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Nash Ambassador d'epoca in vendita

La Nash Ambassador ha rappresentato il modello più prestigioso del gruppo automobilistico statunitense Nash fino agli anni Sessanta.

Nash Ambassador - Gli inizi

La Nash Ambassador è una lussuosa autovettura prodotta inizialmente dalla casa automobilistica americana Nash (dal 1927 alla metà degli anni '50) e successivamente, dall'American Motors fino al 1957. La prima serie del modello Nash Ambassador risale al 1927 e si tratta di una Advanced Six, una berlina a cinque posti estremamente elegante con interni ricercati e tappezzeria lussuosa. Una buona percentuale del modello venne esportata ma molte Nash Ambassador furono acquistate da reali come Guglielmo di Svezia. L'esemplare era dotato di motore a sei cilindri, cilindrata da 4,6 L e potenza di 78 CV, cambio manuale a tre rapporti e sospensioni a balestre semiellittiche. Dal 1930 la Nash Ambassador rientrò nella serie della Twin Ignition Eight e l'anno successivo fu denominata 890. Nel 1932 l'auto venne non solo rinnovata ma anche rinominata Ambassador Eight, disponibile sottoforma di coupé e berlina, con telaio tra 3.378 e 3.607 mm, motore a otto cilindri, 125 CV e cilindrata da 5,3 L, valvole in testa e doppia accensione. Due anni dopo la Nash Ambassador cambiò nuovamente stile rifacendosi all'Art Deco in tutti i minimi dettagli. Questi però, furono anche gli anni della concorrenza infatti nacquero modelli come la Reo-Royale 8, la LaSalle, la Chrysler Airflow, la Auburn V-12, e la Chrysler Imperial e la Buick Series 34-90. Tra il 1935 e il 1936 l'esemplare fu rinnovato, aggiunto alla serie Ambassador Six e reso disponibile anche nella versione cabriolet. Negli anni '40 tutte le Nash vennero denominate "Ambassador" e presentarono un nuovo design, come la 600, dotata di struttura a monoscocca e motore con valvole laterali. Naturalmente lo scoppio della guerra bloccò la produzione di tutte le aziende automobilistiche infatti la Nash Ambassador venne reintrodotta nel 1948.

Nash Ambassador: ultimi modelli e la fine di un mito

Dal '49 al '51 sul mercato erano disponibili solo le berline a quattro e a due porte. La versione del 1950 fu la prima ad essere dotata di trasmissione automatica Hydramatic oltre che di motore da 3,8 L a sei cilindri e cambio manuale a tre rapporti. L'ultimo restyling della linea Ambassador risale al 1952 ad opera di Pininfarina e fu mantenuto fino al '54, quando il modello venne dotato di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata. L'anno successivo venne introdotto invece il motore V8. Con la nascita del marchio Rambler la Nash subì un calo nelle vendite, Nash Ambassador compresa. Un tentativo decisivo di aggiornamento del modello risale al 1956 ma purtroppo risultò vano e ciò causò la soppressione del marchio Nash. Nell'estate del '57 uscì l'ultima Ambassador, il cui nome fu poi utilizzato per altre vetture dell'American Motors.

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