Datsun Sunny: compra auto d'epoca

Storia della Datsun Sunny

La Datsun Sunny venne introdotta nel 1966 come risposta giapponese al bisogno di auto compatte, economiche e semplici da gestire. Nei primi anni ‘80, la sigla Datsun venne progressivamente sostituita dal marchio Nissan, uniformandosi così al resto della gamma globale del costruttore. In Giappone, la Sunny cessò la produzione nel 2004 ma il nome continua a sopravvivere in alcune regioni come la Cina e il Golfo Persico, su versioni rimarchiate della Nissan Almera. Fin dagli esordi, la Sunny si contraddistinse per essere accessibile e robusta, diventando un riferimento nei mercati internazionali anche per l’esportazione.

Evoluzione delle serie e modelli

La linea di successione della Sunny prese il via con la B10 a metà anni ‘60. Tra le varianti più note figurano la B210 e la KB210, particolarmente apprezzate sul mercato europeo per la loro praticità. Ciascuna serie portò piccoli affinamenti estetici e tecnici, mantenendo l’impostazione meccanica convenzionale: motori a benzina a quattro cilindri, trazione posteriore nelle prime versioni e successivamente anche anteriore per rispondere ai mutamenti del mercato. La serie B210 fu la più diffusa e quella con maggior interesse da parte degli appassionati, grazie alla grande disponibilità di ricambi.

Punti di forza della Datsun Sunny

La Sunny si distingue per semplicità meccanica, costi di manutenzione irrisori e durabilità del gruppo motore-cambio. I modelli della generazione B210 ricoprono il 66,7% delle Datsun Sunny in vendita nel mercato di Classic Trader, mentre le versioni KB210 rappresentano il restante 33,3%. Anche dal lato della domanda, la B210 raccoglie una platea di estimatori molto più ampia, con il 97,6% delle visualizzazioni annue destinato a questa versione, mentre la KB210 si ferma al 2,4%.

Scheda tecnica della Datsun Sunny

Serie speciali e modelli da collezione

Nel corso degli anni sono state introdotte edizioni limitate e varianti più sportive, come la versione GX, caratterizzata da carburatori multipli, allestimenti interni più curati e dettagli estetici specifici. Anche alcune versioni station wagon hanno incontrato interesse tra gli appassionati per la loro rarità sul mercato europeo.

Motore, prestazioni e dinamica di guida

Il motore a quattro cilindri, fedele e di semplice manutenzione, offre prestazioni adatte ad un utilizzo quotidiano dell’epoca, con potenze contenute (tra i 50 e i 70 CV secondo la versione) ma risposta pronta e consumi ridotti. La Sunny si caratterizza per la trasmissione manuale fluida, uno sterzo diretto e un telaio che privilegia la praticità d’uso in città e nei tragitti extraurbani. - Datsun Sunny B210: apprezzata per il suo equilibrio tra robustezza, facilità di reperimento ricambi e appetibilità storica.

• Datsun Sunny KB210: versione più rara, di interesse per chi cerca varianti particolari.

Design, interni, comfort ed estetica

Lo stile della Datsun Sunny mantiene linee semplici, tipiche delle vetture giapponesi anni ‘70 e ‘80. Gli interni sono spartani, con materiali robusti e strumentazione essenziale. Allestimenti di gamma superiore, come la GX, includono volante sportivo e sedili più profilati. Le tinte carrozzeria maggiormente diffuse sono il bianco, l’azzurro e l’argento, con accessori come specchietti cromati e cerchi in lega disponibili come optional in alcune versioni.

Altri elementi rilevanti

Per alcuni mercati sono state sviluppate versioni specifiche della Sunny, adattate alle esigenze locali. Nel settore ricambi la reperibilità è ancora buona grazie alla grande diffusione del modello negli anni di produzione.

Riepilogo sulla Datsun Sunny

La Datsun Sunny rappresenta il connubio tra affidabilità giapponese, economicità d’esercizio e lunga tradizione tecnica. La maggior parte degli annunci e delle richieste di informazioni si concentrano sulla serie B210, confermandone la posizione centrale nel mondo dei collezionisti. Chi è alla ricerca di una compatta storica accessibile e longeva trova nella Sunny una scelta solida e soddisfacente.