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p style="text-align: left;">Si narra che i "corsaioli" dell’epoca, rimasero fortemente delusi dalla trasmissione ad albero cardanico, sicuramente più utile e comoda su una potente gran turismo, un po’ meno su una sportiva purosangue. L’ altra "pecca" era rappresentata dal limite di piega della 750 Sport, fortemente limitata dall’ingombrante impianto di scarico, considerando che le MV da corsa avevano la trasmissione secondaria a catena. La risposta a questa incomprensibile innovazione meccanica, era motivata dalla volontà del Conte Agusta, che volle così impedire ad un qualsiasi privato, di gareggiare con una 4 cilindri non ufficiale. La 750 Sport nacque quindi con un DNA fortemente difettoso, con una trasmissione rigida e soprattutto molto pesante.In effetti la moto appariva imponente e troppo massiccia per essere una sportiva e i suoi 230 kg a secco, non la rendevano certo leggiadra, sebbene nel 1973 venne dotata di un cupolino trasparente che però, in velocità, creava qualche imprecisione sull’avantreno.In sella a questa maestosa MV 750 Sport si ha tuttora l’impressione di cavalcare la sua antenata "Disco Volante" 175 cc, che faceva sognare i veri motociclisti sportivi degli anni Cinquanta.L’avviamento è facile ed ammaliante ed il "suono" emesso dallo scarico, appare rabbioso ed acuto agli alti regimi.Il motore di questo splendido modello non vibra e non trasuda ed è accoppiato ad una eccellente trasmissione; il cambio è docile, molto preciso e con una limitata escursione d’innesto.Il cardano, sebbene oggetto nel tempo di numerose critiche, in realtà funziona molto bene ed è ben realizzato: morbido e progressivo, non rallenta le operazioni di cambio marcia ed evita i bloccaggi della ruota posteriore, quando si scala bruscamente prima di affrontare una curva. Il suo prezzo, all’epoca, era più del doppio di quello della coeva Honda CB 750 Four e comunque di gran lunga superiore ai prezzi medi delle sue naturali concorrenti.
ID veicolo: 145475
ID veicolo concessionario: MV_00023