Sunbeam Alpine auto d'epoca in vendita

Storia e origini della Sunbeam Alpine

La Sunbeam Alpine nasce nel 1953 come roadster biposto sviluppata sul telaio rafforzato della Sunbeam-Talbot 90 e immediatamente pensata per i rally e l’esportazione, specialmente sul mercato americano. Nei primi anni la produzione è quasi completamente artigianale, con la celebre carrozzeria Thrupp & Maberly impegnata nel montaggio. Spiccano i successi al Rally Alpino e la partecipazione della vettura nei più celebri film dell’epoca, tra cui 'Caccia al ladro' di Hitchcock e 'Licenza di uccidere' con James Bond. Dopo una breve interruzione, la Alpine ritorna completamente rinnovata nel 1959, frutto del lavoro dei designer Kenneth Howes e Jeff Crompton, ispirandosi volutamente alle linee americane dell’epoca. Fino al 1968, la Sunbeam Alpine verrà prodotta in cinque serie, imponendosi come una delle decappottabili inglesi più vendute e riconoscibili del periodo.

Evoluzione del modello Sunbeam Alpine

La Alpine è prodotta in due principali periodi: 1953-1955 (prima serie, anche chiamata Talbot Alpine) e 1959-1968 (seconda serie, completamente riprogettata). La primissima serie adotta un motore 2.3 litri 4 cilindri, mentre dalla seconda generazione si passa a propulsori da 1.5, 1.6 e infine 1.7 litri. Vengono introdotte migliorie su meccanica, spazi interni, carrozzeria e accessori su ogni generazione. La Serie V, realizzata tra il 1965 e il 1968, segna il vertice evolutivo, con motore 1724 cm³ da 93 CV circa, trazione posteriore e cambio manuale a quattro marce con overdrive opzionale. Il successore nominale è lo Sunbeam New Rapier, ma nessun modello della gamma successiva ha avuto lo stesso impatto della Alpine.

Punti di forza e particolarità della Sunbeam Alpine

La Sunbeam Alpine si distingue per dettagli come il raffinato cruscotto in radica, la dotazione di strumenti Jäger, il doppio carburatore, la possibilità di dotarsi di ruote a raggi e accessori sia sportivi che di comfort (come hardtop rigido o soft top). Il telaio a schema classico e la linea con le inconfondibili pinne posteriori rappresentano la perfetta sintesi dello stile roadster inglese anni '60. Ottenne ottimi risultati anche in Europa e Nord America nelle competizioni, contribuendo a mitigare la fama di spider 'solo da passeggio'. La presenza in diverse pellicole celebri le conferisce una quota cinematografica unica tra le sportive britanniche del dopoguerra.

Dati tecnici della Sunbeam Alpine

Serie speciali e versioni da collezione

Tra tutte le versioni prodotte, la Serie III (1963-1964) è la più ambita dagli appassionati per la produzione limitata a 5683 esemplari e alcune soluzioni tecniche peculiari come i due serbatoi laterali e la disponibilità sia in versione cabrio che hard top. Di grande interesse anche la Serie V per la meccanica più evoluta e la rarissima versione GT. Più di una Alpine si è resa protagonista in competizioni storiche e ha partecipato a celebri rally internazionali con risultati di spicco.

Motore, prestazioni, cambio e comportamento su strada

La meccanica della Alpine è apprezzata soprattutto per il temperamento brillantemente sportivo, grazie al rapporto peso/potenza favorevole nelle versioni più recenti. Il cambio manuale è rapido negli innesti e l’opzione overdrive agevola i viaggi su lunghe distanze. Le sospensioni anteriori indipendenti, abbinate al telaio a trazione posteriore, offrono una tenuta di strada superiore rispetto a molte concorrenti dello stesso periodo. La frenata fu oggetto di aggiornamenti con l’introduzione dei dischi anteriori. La Alpine fu anche vettura da competizione, distinguendosi nei rally alpini sin dalla prima serie e influenzando la progettazione delle versioni successive. - Serie I: motore 1.5, 78 CV, impianto moderno per l’epoca

• Serie II: motore 1.6, potenza incrementata, migliori sospensioni posteriori
• Serie III: doppio serbatoio, piccola produzione
• Serie IV: profilo posteriore ridefinito, introduzione cambio automatico
• Serie V: 1724 cm³, 93 CV, esclusivamente cambio manuale

Interni, comfort ed estetica della Sunbeam Alpine

Il disegno della Sunbeam Alpine è firmato da Kenneth Howes e Jeff Crompton (seconda generazione) e riflette l’influenza dello stile americano degli anni Sessanta: in particolare per le pinne posteriori e la linea slanciata. Gli interni puntano su sobrietà british con cruscotto in radica, strumentazione completa di marca Jäger o Smiths, sedili regolabili e comode tappezzerie in vinile o pelle a seconda della versione. Tra le dotazioni, spiccano optional come hardtop rigido, ruote a raggi, fendinebbia, impianto radio e, nelle ultime serie, innovativi vetri laterali a scorrimento. Il bagagliaio pieghevole e soluzioni di spazio intelligenti migliorano l’usabilità anche sulle lunghe distanze.

Altri dettagli e caratteristiche rilevanti

Tra gli allestimenti da notare si trovano il volante originale, le opzioni per la doppia accensione (spesso aggiornata su esemplari restaurati con accensione elettronica), e la disponibilità di ricambi originali e kit di modernizzazione, come la pompa benzina elettrica. Versioni con seduta posteriore aggiuntiva sono rarissime e destinate solo a piccoli passeggeri. Storicamente, la Alpine rappresenta per molti il perfetto connubio tra roadster inglese e praticità per l’uso quotidiano.

Riepilogo sulla Sunbeam Alpine

La Sunbeam Alpine è molto più di una spider inglese: rappresenta un pezzo di storia dell’automobilismo made in UK, celebri successi nei rally, una vocazione internazionale verso il mercato USA e un design iconico degli anni '60. La grande disponibilità di esemplari sul mercato italiano e l’alto interesse degli utenti rendono la Alpine il modello Sunbeam più significativo per il collezionismo e la guida storica oggi, grazie anche alla possibilità di trovare ricambi e accessori originali.