, offrono accelerazioni e tenuta di strada sorprendenti per il periodo. La guida è diretta e coinvolgente, con un feedback simile a quello di una auto da corsa. Il cambio manuale garantisce controllo totale, ideale per chi desidera una classica da utilizzare anche in eventi sportivi storici. - Jide 1600 S Gordini: motore potenziato Renault, assetto rialzato alle competizioni, circa 130 CV, peso circa 700 kg.
- Jide 1300 e 1100: entry level della gamma, con potenze ridotte e grande leggerezza, preferiti da chi ricerca la purezza della guida sportiva anni '70.
Stile, interni e dettagli costruttivi
Il design della Jide si distingue per linee compatte e taglienti, prendendo ispirazione dal Ford GT40 ma interpretandolo in chiave francese con proporzioni più agili. Gli interni sono spartani, focalizzati sulla funzionalità nella guida sportiva. La carrozzeria in vetroresina e le dotazioni essenziali testimoniano l'obiettivo di ridurre il peso a favore delle prestazioni. Erano disponibili anche diverse verniciature, spesso customizzate direttamente dai clienti. La strumentazione è essenziale, con alcuni esemplari dotati di accessori sportivi scelti dagli acquirenti.
Altre curiosità
Il Jidé Club de France è tuttora attivo; offre supporto a chi desidera restaurare o mantenere una Jide. Durante gli anni '80, alcune vetture furono vendute in kit da assemblare, formula apprezzata dagli appassionati del fai-da-te. Il logo Jide, rappresentato su sfondo a scacchi, riflette il legame storico del marchio con il mondo delle corse.
In sintesi
Le Jide sono tra le sportive francesi più rare ed enigmatiche degli anni '70. La produzione numericamente limitata, la tecnica affine alle competizioni e il design ispirato alla GT40 fanno sì che siano oggi auto ambite da chi ricerca unicità e storia autentica nel panorama delle sportive classiche europee.