AFM auto d’epoca in vendita

Storia della AFM

La sigla AFM sta per Alex von Falkenhausen Motorenbau, piccola casa fondata da Alexander von Falkenhausen a Monaco di Baviera dopo la Seconda Guerra Mondiale. Von Falkenhausen, ex ingegnere BMW, avviò AFM nel 1947 producendo vetture principalmente destinate alle competizioni, con motorizzazioni derivate BMW e sviluppo tecnico concentrato sulle prestazioni di motori 6 cilindri. L’azienda si fece notare nei primi Gran Premi di Formula 2 del dopoguerra, laddove la produzione rimase volutamente limitata e focalizzata su modelli da corsa e gran turismo. AFM si sciolse nel 1953 quando von Falkenhausen tornò a collaborare con BMW.

Evoluzione dei modelli AFM

Il cuore della produzione AFM ruotò intorno a pochi esemplari realizzati su specifica richiesta o per scuderie private. La base tecnica più frequente fu il telaio BMW 328, aggiornato o modificato dal team AFM, spesso con carrozzerie leggere e silouette sportiva, seguendo la domanda di vetture competitive nei circuiti europei degli anni ’40 e ’50. L’assenza di una produzione in serie rende le AFM tra le più rare e sofisticate testimonianze dell’ingegneria racing artigianale tedesca del periodo.

Punti di forza e unicità delle AFM

Le vetture AFM si distinguono per la meccanica raffinata, l'adozione delle motorizzazioni BMW e l’altissimo livello di personalizzazione dato dalla produzione quasi interamente manuale. Benchmark importanti furono le partecipazioni alle maggiori competizioni internazionali, come la Formula 2 e varie gare di durata.“,

Dati tecnici AFM

Versioni speciali e esemplari unici

Praticamente ogni AFM è da considerarsi unica, essendo realizzata su ordinazione e in pochissimi esemplari. Alcune auto furono equipaggiate con carrozzerie speciali Style Barchetta o Spider e parteciparono a gare importanti. Va menzionata in particolare la AFM F-50, sviluppata per la Formula 2, che ha esemplificato il massimo livello tecnico raggiunto dal marchio.

Debolezze y manutenzione AFM

A causa della rarità dei pezzi e della specificità dei componenti, la manutenzione di una AFM richiede competenze molto elevate, oltre a una rete di fornitori e specialisti del settore delle auto storiche racing. Prima dell’acquisto, è fondamentale verificare l’originalità e la documentazione dell’auto, considerando che molte soluzioni tecniche erano personalizzate per ciascun esemplare.

Motore, trasmissione e comportamento su strada

Le AFM offrono un’esperienza di guida estremamente 'pura', con assetti rigidi, impostazione da gara e risposte molto dirette sia al volante sia alla meccanica del cambio manuale. Le prestazioni dipendono fortemente dallo stato del motore BMW e dalle modifiche ricevute, ma tutti gli esemplari sono concepiti per la sportività più che per il comfort. I modelli più noti sono quelli derivati dal telaio BMW 328, con motori elaborati fino a 140 CV negli esemplari più evoluti, peso di circa 700 kg e configurazione a trazione posteriore.

Interni, estetica ed equipaggiamenti AFM

Interni spartanamente corsaioli, con cruscotti minimali e materiali essenziali per ridurre il peso. I sedili sono spesso rivestiti in pelle, i volanti a tre razze sono tipici del periodo. All’esterno le AFM sfoggiano linee basse e muscolose, spesso rifinite a mano e uniche per ogni esemplare, con varianti aperte Barchetta o Spider. Rarissimi gli accessori opzionali, dato l’impiego prevalentemente racing.

Altri aspetti interessanti sulle AFM

Molte delle AFM sopravvissute sono oggi conservate da collezionisti o musei, rappresentando veri oggetti di ricerca per gli appassionati di motorsport storico e delle tecnologie racing tedesche del dopoguerra.

Sintesi sulle AFM

Le auto AFM si collocano fra le più interessanti e rare testimonianze artigianali della motoristica sportiva tedesca anni ‘40-‘50. L’abbinamento fra tecnologia BMW e l’estro di Falkenhausen le rende affascinanti e riservate a una nicchia di intenditori che ne apprezzano la storia irripetibile.